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Formula 1: Hamilton boccia il limite di 3 power unit nel 2018

© sutton-images.com

Tanto parlare del futuro al 2021, di quali power unit andranno in pista, ma già sul brevissimo periodo, distante pochi mesi appena, il 2018, si prospetta un cambiamento regolamentare destinato a incidere sulla qualità delle gare alle quali assisteremo. Il drastico limite imposto all’utilizzo del numero di componenti durante una stagione, da quattro motori termici su 20 gran premi a tre in 21 gare, è stato aspramente criticato da Christian Horner nei mesi scorsi. La richiesta di rivedere la norma non ha prodotto alcun passo indietro.

Ed è polemico sulla decisione anche Lewis Hamilton: «Non mi piace l’idea di passare a tre power unit, fa schifo. Ci manca lo sprint in Formula 1». Dai 5 week end di gara in media per power unit si passerà a 7, il che vorrà dire andare oltre la normale rotazione del materiale, tra tipologie di piste più o meno esigenti sul motore e tra sessioni di libere e qualifica. E senza un rapido intervento sul sistema di penalizzazione per chi oltrepassa il numero di componenti in stagione (3 motori termici, turbo e MGU-H, 2 MGU-K) siamo destinati a una costante revisione dei risultati in qualifica.

Power unit a parte, Hamilton ha ribadito l’insoddisfazione dei piloti per monoposto troppo pesanti. Tema che è una costante dell’era ibrida, aggravato nel 2017 dalle gomme più larghe e destinato a essere, in parte, influenzato ulteriormente dall’introduzione dell’Halo. «La macchina sarà un autobus il prossimo anno, sarà così pesante, come una Nascar. E gli spazi di frenata si allungheranno, con i freni sempre al limite. So che può sembrare una visione negativa, ma da piloti vogliamo macchine veloci, agili, con le quali poter attaccare sempre, a ogni giro. Purtroppo non è quel che abbiamo».

Da un quadro tecnico - sanato - in cui erano le gomme a limitare la possibilità di spingere sull’intero stint si va nella direzione di vincoli eccessivi sulla gestione del motore, sull’altare di un contenimento dei costi – ratio della riduzione dei componenti utilizzabili in una stagione – di fatto inesistente, aggravato dalla diminuzione dello spettacolo.

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Prende spunto dal recupero in gara a Interlagos, Hamilton, per dire come sia stata un’eccezione alla regola: «Ho avuto in gara la macchina per attaccare sempre, ma arrivavo da una posizione diversa. Se guardate ai ragazzi davanti, stavano gestendo ed è quel che facciamo normalmente. E non credo sia particolarmente emozionante da vedere per le persone. Se guardiamo alle gare più emozionanti, soprattutto quando piove, non ci troviamo con queste limitazioni. Non sono convinto che tagliare i motori aiuti in tal senso».

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