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Porsche, no alla F1 nel prossimo futuro: obiettivo endurance e F.E

Le parole del presidente Ben Sulayem, lo scorso settembre, dopo che la trattativa tra Porsche e Red Bull era naufragata, avevano lasciato uno spiraglio su altre opzioni per introdurre Porsche alla Formula 1. Aveva confermato l'interesse della casa di Stoccarda, andato in realtà scemando tra settembre e la fine del 2022.

Nulla di fatto, perlomeno con un orizzonte sul 2026: Porsche non sarà presente in griglia. Con una nota ufficiale, diffusa in replica a motorsport-total, a Zuffenhausen hanno specificato come "il Motorsport sarà sempre l'essenza della nostra identità di marca. La Formula 1 resta una serie interessante per noi, tuttavia, è nel WEC, IMSA e in Formula E che vogliamo lottare per vincere. Questa è la nostra tradizione e resta la nostra principale attenzione".

Le condizioni tecniche giuste

Eppure, le premesse per facilitare l'ingresso di Porsche come di altri marchi dell'industria dell'auto c'erano tutte. A partire dall'introduzione delle power unit alimentate da e-fuels dal 2026 e prive di MGU-H.

Sterzi a parte: per 499P che tu sia, è già Wec mania!

Un fronte di strettissima attualità, quello degli e-fuels sul piano industriale, spinto dalla Germania in sede europea, fino a ottenere l'esenzione dal divieto di vendita di auto nuove non a emissioni zero per i modelli in grado di funzionare a carburanti sintetici. 

Sulla materia, Porsche ha investito in un progetto pilota di produzione di e-fuels, destinati all'impiego anzitutto nella Porsche Supercup e, in prospettiva futura, sulla produzione di serie.

Un controllo impossibile da ottenere

Sfumato l'accordo con Red Bull, irremovibile sul pretendere il controllo della squadra corse in piena autonomia, diversamente dalla gestione paritaria voluta da Porsche, si sono sommati tanti rumours per un ingresso dei tedeschi in Formula 1. Va detto è stato un interesse mai concretizzatosi anche solo in una forma di iscrizione tra i motoristi 2026, come invece ha fatto Honda.

Rumours che hanno accostato Porsche a Williams ma anche alla McLaren. Su quest'ultimo fronte c'è del vero, tuttavia. Sebbene riferito alle attività di McLaren Automotive, per una joint venture destinata a produrre sportivissime stradali, a partire da un suv elettrico. Non la F1 come tema centrale delle discussioni. 

Escludere, oggi, l'impegno a breve nella massima categoria vuol dire rinunciare a un'occasione unica, con l'azzeramento che arriverà dai nuovi regolamenti sulle power unit 2026. Nella locuzione usata da Porsche per dire dell'impegno prioritario orientato sull'Endurance e la Formula E, non manca un'apertura indefinita, su un futuro non meglio precisato per ritrovare la Formula 1, che resta semplicemente "una serie interessante".