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Ferrari, Gualtieri: "Abbiamo fatto uno sforzo enorme per trovare l'affidabilità"

Alla fine è tutta una questione di cuore. Quello dei tifosi, che la Ferrari è tornata far battere a Fiorano per la presentazione della SF-23 vecchio stile. Ma anche, anzi soprattutto, quello che muove la nuova Rossa di Leclerc e Sainz, che dovrà battere con più forza e costanza rispetto a quello del 2022 per tenere alte le aspettative di piloti e fan.

Perché, senza troppo girarci attorno, è stato il motore il punto debole che ha minato le speranze iridate del Cavallino Rampante. In inverno, dunque, Gualtieri e il suo team hanno lavorato per correggere le fragilità della power unit in modo da abbinare alla prestazione - che già c’era - l’affidabilità.

Cosa ha detto Gualtieri

Compito non facile perché tante parti del propulsore sono congelate. “Il lavoro di preparazione per la nuova stagione è solitamente uno dei periodi più impegnativi dell’anno e questo inverno non ha fatto eccezione. - ha spiegato Gualtieri - Le Power Unit sono congelate dallo scorso anno, compresi i fluidi, olio e carburante, e le uniche modifiche consentite sono quelle legate all’affidabilità, che è stato il nostro tallone d’Achille la scorsa stagione. Ci siamo concentrati sul motore a combustione interna e su quelli elettrici e abbiamo cercato di capitalizzare l’esperienza maturata in pista la scorsa stagione esaminando tutti i dati e i segnali di debolezza dei componenti utilizzati. Abbiamo anche rivisto le nostre procedure di assemblaggio.

Il capo del reparto motori della Ferrari, ha poi proseguito spiegando che: “Abbiamo cercato di capire le cause alla radice dei problemi che abbiamo incontrato in pista e utilizzando tutti gli strumenti a nostra disposizione per cercare di risolverli. Il lavoro ha coinvolto tutti gli ambiti, dalla progettazione alla sperimentazione per provare e testare nuove soluzioni in tempi brevissimi. È stato uno sforzo notevole, finalizzato sul miglioramento continuo dei componenti per cercare di raggiungere il livello di affidabilità richiesto“.

Ora non resta che dare la parola alla pista perché i test invernali del Bahrain daranno già un idea importate di dove è la Ferrari, anche rispetto agli avversari. In soli tre giorni di collaudi prima del GP, spazio per nascondersi non c’è.