Max Verstappen: 10
Tra sprint e gara come dal giorno alla notte, a confermare che lui e questa Red Bull, anche nelle difficoltà, non sono mai da sottovalutare. Che dire: altra giornata da primo della classe anche se avrebbe tutti i motivi per andarsene in vacanza. E invece no: si “vendica” di Russell nei primi metri, poi è sfida sul ritmo con Norris prima che il suo occhio di falco pizzichi Lando in eccesso di velocità con doppia bandiera gialla. Senza più Lando, non c’è più niente tra lui e la nona sinfonia stagionale, che arriva dopo aver mostrato sprazzi della vecchia e dolce superiorità.
Verstappen: "Fiero di come il team ha reagito dopo la sprint"
Charles Leclerc: 8
Senz’acqua (meno male che non si correva ad ottobre…) ma sempre con la speranza di fare qualcosa di buono. Ci pensa lo svarione di Norris, nonché una safety car penalizzante per Piastri, a spalancargli le porte di una insperata piazza d’onore. Così, in un colpo solo, tiene in vita la Ferrari e può alimentare le speranze del 2° posto nel mondiale Piloti, visto che aveva detto di tenerci. Il massimo con una SF-24 sulla difensiva, ma non per questo tramortita.
Leclerc: "Avrei firmato per un risultato così"
Pierre Gasly: 8
In top 10 per quasi tutto il fine settimana: 8° in SQ3, 9° nella sprint (un punto soffiato da Verstappen), 11° nelle qualifiche del sabato e poi addirittura 5° in una gara piena di insidie ma anche di occasioni. Bandiera di una Alpine che si aggrappa a lui per artigliare un 6° posto nel Costruttori che avrebbe del clamoroso, considerando la fatica che ha fatto la A524 fino ad Austin. Lui, intanto, fa il suo, ripagando il team per gli ultimi aggiornamenti (ala anteriore e muso nuovi) portati: sì tardivi, ma mirati ed efficaci.
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