Al termine di un week end di fuoco, per l'affaire Horner che ha tenuto banco in Bahrain, arrivano le parole non esattamente attese e augurate di Jos Verstappen.
Commenti che creano, inevitabilmente, imbarazzo ulteriore su una vicenda già di per sé complessa e dietro la quale - condotte a parte di Christian Horner - si rivela un ambiente Red Bull affatto compatto come lo si vorrebbe rappresentare. O, forse, non fanno che palesare l'esistenza della fazione contraria alla permanenza di Horner e, indirettamente, critica con l'epilogo dell'investigazione indipendente condotta dal Gruppo austriaco.
"C'è tensione qui finché lui resterà in carica", il commento di Jos Verstappen al Daily Mail.
"La squadra corre il rischio di finire in pezzi e non può andare avanti in questo modo. Esploderà. Lui sta facendo la parte della vittima quando, invece, è lui che sta causando i problemi".
Jos si chiama fuori dalla "congiura"
Un attacco diretto, che posiziona Verstappen senior dalla parte di chi vorrebbe Horner fuori dal team. Una presa di posizione tanto esplicita in pubblico, da parte di chi non ha una posizione ufficiale in seno a Red Bull, solleva dubbi sull'intera vicenda. A cominciare dalla fuga di notizie iniziale sulla stampa, che ha reso noto il fatto e accelerato l'avvio del procedimento nei confronti del team principal per condotta non appropriata verso una dipendente.
Quando, in un GP del Bahrain dominato da Max Verstappen, serviva placare la tempesta alimentata dal leak dello scambio dei messaggi presunti "incriminati" tra Horner e la dipendente, l'affondo di Jos.
L'olandese respinge, però, i rumours che lo vorrebbero tra quanti avrebbero soffiato sul fuoco e dietro la diffusione dei messaggi: "Non avrebbe senso, perché avrei dovuto farlo quando Max sta facendo tanto bene qui?". Come ci si interroga sull'utilità per la serenità e stabilità del team di una posizione tanto netta e contraria alla permanenza di Horner.