Verstappen 2° e scontento: "Mondiale tra me e Perez, affidabilità cruciale"

Verstappen 2° e scontento: "Mondiale tra me e Perez, affidabilità cruciale"© Getty Images

La superiorità di prestazioni della Red Bull è un dato di fatto, Max ne è consapevole ma richiama il team sull'affidabilità: "Non sono qui per fare secondo

Fabiano Polimeni

20.03.2023 ( Aggiornata il 20.03.2023 17:10 )

Non sono qui per arrivare secondo. Sì, per il mondiale è una corsa a due. Max Verstappen, in sintesi, parla così dopo la gara 2 di 23 in programma. Lo fa a fine corsa a Jeddah, un GP d'Arabia che ribadisce il dominio Red Bull e mostra, nell'affidabilità, l'unico teorico, minimo, avversario temibile dal campione del mondo e dal team di Milton Keynes in questa fase.

Perez va forte nella notte araba, chiude un conto rimasto in sospeso nel 2021, quando la Safety Car rovinò un inizio di gara da leader. Max deve "accontentarsi", sebbene si tratti pur sempre di un piazzamento con 18 punti portati a casa. 

I fantasmi del semiasse in qualifica

"Con o senza safety car, il secondo posto penso fosse il piazzamento più alto possibile. Una volta arrivato secondo, c'era, diciamo così, già un discreto distacco su una pista priva di un alto degrado. Ho provato a chiudere ma, a un certo punto, sono ricominciate le vibrazioni sul semiasse, al posteriore", commenta Max.

Sterzi a parte: Alonso oltre  le barriere del tempo

Fuori in qualifica per un cedimento imprevisto, in gara Verstappen ha avuto l'impressione di un ripetersi del cedimento: "La squadra non ha rilevato nulla ma io sono piuttosto certo che ci fosse qualcosa di strano sul bilanciamento una volta che sono iniziate le vibrazioni. 

A un certo punto, quindi, ho fatto i miei calcoli e ho capito che non sarebbe stato possibile chiudere quel distacco in 10 giri. 

In qualifica si è rotto il semiasse, in gara fortunatamente non è accaduto ma ha iniziato a dare sensazioni simili sulla guida e in quello che sentivo".

Dopo due gare, per prestazioni mostrate e per punti in classifica, sono solo Perez e Alonso che sembrano in una condizione tale da poter puntare a vittorie di tappa, Gran Premi. Se si restringe la sfida al mondiale, allora, il rivale teorico è nel compagno di squadra.

Max esige week end perfetti

Non nasconde una realtà dei fatti lampante, Verstappen. Serviranno radicali stravolgimenti tecnici attuati in casa d'altri per cambiare una direzione chiara di questo mondiale. Lui, Max, avvisa comunque di non gradire affatto dei week end con qualche intralcio di troppo.

"Spero che il team possa tenere questo margine di vantaggio sul gruppo a lungo, ma non è solo una questione di velocità della macchina. Dobbiamo assicurarci di essere affidabili.

Il primo week end non è stato pulito, a causa di una grande variazione di bilanciamento tra i test e la gara. Poi altre cose sono successe sullo sfondo. Adesso, di nuovo, dopo tre sessioni di prove positive, il problema in qualifica. 

Ho recuperato e sono arrivato secondo, il clima generale in squadra e buono e tutti sono contenti, io però non lo sono. Non sono qui per fare secondo, soprattutto quando lavori tantissimo, specialmente in fabbrica, per assicurarci di arrivare qui in buone condizioni e che tutto sia a punto.

Sì, c'è il recupero in gara, mi piace ma non m'importa farlo: quando lotti per un campionato e, soprattutto, sai che sembra un affare tra due macchine, dobbiamo assicurarci che siano anche affidabili le macchine".


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