Kimi Raikkonen chiude al quarto posto, complice anche una penalità di 5 secondi, il Gran Premio d’Europa a Baku. Il finlandese, sorpassato poi dalla Force India di Sergio Perez durante l’ultimo giro, è apparso in palla durante il GP concluso, visto l’andamento generale del fine settimana azero, se non nel migliore di modi perlomeno in maniera accettabile: “Per la mia macchina è stato un weekend piuttosto negativo. Il risultato finale non è stato un disastro ma è stato comunque un weekend difficile, non è stato assolutamente divertente, ma è andata così. La macchina non era male in gara e ora speriamo che le prossime gare siano migliori”.
Iceman, sempre molto compassato davanti ai microfoni dei giornalisti, ha più volte sfogato la sua grinta durante la gara e ne è esempio perfetto il team radio successivo al “passi pure” nei confronti del compagno Vettel al giro 28. "Grazie, Kimi, grazie" dicono dal muretto di Maranello e lui replica "Si ok, però adesso ditegli di spingere, perché non lo voglio davanti a me". Al termine del Gran Premio Raikkonen commenta così la decisione della squadra: “In quelle circostanze, successive alla mia penalità, credo sia stato giusto. Anche se per come la vedo io non l’avrei fatto in quel punto, perché quando ho dovuto rallentare penso di aver perso un secondo circa”.
Per quanto riguarda i 5 secondi di penalità comminatigli per aver oltrepassato la linea che delimita l’ingresso della corsia box mentre tentava di sorpassare Ricciardo, Kimi lascia intendere di aver subito una mezza ingiustizia: “Non so quando ho tagliato la linea e perché mi hanno dato quella penalità ma è andata così, quando lo fa una macchina non succede niente poi lo fa un’altra macchina gli danno una penalità. Ho fatto più di un giro dietro a due macchine perdendo un sacco di tempo, stavo cercando di tenere la Force India a distanza sufficiente ma non ci sono riuscito”.
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