Un commento fuori luogo, ancora, dopo un episodio in qualifica. Fuori luogo furono le parole sul povero Tsunoda in Messico, allo stesso modo quelle all'indirizzo del commissario di gara - definito canaglia - che ha esposto le doppie bandiere gialle in qualifica, non rispettate da Max Verstappen, con l'effetto di incorrere nella penalizzazione di 5 posizioni in griglia nel GP del Qatar.
Christian Horner, il cui comportamento è stato rinviato al collegio dei commissari da Michael Masi, ha riconosciuto l'errore, scusandosi per l'episodio e ricevendo un richiamo ufficiale. Una situazione sulla quale Masi ha chiarito come l'azione del commissario di pista sia stata fatta a garanzia della sicurezza di tutti in pista: "Non credo che andrebbe criticato nessuno per aver agito d'istinto.
Sterzi a parte: Fernando terzo? È il nome di un re
Non andrebbe attaccata nessuna persona, in particolare quando abbiamo migliaia di commissari di pista, volontari, in tutto il mondo che rinunciano a moltissimo del loro tempo.
F1 in piedi grazie ai commissari
Senza di loro, questo sport che sta a tutti molto a cuore, senza tutti loro a rinunciare al loro tempo, non sarebbe possibile tutto ciò. È questo l'aspetto che molte persone dimenticano. Difenderò ogni singolo commissario volontario e ogni funzionario in qualsiasi circuito, perché quanto successo non è accettabile".
Oltre alle scuse rivolte al commissario protagonista dell'episodio in qualifica, Horner si è offerto di partecipare al Programma internazionale FIA per i commissari, il prossimo febbraio.