Torna a firmare un progetto Mercedes, James Allison. Lo fa nell'inevitabile direzione del cambiamento. Quel cambio di filosofia progettuale solo in parte attuabile nel 2023, a partire dal GP di Montecarlo, con gli interventi sulla sospensione anteriore e le pance.
Da un "foglio bianco" (o quasi), Mercedes è partita per disegnare la W15. "La progettazione di qualsiasi macchina è un lungo processo iterativo. Risale allo scorso anno. Una nuova macchina permette al team di apportare maggiori variazioni che non erano possibili durante la stagione.
Queste sono decisioni che sono state prese durante la scorsa estate", spiega il direttore tecnico.
Retrotreno da rifare
"Un'attenzione speciale è stata riposta sul migliorare l'imprevedibile retrotreno della macchina dello scorso anno. Abbiamo lavorato sodo per garantire che su entrambi gli assi - ma in particolare il posteriore - ci fosse un miglior controllo della gomma rispetto alla W14. È stata fatta anche un po' di pulizia in aree dove avevamo margine di miglioramento, compresa l'efficacia del DRS e le prestazioni al pit-stop".
Il fondo l'elemento decisivo
Il cambiamento più rilevante, tra i tanti, coinvolge lo schema della sospensione posteriore, retrotreno dove Mercedes introduce una differente scatola del cambio.
"Con l'attuale generazione di monoposto, moltissima prestazione deriva dal modo in cui il fondo interagisce con l'asfalto. Se una macchina è o meno efficace è dovuto a quanto il fondo riesce a ben comportarsi sotto il profilo aerodinamico", prosegue Allison.
"Sentiamo di aver passato un buon periodo invernale, però la Formula 1 è un gioco di rapporti relativi e solo il tempo dirà quanto è grande il passo che abbiamo compiuto. Siamo concentrati sull'estrarre il massimo dalla macchina che lanciamo, però siamo emozionati dalla corsa allo sviluppo che seguirà, essendo i regolamenti ancora 'giovani' e con opportunità che abbondano".