E' bastato l'annuncio di una collaborazione legata allo sviluppo di soluzioni destinate all'impiego su auto stradali, l'ottimizzazione delle future unità termiche impiegate da McLaren Automotive, per scatenare le voci di possibili risvolti legati alla Formula 1. BMW esclude un ritorno nella massima categoria, abbandonata nel 2009.
Si prepara all'impegno nel mondiale endurance e a Le Mans il prossimo anno, con un progetto da schierare in classe GT, conferma l'attività nel DTM e tiene d'occhio l'evolversi della Formula E, certo più coerente con gli sforzi prodotti per costruire l'immagine di un marchio sportivo e all'avanguardia sul fronte delle auto ibride ed elettriche. La Formula 1 proprio no, è un impegno che esula dai programmi attuali.
«Quando abbiamo deciso di ritirarci dalla Formula 1 nel 2009 si è trattato di una decisione strategica e sul lungo periodo. Volevamo destinare alcune delle risorse impegnate sulla ricerca e lo sviluppo di soluzioni alternative di motopropulsori e così ha fatto BMW. Ci siamo consolidati come il costruttore premium leader nel campo della mobilità elettrica. Seguiamo gli sviluppo nel mondo delle corse ma attualmente non abbiamo programmi per un ritorno in Formula 1». Così, ad Autosport, da Monaco di Baviera.
BMW collabora con il team Andretti e a partire dalla stagione 2018-2019 potrebbe scegliere di impegnarsi in prima persona in Formula E. Il disinteresse verso la Formula 1 arriva dopo quello espresso da Ford, concentrata sulle gare GT e le prospettive future nel WRC.
Se il futuro della Formula 1 arriva dal passato