Giornata di lavoro a Milton Keynes, per Sergio Perez. La visita al quartier generale Red Bull, stamani, è stata documentata sui social e, tra le clip diffuse, per il pilota messicano c'è stata anche la prima volta con la tuta addosso, da pilota Red Bull Racing.
Operazioni “di routine” visto il periodo dell’anno, come la prova del sedile, verificare che sia la copia perfetta delle proprie forme, affinare ogni dettaglio per presentarsi in pista con il minor numero di controlli e interventi da dover apportare.
Anche questi particolari diventano cruciali con il pochissimo tempo che i piloti passeranno al volante nei test in Bahrain, prima del debutto in gara.
L'editoriale del direttore: La favola della bella addormentata nel box
Horner, Checo e il marketing
Sulla scelta di Sergio Perez in Red Bull, Helmut Marko ha recentemente ripercorso la tempistica e le discussioni avute con Sebastian Vettel.
Christian Horner, invece, ha sottolineato come la decisione di puntare sul solido pilota messicano non abbia alcun legame con il supporto garantito dallo sponsor - nella figura di Carlos Slim - in tutta la carriera di Perez: “Red Bull non dipende da questi fattori. La popolarità di Perez in America Latina e in Messico, soprattutto, sarà discussa nei prossimi mesi. L’interesse intorno al suo annuncio è stato il più grande che abbiamo mai registrato in Red Bull.
È fantastico che la Formula 1 sia così popolare e ovviamente abbiamo molte più piattaforme disponibili rispetto ad anni fa. Abbiamo registrato una crescita enorme di traffico in entrata dall’America Latina, è positivo per la Formula 1”.