Tutti sanno che quest’anno vige il
“congelamento” dei motori, motivo per cui
Ferrari e
Renault non possono modificare i propri V6 per renderli più competitivi nei confronti della Mercedes. E molti sanno invece che alla fine di quest’anno sarà finalmente possibile apportare
cambiamenti ai propulsori in vista del 2015. Ma quali e quante saranno le modifiche consentite? Il
48 per cento. È la quota che indica quanto, degli attuali
motori ibridi, sarà possibile cambiare il prossimo anno. Vale a dire che
quasi la metà dei componenti dei V6 ibridi potrà essere riprogettata e sostituita il prossimo inverno per renderli più competitivi nel 2015. Ed è su questa quota che hanno già cominciato a lavorare alacremente Renault e Ferrari, oltre naturalmente alla Mercedes. Che però può permettersi di cambiare molto meno dei rivali perché il suo
V6 ibrido è il più efficiente.
Il criterio che autorizza le modifiche si basa su un
sistema “a gettoni”. All’interno della unità
Power Unit che consta di sei parti principali (cioé
motore termico, turbina, motori elettrico Kers, motore elettrico Ers, centralina e batteria) vengono individuate
42 componenti che corrispondono a un totale di 66 gettoni (nel senso che ogni componente vale più gettoni).
Come si intuisce,
le componenti più importanti valgono 2 gettoni, le altre solo 1. Alla prima categoria appartengono ad esempio le testate dei cilindri, i bilancieri, le bielle, parti dell’albero motore, i pistoni, la turbina e il compressore, il posizionamento dei due motori elettrici, la batteria e la centralina principale. Ci sono poi modifiche che non sono permnesse e non rientrano nei calcoli “a gettone”, come il
numero dei cilindri (6), l’angolo della V del motore e così via che sono obbligate dal regolamento.
Capito il meccanismo, ecco le possibilità:
da qui al 2015 si potranno “spendere” 32 gettoni, appunto il
48% dell’intera Power Unit. Vuol dire che
un team può riprogettare e sostituire componenti fino a giocarsi 32 dei 66 gettoni a disposizione. Per l’anno successivo
2016 i “gettoni” saranno solo 25, poi
20 nel 2017,
15 nel 2018 e
solo tre nelle due stagioni successive (l’attuale motorizzazione è prevista in vigore almeno fino al 2020). Come si vede, 32 gettoni sembrano tanti, ma a spenderli si farà presto.
Alberto Antonini