Otto marce le hanno tutti, anche se i motori 2014 hanno tanta coppia che ne basterebbero sei, o addirittura cinque. Quello che cambia sono i
rapporti. E il regolamento di quest’anno consente di cambiarli, in blocco, una sola volta durante la stagione.
La
Mercedes va a Singapore con marce più corte.
Aldo Costa, il suo dt, aveva ammesso a
Monza che la scalatura dei rapporti era stata calcolata con troppo ottimismo, sulla base di un
incremento di velocità in curva che poi non c’è stato (e detto da loro...). Per questo
Rosberg e
Hamilton non inserivano quasi mai l’ottava marcia: troppo lunga, non serviva.
Per le ultime sei gare,
Mercedes ha giocato il suo “jolly”. La
Red Bull lo aveva fatto a Spa, e anche
la scelta di rapporti più lunghi aveva contribuito al successo di Ricciardo. La
RB10 segna così una rotta col passato, perché tutte le creature di
Adrian Newey, negli ultimi anni, erano state contraddistinte da rapporti corti per
“tenere su” i giri motore e sfruttare l’effetto degli scarichi. Abolito questo, Newey si è reso conto che era meglio avere un po’ più di allungo.
La
Ferrari, invece, a quanto risulta
ha cambiato i suoi rapporti solo a Monza. Lo ha fatto per
migliorare la velocità massima, tentativo riuscito solo in parte perché 1) sulla
F14 T non si può ridurre più di tanto il carico alare, se no la vettura scivola da tutte le parti; e 2) la propulsione ibrida (lo ha ribadito
Raikkonen) non è sufficiente, il
motore Mgu-K smette di spingere in rettilineo perché non ha più carica, e quindi la velocità si plafona a prescindere dai rapporti.
Staremo a vedere che accadrà a Singapore, che in teoria richiederebbe una
rapportazione più corta. Secondo gli esperti, fra il Gp Italia e quello di domenica a Marina Bay, bisognerebbe addirittura
accorciare le marce del 4,3 per cento...
Alberto Antonini