La corsa si fa sul terzo posto nel mondiale Costruttori, su Racing Point e i 24 punti di distacco che deve recuperare la Ferrari, a partire dal GP del Bahrain.
Provarci, dopo il risultato ottenuto in Turchia e i timidi miglioramenti della SF1000, è un obbligo. Una sfida alla quale Leclerc guarda con i piedi per terra e, da Sakhir, spiega: “L’obiettivo è assolutamente quello ma realisticamente penso sarà molto, molto difficile. Avremo bisogno di tre week end perfetti, dobbiamo concentrarci su noi stessi e vedere se ce la faremo o meno. Penso che dipenderà da quanto sarà valido il lavoro che faremo noi ma anche di quanto i nostri avversari saranno costanti nei prossimi 3 week end”.
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L'importanza di Sakhir 2019
In altri tempi le caratteristiche del Bahrain sarebbero state ideali alla Rossa. Le gare del 2018, quella del 2019, ricordi di una Ferrari da battere nel deserto.
Torna con la mente allo scorso anno Leclerc, fu a suo modo un punto chiave: “Quella gara mi ha aiutato parecchio, mi ha dato la convinzione di poter lottare per le posizioni di vertice, per me era la prima volta che lottavo per la vittoria, fu un gran momento.
Arrivavo dopo l'Australia dove avevo faticato un po’, è sempre stata una pista sulla quale ho avuto un po’ di difficoltà, non sapevo quindi esattamente cosa aspettarmi in Bahrain, dove è andata molto bene fino ai problemi tecnici: mentalmente ero sicuramente messo meglio dopo la gara”.
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