Privacy? Figurarsi. Il concetto è estraneo al mondo della Formula 1, che sia intorno alle soluzioni tecniche o ai movimenti di mercato. Non si tratta delle consuete "voci che corrono" - spesso beninformate a dispetto delle smentite di facciata - ma di informazioni certe.
Così, capita che Marcin Budkowski, che di Alpine è un ex ormai dal 2022, sia venuto a conoscenza di come gli spostamenti di Esteban Ocon avessero rivelato al team la visita fatta in Williams. Accade prima del GP di Gran Bretagna dello scorso anno, Ocon si reca a Grove e Vowles considera il pilota francese come un possibile opzione in chiave 2025, mentre attende la decisione di Carlos Sainz.
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Tra il francese e Alpine sono mesi caldi quelli dopo Montecarlo e l'incidente con Gasly al primo giro. A giugno arriva la decisione di non confermarlo per il 2025. Quindi, Ocon è libero sul mercato. A rivelare la visita in Williams a luglio è stato il GPS installato sulle auto aziendali che Alpine dà ai propri dipendenti.
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Tutte le auto delle flotte e a noleggio sono dotate si sistemi di localizzazione e registrazione dei dati, caratteristiche che devono essere rese note agli utilizzatori e con una normativa a tutela della privacy. Dati solitamente impiegati in caso di incidenti, furti o anche per ottimizzare la gestione delle flotte di veicoli.
"Prima della gara di Silverstone era a Enstone e quando è in fabbrica guida una Alpine che gli viene data a noleggio quale auto aziendale. Queste macchine hanno dei localizzatori, il GPS, così si è scoperto che la sua Alpine era rimasta parcheggiata fuori dalla Williams per 5 ore nel periodo in cui Esteban era rimasto in Gran Bretagna", racconta Budkowski all'edizione polacca di Viaplay.
"In questo modo, tutti in Alpine hanno scoperto che Esteban vi aveva passato mezza giornata. Non credo che lui ne fosse al corrente. Però, affrontiamo la cosa: il team non gli aveva rinnovato il contratto e lui poteva parlare con altre squadre. È una situazione divertente, che sia spuntata così".