L'orizzonte del quale si discute è ancora distante, si guarda al 2018. In Malesia non hanno mancato di far notare tutto il disappunto per una Formula 1 che non cattura più l'interesse del pubblico e le ripercussioni sui biglietti venduti nell'ultimo week end di gara ospitato a Sepang, in calo di spettatori dal 2014. Esiste un contratto valido con la FOM, con Bernie Ecclestone, vincolante fino al 2018 per ospitare la Formula 1 ma, dalle ultime indiscrezioni emerse, riportate da Speed Week, in occasione del Gran Premio di Abu Dhabi dovrebbe esserci un incontro tra Ecclestone e i rappresentati del circuito di Sepang, il duo Tan Sri Azman Yahya e Razlan Razali, presidente rispettivamente e CEO della società che gestisce il tracciato.
L'obiettivo? Dalle premesse sembra impossibile da centrare, ovvero, garantire l'organizzazione del gran premio nel 2017 e liberarsi dall'impegno sottoscritto nel 2018. Impensabile che possa accadere senza il pagamento di alcuna penale e che questa possa essere più conveniente del rispetto degli accordi siglati. La somma versata annualmente alla FOM per l'organizzazione del Gran Premio di Malesia, oggi, si aggira sui 40 milioni di dollari e un ruolo importante lo riveste la Petronas, compagnia petrolifera di Stato e sponsor principale dell'evento, nonché sponsor e fornitore di lubrificanti e benzine per il team Mercedes.
Al di là dell'interesse verso il prodotto F1 scemato in Malesia, la presenza in calendario della sequenza di appuntamenti tra Singapore e Sepang tende a penalizzare quest'ultimo evento, secondo gli organizzatori. E se la "soluzione" fosse un riposizionamento in calendario per l'edizione 2018?