Marcare l'avversario, chiamare il fallo presso l'arbitro, vale quanto il lavoro di sviluppo, in Formula 1. McLaren sarà "costretta" a modificare il flap dell'ala mobile, un dettaglio marginale ma pur sempre un particolare utile in una sfida che si decide in pochissimi decimi. Tra McLaren, Red Bull e Ferrari.
A Singapore, la risurrezione della squadra diretta da Andrea Stella ha segnato un altro momento da ricordare: era dal 2012 che non vinceva due gare consecutivamente. Baku e Singapore, con Piastri e Norris, sono passaggi cruciali perché su circuiti dove la concorrenza, la Ferrari, era attesa su livelli di competitività buoni per contenderle, quelle vittorie.
L'editoriale del Direttore: F1, così siamo fo***ti
"Per noi, ottenere due vittorie di fila è un'altra pietra miliare. La macchina è stata forte per tutto il week end e questo ci rende ottimisti sul resto della stagione", riassume Stella. "Nelle prossime gare non sarà sempre così facile".
Rinunciare al mini-DRS non cambierà le prestazioni
Il miglior progetto del 2024 attende ancora uno sviluppo, in stand-by nell'introduzione finora per non incappare nei problemi di bilanciamento che tutti i rivali hanno vissuto, all'incremento della prestazione aerodinamica, del carico generato dal fondo.
Austin, alla ripartenza del mondiale dopo 3 settimane di stop, aprirà un trittico di Gran Premi cruciale, prima di un altro stop lungo, tre settimane, seguito dal finale in stretta successione: Las Vegas, Losail, Abu Dhabi.
Stella è tornato a parlare dell'ala della discordia, il flap mobile che verrà irrigidito nelle future applicazioni - probabile a Las Vegas - sebbene resti materia del contendere la flessibilità marcata dell'ala anteriore, in condizione dinamica.
"Fare delle modifiche, per noi, è qualcosa di decisamente trasparente, quindi tanto vale farle. Non ci saranno grosse conseguenze dal punto di vista delle prestazioni”, dice Stella pensando al sistema ribattezzato mini-DRS.
Avversari impegnati su più fronti
"Personalmente, come responsabile della McLaren, trovo che tanta attenzione verso la nostra ala posteriore sia solo una buona notizia perché significa che gli avversari non si concentrano su loro stessi.
La Formula 1 è un gioco su dettagli minimi, marginali, è talmente complicato che, quando vedo così tanta attenzione da parte di altri team, significa che stanno lavorando, che stanno facendo analisi, che stanno parlando con la FIA.
Tuttavia, la disponibilità di tempo e di energie è limitata. Stanno usando questo tempo e questa energia per inseguire qualcosa che a mio avviso è un dettaglio che sposta l'attenzione. Per me, come McLaren, è una buona notizia”.