Il GP di Spagna è salvo. Perlomeno in ottica 2020. Il Circuit de Catalunya ha raggiunto un accordo di rinnovo con la Formula 1 per restare in calendario anche il prossimo anno.
A dispetto dei progetti annunciati da Liberty Media, di un calendario 2020 a 21 GP, con l’esclusione di due eventi tra i 5 in scadenza di contratto, si andrà verso una stagione a 22 gare. Unico GP 2019 indicato in uscita, Hockenheim. Confermate le presenze di Silverstone, Barcellona, Città del Messico e Monza, quest'ultima con un accordo di principio in tasca da ufficializzare.
Non resta che attendere la bozza di calendario a 22 GP, solitamente nella settimana del GP d'Italia, per scoprire il posizionamento del GP di Olanda e Spagna, indicati in stretta sequenza a inizio maggio, con “in palio” la palma di primo GP europeo dell’anno.
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Con la permanenza in calendario della Spagna, gli organizzatori anticipano l’applicazione di un piano strategico con l’obiettivo di intervenire in futuro anche sulle strutture del Montmelò, quest’anno in grado di catalizzare 160 mila spettatori nella 3 giorni del GP di Spagna, non un dato da tutto esaurito e lontano dai GP europei più partecipati.
30 ANNI DI MONTMELO'
“Siamo lieti di confermare che il GP di Spagna sarà in calendario nel 2020. La decisione di proseguire a organizzare un round del vertice delle corse in Spagna, un paese con una grande tradizione da corsa, fa parte della nostra strategia di conservare le radici europee della F1, parallelamente all’espansione del campionato in nuovi territori”, ha commentato Chase Carey.
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Barcellona, storica sede dei test invernali, circuito tra i più completi sul piano tecnico, arriverà a tagliare il traguardo delle 30 edizioni corse al Montmelò nel 2020. Non è un circuito monumento come altri, ha costruito, tuttavia, una solida storia a partire dal debutto nel 1991.
“Il desiderio del promoter di far parte della F1 nel 2020 è la prova della capacità dello sport di agire da catalizzatore per la regione e generare un impatto positivo sull’economia. Nei prossimi mesi continueremo le discussioniper capire se possiamo espandere ulteriormente questa relazione vantaggiosa”, aggiunge Carey, che nei mesi scorsi ha incontrato anche i rappresentati del governo catalano, insieme agli organizzatori.
IL SUPPORTO DELLA GENERALITAT
Oltre il 2020 un tema centrale, presenze di pubblico a parte, potrà giocarlo un nuovo impegno economico del governo a supporto del GP.
“Vorrei ringraziare Quim Torra, il presidente del governo della Catalogna, per il suo supporto vitale in questi negoziati, nella speranza di celebrare un fantastico 50° GP di Spagna nel 2020, il trentesimo ospitato su uno dei circuiti più esigenti tecnicamente di tutto il mondiale”.
Governatore della Catalogna che ha aggiunto: “Nell’arco di 30 anni abbiamo integrato quest’evento nelle politiche industriali del governo e il GP di Formula 1 è uno strumento importante per stimolare l’attiva economica nel paese, in termini di turismo, dell’industria automobilistica e dell’intrattenimento”.