La Dakar è alla vigilia della frazione forse cruciale per le sorti della generale. In molti piloti corrono verso Shubaytah con in mente la posizione di partenza, non Al Attiyah che vince la prima prova con Prodrive
Giornata strana, quella alla Dakar. La speciale numero 5 è breve, solo 118 km contro il tempo, direzione Empty Quarter e, soprattutto, con l'ordine d'arrivo a delineare quello di partenza della super-prova di 48 ore che si disputerà tra giovedì e venerdì.
Da Al Hofuf a Shubaytah è Nasser Al Attiyah a prendersi la vittoria, la prima al volante dell'Hunter T1+. Corre senza calcoli il qatariota, diversamente da altri che hanno preferito privilegiare una posizione di partenza arretrata in vista della speciale di 48 ore.
"Da parte mia non c'è stata strategia, volevo vincere la speciale e non mi importa cosa riserverà la giornata di domani.
Sarà lunga 600 km e non mi interessa dover fare da apripista. Se anche perderò tempo, quel che conta è concludere i 600 km", dice Al Attiyah al traguardo.
Mette in fila quattro Toyota Hilux, con Chicherit a 1'51", Yacopini a 1'58", poi Al Rajhi a 2minuti e De Mevius a 3'08".
When the roadbook just says ? #Dakar2024 pic.twitter.com/ejTk2Aq2ZL
— DAKAR RALLY (@dakar) January 10, 2024
Scelgono di lasciare terreno nel finale le Audi. Sainz termina 27° a più di 9 minuti, 5 dei quali ceduti negli ultimi 30 km di prova. Peterhansel è subito dietro, a 9'16" nella classifica di giornata. Monsieur Dakar spiega la tattica in vista di domani, privilegiare la posizione di partenza e non dover correre con poche tracce delle auto sul terreno.
"È stata una speciale un po' strana, di soli 118 km, però era fondamentale per l'ordine di partenza di domani, quando affronteremo un'impresa su due giorni tra le dune e senza le tracce delle moto.
Ho pensato che non fosse una grande idea partire tra i primi, perciò abbiamo rallentato e ci siamo fermati per 5 minuti prima dell'arrivo. Non penso che ci sia qualcuno che sappia quale sia la tattica giusta. Noi non siamo esattamente l'esempio migliore, perché stiamo seguendo da inizio rally una strategia tutta diversa: vedremo".
Chi non ha scelto di cedere così tanto tempo, 21'13", è Sebastien Loeb. Sul bilancio della prova speciale pesano i 15 minuti di penalità rimediata per aver mancato un waypoint. Un colpo pesante alle ambizioni di podio per Loeb e Lurquin, che nella generale precipitano a più di 40 minuti dal vertice.
Strategia anche per Yazeed Al Rajhi, che comanda la generale della Dakar 2024 con 9 minuti di margine su Al Attiyah.
"Non volevamo aprire la strada domani, era questo il piano. Durante la speciale, io e Timo non sapevamo se rallentare o meno, però credo abbiamo fatto la scelta giusta non rallentando troppo. Domani sarà tutto diverso, andremo all'attacco e scopriremo il risultato".
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