Quando c'è una macchina nettamente superiore a tutte le altre, la lotta si restringe ai due piloti che quella macchina la guidano. È così che è accaduto alla Red Bull nel GP d'Arabia Saudita, quando a doppietta acquisita e a posizioni congelate Perez e Verstappen si sono sfidati per prendersi il punto del giro veloce.
Obiettivo podio nonostante il ko in qualifica
Entrambi hanno cominciato l'ultimo giro spingendo a tutta: Checo ha desistito perché aveva già perso un decimo e mezzo dopo poche curve, Max invece ci è riuscito strappando il punto aggiuntivo al compagno di squadra proprio all'ultimo passaggio. Nessuno ha potuto far desistere l'olandese, come ha spiegato Helmut Marko ai microfoni dell'emittente austriaca ORF: "Max è questo, cercare di fare il giro veloce all'ultima tornata è un suo atteggiamento tipico. In quel momento non potevamo di certo controllarlo".
Marko ha raccontato la sfida a distanza tra le due RB19: "Entrambi i piloti chiedevano continuamente chi avesse fatto il giro più veloce e Max ha aspettato fino all'ultimo giro in modo che Perez non potesse controbattere. Questo per lui significa essere in testa al campionato. Per quanto ci riguarda invece, siamo molto soddisfatti della gara. Nonostante i problemi in qualifica, avevamo già preso in considerazione l'idea che Max potesse riuscire comunque a finire sul podio. Tuttavia non è stato facile, perché poi nell'ultima parte del GP è tornato a sentire delle vibrazioni".
Verstappen: "L'affidabilità sarà cruciale"