Dal nostro inviato a Suzuka (Giappone): Alberto Antonini
“Non vivo su Marte; le sento anche io le voci che girano”.
Fernando Alonso ha la barba lunga: forse gli è venuta a sentir parlare tutti del suo
contratto. Ma nessuno, in F.1, vive su marte, e si sa bene che
la sua situazione con la Ferrari è sempre tesa. Forse più che a Singapore, anche se lui stesso afferma che
“non ci sono stati sviluppi”.
Si discute ancora del suo contratto. E non è più un mistero che, ferma restando la data di
scadenza a fine 2016, Fernando voglia ridiscutere le condizioni per rimanere. Altrimenti sarebbe pronto a mosse estreme.
L’ipotesi che si fa strada in queste ore è addirittura quella del
ritiro temporaneo, dell’anno sabbatico. Sembrava assurda fino a pochi giorni fa, e in effetti lo è ancora, perché senza
Alonso non solo la
Ferrari, ma
tutta la F.1 perde qualcosa di importante. Ma non è più un’eventualità da escludere.
“Io sono fortunato, perché ho la fortuna di poter scegliere la squadra”. È una frase enigmatica quella pronunciata da Fernando a
Suzuka. Anche se poi si è impegnato a
fare il meglio con la sua squadra attuale.
“La priorità è quella di fare tutto quello che è il bene della Ferrari”.
La
McLaren-Honda preme con la sua offerta. La squadra di
Maranello si tiene aperta la possibilità di prendere
Vettel. Sebastian ha passato molto tempo al box con
Chris Horner, sul volto aveva un’espressione serena, diversamente da altre volte in cui lo si poteva cogliere “in tensione”. Ma un “sì” deciso, alla domanda se resterà in
Red Bull anche nel 2015, Seb non lo dice.
“La situazione non è cambiata”, si limita ad affermare. E poi
“a dar retta alle voci, Jenson Button avrebbe già (in
McLaren, ndr)
diciassette compagni di squadra. E io ero uno di loro, fino a poche settimane fa, e magari fra poco tornerò a esserlo”.
E invece nei progetti ‘alternativi’ di
Vettel non è la McLaren-Honda che interessa, ma una
monoposto rossa.