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Troppe gare in calendario? Domenicali: "Non è obbligatorio correre in F1"

Shanghai ha inaugurato la serie di gare Sprint, le sei garette del sabato che accompagneranno il mondiale 2024. Alla vigilia del GP di Cina, con tempistiche insolitamente anticipate, FIA e F1 hanno diramato anche il calendario 2025, sempre su 24 appuntamenti e in larghissima parte confermati nella loro collocazione.

I piloti da tempo parlano di un limite di sostenibilità già ampiamente raggiunto e difficile da sostenere. Non solo e non tanto per chi si trova a dover "solo" girare in monoposto ma per tutti io componenti del team che sui campi di gara arrivano molto prima dei piloti e ripartono ben oltre la conclusione del GP.

24 GP sono il numero giusto di gare

Stefano Domenicali in più occasioni ha confermato come l'equilibrio attuale e dei prossimi anni sarà su un calendario da 24 GP più le gare Sprint. 

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"Penso che 24 sia un numero ottimale con gli eventi che abbiamo finora", ha commentato in Cina.

"La buona notizia di quest'anno è che mi sono assunto come una specie di responsabilità, verso i team e i promotori, di annunciare il calendario molto prima di quanto facessimo normalmente, in modo che tutti siano pronti.

Naturalmente è stato fatto un altro passo verso la regionalizzare il calendario. Non possiamo farlo completamente, ma credo che abbiamo fatto un passo giusto, quindi sono molto contento".

Guidare in F1 non è un obbligo

Ai piloti che hanno sollevato il tema di un numero eccessivo di gare in una stagione, Domenicali ha replicato: "Parlo con loro e se vuoi guidare puoi farlo tutti i giorni. Se non vuoi guidare in Formula 1, non sei obbligato a farlo.

È una questione di rispetto per i tifosi. Vogliono vederli correre ed è una responsabilità che, ancora una volta, abbiamo verso tutti i nostri fan, i nostri partner, promotori, sponsor, emittenti televisive, verso tutti.

È la magia dello sport in cui viviamo, perché abbiamo bisogno di eroi che si divertano in quello che fanno. E sono sicuro che loro si stiano divertendo".