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GP Arabia Saudita, FP1: Leclerc in testa, poi Verstappen

© Getty Images

Ancora una Ferrari davanti a tutti. Il fine settimana di Jeddah si è aperto con il miglior tempo di Charles Leclerc nelle FP1 del GP dell'Arabia Saudita, sul cittadino più veloce in calendario. Verstappen primo inseguitore, poi un sorprendente Bottas. Sainz 4°.

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Leclerc 1°, ma bel crono di Max

A circa due minuti dalla fine Leclerc si è messo davanti a tutti in 1'30"772, strappando il miglior crono delle FP1 a Max Verstappen, a lungo al comando. L'olandese ha chiuso a soli 116 millesimi, ma si è trattato comunque di un gran bel tempo quello messo a segno dal numero 1 della Red Bull, artigliata in apertura di sessione (dunque con pista ancora molto sporco) e soprattutto con la mescola più dura delle tre a disposizione. Il crono di Max ha evidenziato una RB18 ben messa ed una fiducia già elevata del pilota nei confronti della vettura, e dopo quel giro la Red Bull si è di lì a poco impegnata in long run piuttosto che su giri veloci. Dietro di loro buona prestazione di Bottas, 3°, quindi Sainz a 0"367 dalla vetta. Bene l'AlphaTauri con Gasly 5° e Tsunoda 6°, quindi Perez, Ocon, Hamilton ed Alonso. Pessimo inizio di weekend invece per Magnussen: dopo 2 giri il danese ha avvertito un problema sulla sua Haas e non è più riuscito a scendere in pista.

Prestazioni comunque non ancora molto indicative, dal momento che Leclerc si stava migliorando nell'ultimo tentativo, mentre Verstappen ha certamente ben altro potenziale dal momento che ha effettuato il proprio giro veloce con la mescola più dura.

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Pista molto sporca

Vento forte e pista sporca, così l'Arabia Saudita ha accolto la F1, in una sessione che ha offerto, soprattutto all'inizio, condizioni non ideali per raccogliere dati. L'asfalto molto sporco ha portato i piloti a bloccare spesso le anteriori, soprattutto in curva 27, teatro di tanti bloccaggi con l'anteriore sinistra. Nel corso delle FP1 i tempi sono calati, soprattutto nel passaggio alle coperture più tenere, e lo stesso ci si aspetta avvenga nelle FP2, che verranno disputate in condizioni più simili a qualifiche e gara. La bandiera rossa ha rallentato la gommatura della pista (in curva 1 si è danneggiato un cartello all'altezza dei 50 metri prima della curva, colpito da Norris, che non ha riportato danni sulla vettura), con alcuni minuti di neutralizzazione.

Ferrari, lavoro da incrociare con le libere 2

Le Ferrari sono state tre le ultime vetture a scendere in pista, iniziando con circa 25 minuti di ritardo rispetto al semaforo verde il programma di lavoro, complice la bandiera rossa esposta dopo circa un quarto d'ora dall'inizio del turno. Il piano del Cavallino prevede un incrocio dei dati con un'ala posteriore da basso carico che verrà montata nel pomeriggio, nell'obiettivo di valutare diversi livelli di carico con le ali prima di deliberare quello con cui scendere in pista per qualifiche e gara. Lo stesso vale per gli altri, con la Red Bull che però ha scelto di iniziare subito con due differenti versioni di ala posteriore distribuite sulle due macchine. La stessa cosa ha fatto la Mercedes, con soluzioni diverse tra Hamilton e Russell.

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