Una Rossa, un rombo inconfondibile, un nome su tutti: Michael Schumacher. Certe volte tornare indietro con la memoria vuol dire immergersi nel profondo di un ricordo inestinguibile, capace di regalare, ora come allora, sensazioni fortissime...
Ricordo Michael adesso e mi viene addosso un magone che non so gestire perchè mi caccia in gola il gusto dolce della condivisione e l’amaro della perdita, il piacere dell’incontro e lo sconforto di un abbandono. Il suo agosto è interminabile e non abbiamo un suono, un segnale che ci raduni, che ci restituisca un alito della gioia che pure ci ha tenuti assieme, vicini e attenti, nelle nostre estati lontane.
La memoria va dove gli pare, corre e indica, suggerisce e ti lascia lì, a pensare. A rimuginare. Su nomi, echi, sensazioni di un paradiso perduto che è bello riscoprire.
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