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Formula 1, Renault R.S.18: c'è ancora tanto da mostrare

R.S.18 per iniziare a respirare l'aria dei piani alti, candidarsi a inseguitrice dei tre top team e tenere il passo di una McLaren che, firmata Renault, avrà la power unit R.E.18, accreditata dell'affidabilità necessaria a coprire 7 week end di gara. E' un progetto che potrà avvalersi del bagaglio di informazioni che Marcin Budkowski ufficialmente dal prossimo aprile metterà a disposizione del team, attivo in una campagna di rafforzamento tecnico e aggiornamento della struttura a Enstone fondamentale per guadagnare competitività. Nei giorni precedenti scorsi, Nico Hulkenberg ha indicato ancora in due o tre anni, il tempo necessario perché Renault possa dirsi in grado di sfidare Mercedes. 

Dal 2018 si attende, quantomeno, il sorpasso su Force India, pur sempre una realtà infinitamente con minori risorse economiche a disposizione. Obiettivo minimo da centrare con una Renault R.S.18 diversissima nella colorazione, un giallo fluo che sembra riportare indietro al debutto della Régie nel mondiale, abbinato ancora al nero. E' la novità di maggior impatto visivo.

Una radiografia più attenta registra le diverse prese sulle pance, meno triangolari e più a sviluppo orizzontale, che permette una zona inferiore , più scavata nel confronto con R.S.17. Appare ancora del tutto provvisoria la soluzione dei deviatori di flusso con i pontoni verticali raccordati alle pance in modo del tutto simile alla monoposto dello scorso anno, con l'eccezione della paratia sdoppiata in alto. Confermata la presa dell'airscope a sviluppo orizzontale, meno tondeggiante, più trapezoidale. Rispetto a un'altra monoposto motorizzata Renault, la Red Bull RB14, le forme delle pance sono più abbondanti nella zona superiore, per poi abbassarsi nettamente verso il retrotreno.

L'impressione è che ancora tanto abbia da svelare Renault nei test e la R.S.18 mostrata al debutto serva principalmente a sfoggiare la nuova colorazione. Il particolare di maggior interesse, il posizionamento degli specchietti, ancorati a un supporto che dà l'impressione di fungere da elemento aerodinamico con la linea a mazza da hockey ancorato appena sul bordo anteriore del cockpit. Un particolare che individua la “vera” R.S. 18 nelle immagini diffuse da Renault, chiaramente diversa da quella utilizzata per la sessione fotografica con Sainz e Hulkenberg.