WRC, Rally di Sardegna: Ogier va a caccia del pokerissimo

WRC, Rally di Sardegna: Ogier va a caccia del pokerissimo

Con quattro vittorie nel Rally Italia-Sardegna, Ogier, assieme a Loeb, è il pilota che ha messo più firme nell’albo d’oro del Mondiale all’italiana sulla terra sarda. L’otto volte iridato detiene anche il record di successi sulla speciale di Monte Lerno la più lunga di tutta la gara con i suoi quasi 50 km di strada bianca

Marco Giordo

31.05.2023 15:23

Tra i tanti record detenuti da Sébastien Ogier nella sua splendida carriera, ce ne sono due che riguardano il Rally Italia Sardegna. Uno riguarda le vittorie assolute, visto che il pilota della Toyota è insieme a Sébastien Loeb l’unico ad aver vinto ben quattro volte la prova che si svolge sugli sterrati della Gallura e del Monte Acuto. E poi Ogier detiene il record di vittorie a Monte Lerno, perché in 34 occasioni in cui questa mitica speciale si è disputata dal 2006 in poi, lui se l’è aggiudicata ben 9 volte, la prima nel 2013 con la Volkswagen Polo R Wrc e l’ultima nel 2021 con la Toyota Yaris Wrc. "Monte Lerno sarà una bella sfida anche quest’anno visto che sarà composta da quasi 50 km cronometrati – ha commentato dalla sua casa in Baviera l’8 volte campione del mondo –. È da tanto tempo che non disputiamo una speciale così lunga, e poi soprattutto noi piloti non l’abbiamo mai fatto da quando corriamo con le nuove vetture ibride. Bisogna vedere proprio come si comporterà il sistema ibrido vista la lunghezza di questa prova speciale, con il team dobbiamo infatti capire come gestirlo al meglio in una speciale di questa durata. Sarà poi importante anche la gestione delle gomme, bisognerà fare vista la lunghezza del crono molto bene le nostre scelte".

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Sarà fondamentale poi trovare il ritmo giusto?

"Certamente, anche perché non avendo più gli split a bordo non sappiamo come regolarci, e quindi potrebbero verificarsi alla fine dei distacchi importanti tra i vari piloti. Ci adatteremo e faremo tutti del nostro meglio, sarà importante come ho già detto la giusta gestione dell’ibrido".

Il venerdì nella prima tappa parti terzo dietro Rovanpera e Tanak, non è il top ma è comunque una buona posizione?

"È vero, non è di sicuro la posizione migliore perché chi ci parte dietro (Evans, Neuville, Lappi, Sordo, Katsuta, Loubet ndr) troverà condizioni della strada migliori. L’obbiettivo sarà quello di restare vicini alla testa della corsa perché saranno quelle delle speciali decisive per delineare la classifica".

Le tappe del sabato e della domenica come le vedi?

"Mi sono per adesso concentrato solo sul venerdì, perché sarà la giornata chiave, quella che si rivelerà determinante nella performance globale dell’intera gara. E poi in quella prima tappa ci sarà anche una prova di 50 km da fare due volte, tanta roba. Ovviamente le prove di sabato e domenica saranno importanti, ma venerdì lo sarà ancora di più".

Domenica il gran finale proprio sulla spiaggia di Rena Majore dove si è girata la Sirenetta di Walt Disney?

"Non lo sapevo, un bel posto, ricordo bene quella speciale, la stessa power stage di due anni fa dove il guado potrebbe di nuovo causarci dei problemi".

Si è notata quest’anno una netta crescita della Yaris, è migliorata tanto sulla terra. Su cosa avete lavorato?

"Abbiamo cercato di svilupparla al meglio e i tempi segnati da Kalle Rovanpera in Portogallo sono lì a dimostrarlo. La vettura non è male, stiamo lavoriamo nello sviluppo su piccoli dettagli come il telaio e le sospensioni per avere un grip migliore, e poi sul motore e sulla gestione dell’ibrido ed i risultati si vedono".

A che punto siamo arrivati nello sviluppo delle Rally 1 ibride?

"Il più grande problema non dipende da noi ma dal fornitore (Compact Dynamics ndr) e riguarda l’affidabilità, abbiamo spesso tuttora problemi con il sistema che si blocca o funziona male, problemi che non possiamo risolverci da soli e che spesso ci fanno perdere secondi preziosi". 

Che futuro vedi per i rally?

"Vediamo tutti che quella di oggi non è di certo la situazione migliore per il campionato, so che presto ne parleremo tutti insieme, è chiaro che ci sono delle cose da cambiare. L’ibrido ad esempio che non si è rivelato affidabile al 100% è il primo problema, e poi dobbiamo capire cosa vogliono anche i costruttori, in che direzione vogliono lavorare tutti insieme, se continuare con l’ibrido o cambiare rotta in base a quello che per il mondo dell’automotive riterrà opportuno".

Dopo Sardegna e Safari le vacanze e poi torni in Grecia?

"È ancora presto per parlarne ma potrebbe andare così oppure no (ride ndr). Presto vi faremo sapere".

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