Ferrari, Gualtieri: "Abbiamo fatto uno sforzo enorme per trovare l'affidabilità"

Ferrari, Gualtieri: "Abbiamo fatto uno sforzo enorme per trovare l'affidabilità"

Il capo dell'area propulsore di Maranello, Enrico Gualtieri, ha raccontato come durante l'inverno in fabbrica si sia lavorato per elimiare il maggior punto debole della F1-75

14.02.2023 ( Aggiornata il 14.02.2023 16:18 )

Alla fine è tutta una questione di cuore. Quello dei tifosi, che la Ferrari è tornata far battere a Fiorano per la presentazione della SF-23 vecchio stile. Ma anche, anzi soprattutto, quello che muove la nuova Rossa di Leclerc e Sainz, che dovrà battere con più forza e costanza rispetto a quello del 2022 per tenere alte le aspettative di piloti e fan.

Perché, senza troppo girarci attorno, è stato il motore il punto debole che ha minato le speranze iridate del Cavallino Rampante. In inverno, dunque, Gualtieri e il suo team hanno lavorato per correggere le fragilità della power unit in modo da abbinare alla prestazione - che già c’era - l’affidabilità.

Cosa ha detto Gualtieri

Compito non facile perché tante parti del propulsore sono congelate. “Il lavoro di preparazione per la nuova stagione è solitamente uno dei periodi più impegnativi dell’anno e questo inverno non ha fatto eccezione. - ha spiegato Gualtieri - Le Power Unit sono congelate dallo scorso anno, compresi i fluidi, olio e carburante, e le uniche modifiche consentite sono quelle legate all’affidabilità, che è stato il nostro tallone d’Achille la scorsa stagione. Ci siamo concentrati sul motore a combustione interna e su quelli elettrici e abbiamo cercato di capitalizzare l’esperienza maturata in pista la scorsa stagione esaminando tutti i dati e i segnali di debolezza dei componenti utilizzati. Abbiamo anche rivisto le nostre procedure di assemblaggio.

Il capo del reparto motori della Ferrari, ha poi proseguito spiegando che: “Abbiamo cercato di capire le cause alla radice dei problemi che abbiamo incontrato in pista e utilizzando tutti gli strumenti a nostra disposizione per cercare di risolverli. Il lavoro ha coinvolto tutti gli ambiti, dalla progettazione alla sperimentazione per provare e testare nuove soluzioni in tempi brevissimi. È stato uno sforzo notevole, finalizzato sul miglioramento continuo dei componenti per cercare di raggiungere il livello di affidabilità richiesto“.

Ora non resta che dare la parola alla pista perché i test invernali del Bahrain daranno già un idea importate di dove è la Ferrari, anche rispetto agli avversari. In soli tre giorni di collaudi prima del GP, spazio per nascondersi non c’è.


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