A Ericsson e Lancaster le due gare del Nurburgring

A Ericsson e Lancaster le due gare del Nurburgring
Ma nella sesta prova della GP2 Series è Coletti che ribalta la situazione delle prove e conferma la leadership in campionato

07.07.2013 ( Aggiornata il 07.07.2013 18:32 )

dal Nurburgring (Germania) - Roberto Chinchero Stefano Coletti ha lanciato un segnale importante nell’ottica della corsa al titolo della Gp2 Series 2013. Il pilota del team Rapax, arrivato sul circuito del Nurburgring a pochi giorni di distanza dal doppio-zero rimediato nel precedente weekend di Silverstone, in prova si è ritrovato alle prese con una monoposto che non lo soddisfaceva. Risultato: 13° tempo in qualifica, con tutte le premesse di una crisi di risultati che sembrava dietro l’angolo. Soprattutto considerando che i rivali diretti nella corsa al titolo, Felipe Nasr e Sam Bird, si erano qualificati rispettivamente in quinta e nona posizione. Per sovvertire una situazione poco favorevole serviva una grande performance ed anche un pizzico di fortuna, fattore che non guasta mai. Ed è stato così che Coletti ha ribaltato il fine settimana, grazie ad una splendida rimonta che lo ha portato fino al terzo posto di gara-1, corsa nella quale sia Nasr, nono, che Bird, tredicesimo, sono stati rallentati da set-up che hanno divorato le gomme più del previsto. Entrambi nella prima corsa sono scattati con pneumatici Super-Soft, per poi passare alle Medium, scelta che ha permesso loro di mantenere un set di gomme più dure per gara-2. Per porre le basi della rimonta nella prima corsa, Coletti e la Rapax hanno invece dovuto utilizzare entrambi i set di gomme Medium a disposizione. La stessa scelta è stata fatta anche dal vincitore di gara-1, Marcus Ericsson, e sia lo svedese che Coletti nella seconda corsa sono naufragati senza più pneumatici per poter puntare alla top-ten. A weekend concluso però, la loro scelta sembra essere stata quella giusta. Coletti ha lasciato il Nurburgring guadagnando quindici punti, ovvero cinque più di Nasr, che ha ottenuto il quarto posto in gara-2. Ancora meglio è stato il bilancio di tappa con Bird, che ha guadagnato solo un punto per l’ottavo posto nella seconda corsa dopo aver lottato per tutto il weekend con un assetto troppo aggressivo con gli pneumatici. Anche Ericsson ha sacrificato volentieri la corsa conclusiva del weekend, riuscendo finalmente a conquistare in gara-1 quella vittoria che iniziava a sembrare stregata. Lo svedese è riuscito a superare di slancio in partenza il compagno di squadra e poleman a sorpresa Stephane Richelmi, ed ha condotto la corsa senza commettere errori ripagando la Dams del grande lavoro fatto sul fronte tecnico e finora mai capitalizzato come meritava. Buone indicazioni sono arrivate anche da James Calado, che ha concluso il suo weekend con due preziose seconde posizioni. Il britannico della ART sembrava destinato al successo in gara-2, dove ha preso il via con pneumatici nuovi, ma sulla sua strada ha trovato Jon Lancaster, ancora vincitore “domenicale” come la settimana precedente a Silverstone. L’inglese della Hilmer, anche se favorito dalla griglia invertita, ha capitalizzato al meglio tutte le chance arrivate, ed ora è sesto nella classifica di campionato, un piazzamento difficilmente prevedibile alla vigilia. Sul fronte della concretezza è invece mancato il suo compagno di squadra Robin Frjins. L’olandese è stato superbo in qualifica, unico pilota a riuscire ad avvicinarsi all’imbattibile tandem della Dams. Nessuno ha dubbi sul suo talento, forse il più cristallino della griglia di partenza, ma in gara continua raccoglie pregi e difetti di una guida aggressiva. A volte è autore di sorpassi da applausi, altre volte, come nelle due gare del Nurburgring, finisce per eliminarsi a causa di manovre evitabili. Serve ancora l’ultimo salto di qualità, poi sarà pronto per un radioso futuro.

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