Di Oscar Piastri ad Andrea Stella hanno colpito la calma e la rapidità di apprendimento, oltre che l'umiltà. Ad Oscar Piastri invece della F1 ha colpito l'equilibrio di una griglia di partenza che, Red Bull a parte, ha spesso visto prestazioni molto livellate, soprattutto a centro gruppo.
Piastri: il 2024 sarà ancora più impegnativo
Analizzando la sua prima stagione nel Circus ai microfoni di Speedweek, l'australiano della McLaren ha spiegato quale sia stato l'aspetto più difficile da affrontare e quello in cui è migliorato di più: "Mi ha colpito molto la densità di prestazioni che c'è in pista, è enorme. Anche il più piccolo errore può costarti diverse posizioni, pur perdendo pochissimo tempo. Non c'è mai un attimo di respiro. Per quanto mi riguarda, ho imparato molto sulla gestione di una gara, ad esempio come gestire le gomme e come utilizzare l'energia elettrica nel modo più intelligente possibile. Posso dirmi soddisfatto della mia prima stagione, ma non dormirò sugli allori. L'ultimo campionato è stato stancante, ma il 2024 sarà ancora più impegnativo".
Il meglio: la sprint in Qatar
Pochi dubbi sul momento migliore del 2023, ovvero la vittoria nella sprint in Qatar: "All'inizio non è stato facile contro i piloti che avevano gomme morbide, pensavo che avessimo fatto la scelta sbagliata. Poi però ho potuto vedere i problemi che hanno avuto mentre il mio ritmo era buono. Ho avuto un infarto quando Russell mi ha passato all'improvviso, ma fortunatamente sono riuscito a superarlo nuovamente più tardi. Nel finale non mi sono innervosito a vedere Verstappen dietro di me, sono riuscito a mantenere la distanza tra me e lui ed a quel punto ero abbastanza sicuro di poter portare a casa la sprint".
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