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Ciao Felipe, meritavi di più

La conferma dell’addio di Massa alla Formula 1 lascia un po’ con l’amaro in bocca. Se solo quel pomeriggio a Interlagos 2008 avesse avuto un pizzico di fortuna in più...

Mario DonniniMario Donnini

7 nov 2017 (Aggiornato alle 11:08)

Insomma, ci risiamo. Ancora una volta, la seconda consecutiva, Felipe Massa lascia la F.1 per sempre. Chissà cosa farà stavolta a Interlagos, a un anno dallo show 2016  presto smentito dal precipitoso ritorno alla Williams orfana di Bottas.

Comunque vada, davanti a sé ha soltanto due gare, in un’annata peraltro priva di infamia e di lode - migliori risultati due sesti posti nelle prime tre corse -, da dignitoso secondo, al fianco del bimbo-padrone Lance Stroll, peraltro rivelatosi ottimo rookie. 

Poi basta per sempre con la Formula Uno.

Per uno strano caso del destino, la notizia dell’addio definitivo di Felipe ai Gran Premi arriva proprio nel momento di massima esaltazione di Lewis Hamilton, giunto al quarto titolo. Cioè l’uomo che gli tolse letteralmente dalle mani l’iride 2008 dopo che lo stesso Felipe l’aveva meritatamente conquistato, tagliando il traguardo di Interlagos. 

Evidentemente quel giorno merito maggiore spettava proprio a Lewis con un determinante sorpasso in extremis in condizioni di aderenza precarie a un Timo Glock che negli ultimi metri sembrava drammaticamente simile allo sfiancato Dorando Pietri. Con l’eterno sospetto che il tedesco ci godesse a far passare Lewis, guidando una Toyota il cui caso di Spy story contro la Ferrari si era chiuso solo un anno prima. Coincidenze, per carità. Il cieco caso, ecco.

Però mai come in quel convulso arrivo la sorte è stata così matrigna con un ragazzo come Felipe, che s’è ritrovato dall’esplosione di gioia per la vittoria allo scoramento più nero per aver perso un titolo a tutti gli effetti vinto sul campo. Perfino ben al di là di Glock, eh, Felipe. Non fosse stato per quel motore andato beffardamente in fumo in Ungheria quando aveva bastonato tutti e per il distributore che s’era portato appresso a Singapore, nel pit-stop più catastrofico in tutta la storia della Ferrari.

Poi ancora qualche mese e eccoti la molla in faccia persa da Barrichello nelle prove del Gp Ungheria 2009.

Comunque la metti, nei confronti di Felipe ci sentiamo tutti un po’ moralmente debitori. 

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