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Horner teme una direttiva anti-Red Bull

Una "direttiva a orologeria". E' quello che teme Christian Horner, un freno alla superiorità Red Bull che va riconosciuta e affonda le radici nell'interpretazione delle nuove norme, data già con il progetto 2022.

Non fa mistero del rischio che arrivino interventi sollecitati dagli avversari per limitare lo strapotere della RB19. Ne parla in un'intervista a iNews, Horner.

Sterzi a parte: per 499P che tu sia, è già Wec mania!

"C'è sempre qualcosa, c'è sempre una direttiva tecnica che interviene e ribalta tutto. Puoi star certo che gli altri trameranno su come potranno rallentarci. Fa parte del gioco. Ci sono già passato, prima di diventare più navigato su come imparare a guidare le cose".

Una direttiva per ogni stagione

Intorno alla materia delle direttive tecniche si è scritto il recente confronto tra squadre, su soluzioni ritenute più o meno lecite. Si spazia dall'olio bruciato dalle power unit Mercedes in camera di combustione fino alle continue, incessanti, richieste di "chiarimento" avanzate da Mercedes prima, Red Bull poi, sulla legalità della power unit Ferrari.

Da ultima, la famigerata direttiva tecnica 039, vista come un favore a Mercedes per le limitazioni introdotti in un'ottica di gestione del porpoising, esasperato specialmente sulla W13. Un intervento che nel 2022 ha aiutato in modo evidente la monoposto di Brackley nel ritrovare competitività e, oggi, ha lo strascico dei 15 millimetri di innalzamento del bordo esterno del fondo, imposto a tutti i team. 

Quali premesse per intervenire?

Un vantaggio tecnico e prestazionale costruito con merito da Red Bull, approfondendo meglio di tutti gli altri quanto concede il regolamento. Va da sé che non dovrebbe essere nemmeno lontanamente arginato da direttive su misura, invocando la materia di uno spettacolo inesistente al vertice. Non vi sarebbero, a dire il vero, nemmeno le premesse delle "ragioni di sicurezza" perché la FIA possa intervenire in autonomia e introdurre presunte disposizioni che vadano a rallentare Red Bull. 

I timori di quella Mercedes così diversa

Parlare delle direttive tecniche in grado di stravolgere la partita è un alludere ai vantaggi avuti da Mercedes con la DT 039. Del progetto W13 parla in termini ancora più concreti, Horner: "Le aspettative sul 2022 erano, in realtà, piuttosto modeste, con il più grande cambiamento regolamentare sul telaio introdotto negli ultimi 30 anni. Mercedes si è presentata con una macchina diversissima da tutti gli altri.

Pensi a un certo punto di aver mancato un obiettivo, ti chiedi se non abbiano trovato qualcosa nei regolamenti che a noi è sfuggita. Ti chiedi se non sarà qualcosa che ci metterà in imbarazzo". Interrogativi ai quali il 2022 e il 2023 ha dato ampiamente risposta.