Un altro
telaio, il
numero 04 nella classificazione Red Bull.
Sebastian Vettel non si sente a suo agio con la vettura che guida, e non ne fa un mistero. Lo aveva detto anche dopo le prime quattro gare, arrivando al Gp di Spagna. E si era scoperto (o almeno, così aveva detto la squadra ) un
difetto dovuto a serrate “istruzioni” al momento della
realizzazione del guscio in carbonio. Per questo il telaio di Seb (numero 03 di serie) era uscito, per così dire,
storto dalla fabbrica. Ma sarebbe più corretto dire
sbilanciato.
La stagione è andata avanti,
Ricciardo con la RB10 ha vinto tre volte,
Seb mai. E nell’ultima gara in
Belgio, mentre Daniel andava a trionfare,
Seb ha incassato ben 52 secondi di distacco. In parte colpa dell’errore ai 6. Giro che ha permesso a Ricciardo di passare: per quello, però,
Vettel non cerca scuse. Piuttosto, continua a dire che la
monoposto si comporta in maniera strana.
“Nelle curve veloci non posso fidarmi dell’avantreno, quando accelero non posso fidarmi del retrotreno”.
Critiche strane, anche se Ricciardo riconosce che, forse, può averlo aiutato il fatto di avere guidato - alla
Toro Rosso - una
monoposto con meno carico l’anno scorso, mentre la
Red Bull 2013 era incollata a terra dall’effetto scarichi.
“Per Seb forse la transizione da un anno all’altro è stata peggiore”.
Intanto, però, è stato spacchettato per il campione del mondo in carica un
telaio nuovo di zecca.
“Sono convinto - dice
Christian Horner -
che anche in Belgio ci fosse qualcosa che non andava”.