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GP Belgio, intervista esclusiva a Toto Wolff

© Getty Images

In esclusiva ad Autosprint Toto Wolff si apre qui e ora come raramente accade, facendo il punto sul mondiale in corso e sulle sfide che attendono la massima serie nel 2022.

Il numero uno della Mercedes si apre inoltre su argomenti sui quali è molto sensibile, come la scelta del secondo pilota in vista della prossima stagione e su quanto rimpianga una rivale dura e corretta come la Ferrari, che ha rubato alla Mercedes molte più energie di quante ne stia sottraendo negli ultimi mesi la Red Bull. L’austriaco spiega che vuole riportare la rivalità con la Red Bull esclusivamente in pista, lasciando alle spalle il rumore delle polemiche che sottraggono energie e concentrazione.

Mercato piloti, Verstappen non interessa

E che Verstappen è attualmente fuori dai radar della Casa di Stoccarda, che non cerca nuovi piloti. Wolff parla con la solidità di chi è entrato nella storia, ha vinto 7 mondiali in sequenza e ha una familiarità con i successi che consente alla sua squadra di lavorare al riparo dallo stress e sicura dei propri mezzi. "Alla Mercedes, amiamo lavorare sotto pressione. Ma è una cosa della quale siamo abituati. L’aver vinto molto ci fornisce certezze che gli altri non hanno. È qualcosa di positivo, che non ci soffoca, ma ci dà la carica", ha spiegato Wolff, evidenziando i punti di forza di un gruppo che non conosce sconfitta da sette stagioni.

Verso il GP del Belgio

Sono parecchi gli elementi che tengono l’animo di Toto Wolff lontano da ogni turbamento ora che il mondiale si appresta a entrare nella sua fase più decisiva. I fatti di Silverstone e Budapest hanno inaspettatamente portato la Mercedes a svestire i panni d’inseguitrice per indossare quelli di lepre. Il margine della squadra di Brackley nei confronti della Red Bull è molto sottile.

Spa favorevole alle Mercedes

A Spa, il prossimo fine settimana, si riavvierà una stagione che preannuncia un finale incandescente e dal destino ancora in bilico. Da un lato, la Mercedes e Hamilton sono alla caccia dell’ottavo, leggendario, sigillo. Dall’altro, c’è la ferrea determinazione di Verstappen, che non vuole farsi sfuggire la leadership che ha mantenuto dal trionfo di Montecarlo fino alla cocente delusione di Budapest, quando ha visto il suo nemico giurato dai tempi della F.3 Ocon salire sul gradino più alto del podio.

Hamilton, grazie alla piazza d’onore, ha ripreso la leadership della graduatoria mettendosi in una posizione di vantaggio proprio quando il mondiale si è preso una sosta di un mese. Sotto l’aspetto tecnico, il vantaggio dell’inglese e della Mercedes non è mai stato fragile come in questa stagione di transizione verso l’ingresso nel nuovo regolamento tecnico che ha sottratto energie a diverse squadre già completamente proiettate nel futuro. Chi ha maggiormente investito sul mondiale 2021, o è stato favorito dalle modifiche regolamentari introdotte lo scorso inverno, ne sta chiaramente beneficiando.

Spa si è rivelata spesso favorevole alla Mercedes e a Hamilton, che sull’impianto belga ha ottenuto quattro vittorie e sei pole. Ma sul circuito delle Ardenne, e nel successivo appuntamento di Zandvoort, dove la capienza della pista delle due sarà colmata dal pubblico per due terzi, la squadra di Brackley ed il suo campione dovranno resistere anche al peso di una vera marea di tifosi Orange, che si farà sentire in pista e spingerà Verstappen a riprendere le mani di un mondiale che per il pilota nato ad Hasselt non è mai stato così vicino.

Cosa ci ha detto Toto Wolff

La rivalità tra la Mercedes e la Red Bull ha raggiunto toni molto accesi. A Budapest, Christian Horner ha affermato che la guerra al vertice del mondiale è appena cominciata. Da parte tua, invece, cogliamo l’attenzione a non alzare troppo i toni e scadere nell’emotività. Che cosa rispondi, dopo questa ennesima dichiarazione bellicosa, al Team Principal della Red Bull?

"La rivalità tra Mercedes e Red Bull ha assunto livelli molto alti e sentiti. Questa cosa la si percepisce da tanti particolari, ma non parliamo di guerra fuori dal puro ambito agonistico. La competizione in pista è sempre stata molto forte, da inizio anno regna una battaglia molto dura. Lo scarto in termini di prestazioni tra Mercedes e Red Bull, così come quello tra Hamilton e Verstappen, è molto sottile. Basta pochissimo a cambiare le gerarchie. La guerra in pista c’è e c’è sempre stata. Dico a Christian che l’unico posto dove vogliamo confrontarci è la pista, in linea con la nostra storia e tradizione. Ripeto, che guerra sia, ma solo in pista".

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