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I 10 fatti della F1 2014 - 3: le gare in notturna

Si è tanto parlato (e agito) di “sistemi” per rendere la Formula 1 più attraente e spettacolare per il pubblico: dall’ala mobile per rendere più facili (o meno impossibili) i sorpassi, alla già abortita regola del doppio punteggio nella gara finale. Il tutto passando per i pneumatici più degradabili (ma non per questo ecologici…), kers e così via. Tuttavia c’è stata anche una soluzione che non ha fatto storcere il naso agli appassionati, né compromesso il valore sportivo di certe prestazioni: correre di notte. Il fascino delle luci attorno alla pista e dell’ambientazione buia ha il suo glamour, e lo sappiamo bene proprio in questi giorni (o meglio, sere) in cui le strade sono addobbate in stile natalizio con abbondanza di luminarie. E anche la Formula Uno ha seguito questo trend, prima con la gara di Singapore e poi, una volta verificato l’effetto positivo, aggiungendo via via quelle di Abu Dhabi e del Bahrain. Così nel 2014 siamo arrivati ad avere tre gare F1 su 19 corse al buio. Beh, non proprio, visto che l’impianto di illuminazione faceva il suo dovere, per fortuna… Con il vantaggio non secondario di allinearsi ad orari europei più tradizionali, a favore anche degli ascolti televisivi. Tutto ok, dunque? Apparentemente sì, ma c’è pure da sottolineare che finora non si sono verificate condizioni meteo critiche, in queste gare: il mix fra pioggia, oscurità e muretti a bordo pista potrebbe rivelarsi decisamente infelice. Voi cosa ne pensate? Maurizio Voltini