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Liberty Media: i team non hanno comprato le azioni della Formula 1

©  sutton-images.com

Alla vigilia del GP di Singapore 2016, Toto Wolff, Christian Horner e Monisha Kaltenborn, team principal Mercedes, Red Bull e Sauber, erano stati possibilisti riguardo l’eventuale acquisto di azioni della Formula 1 da parte dei team. Un’idea ventilata da Liberty Media successivamente all’acquisizione del Circus. Sergio Marchionne era invece stato piuttosto chiaro e durante la conferenza con gli analisti dello scorso febbraio aveva dichiarato che sarebbe stato “poco saggio investire senza avere chiarezza su cosa succederà dopo il 2020 alla scadenza del patto della concordia". Col timore, non espresso, che Liberty possa tagliare o rivedere i sostanziosi premi istituiti per i team nell’era Ecclestone, una torta da quasi 1 miliardo di euro.  

Ma evidentemente l’idea non è stata realmente apprezzata. Liberty Media ha infatti comunicato che è scaduta la data per l’acquisto dei 19 milioni di azioni della Formula One Common Stock (FWONA) offerte ai team a 21,26 dollari ciascuna, prezzo fissato al momento dell'acquisto della F1 dalla Delta Topco Limited.Comunque sia Liberty Media "si riserva il diritto di offrire ulteriori opportunità di investimento ai team di F.1"

Il baffuto Chase Carey ha rilasciato una diplomatica dichiarazione, dalla quale traspare anche l’intenzione di ritornare sull’argomento: “Siamo stati attivamente impegnati con tutti i team per dare forma a una visione condivisa dello sport che possa creare un reale valore per gli azionisti. Sebbene la finestra temporale per questa opportunità di investimento si sia chiusa, siamo soddisfatti delle costruttive discussioni che stiamo avendo con i team. Richiederanno ulteriore tempo, ma apprezziamo la ricettività mostrata per allineare la visione relativa ai benefici a lungo termine dello sport”.