Home

Formula 1

Mondo Racing

Rally

Pista

Foto

Video

Formula E

Autosprint

LIVE

Bearman: "Debutto duro a Gedda. Non è stato facile con Norris ed Hamilton"

© Getty Images

Applausi e lacrime, tutte per Oliver Bearman. Da una parte l'orgoglio e la commozione di un padre, David, che ha visto il figlio appena 18enne debuttare in Formula 1 al volante di una Ferrari e soprendere tutti chiudendo la sua prima gara in carriera con uno straordinario 7° posto che vale ben 6 punti. Dall'altra il Presidente John Elkann, il primo ad applaudire il suo giovane pilota inglese e a fargli i complimenti, unendosi alla standing ovation di tutto il box Ferrari. Per Olly questo GP d'Arabia Saudita è un punto di partenza, un sogno che è diventato realtà e che lascia sì un forte dolore al collo (non è semplice abituarsi alla forza G e all'accelerazione di gravità) ma anche un grande sorriso. 

Gedda non facile per i debuttanti

L'emozione è fortissima e le prime parole del sostituto di Sainz sono ricche di graditudine verso il Cavallino: "Nel complesso sono contento: è la prima volta che faccio una gara così lunga in mezzo ad altre macchine, gestendo l'energia, i sorpassi e gli pneumatici. Non ho commesso errori e questo era il mio obiettivo. Questi pneumatici ti permettono di spingere costantemente, puoi appoggiarti tanto ma devi essere sempre molto preciso. Nel finale non è stato facile con Norris e Hamilton al mio inseguimento e semre più vicini. È stata dura, con le gomme dietro che andavano a scemare. Ho faticato molto in gara ma me ne sono resco conto solo dopo, una volta sceso dalla macchina. Questo non era esattamente il posto migliore per debuttare ma penso di aver fatto un buon lavoro".  

La benedizione di Elkann

Bearman è il più giovane pilota della storia Ferrari ad andare a punti ed è il terzo pilota più giovane della F1 ad andare in Top 10 dopo Max Verstappen (17 anni 5 mesi 27 giorni, Malesia 2015) e Lance Stroll (18 anni 7 mesi 13 giorni, GP Canada 2017). Un record che il presidente Elkann ha ovviamente elogiato: "Uno dei grandi sforzi fatti in questi anni è quello di puntare sui giovani. Basti vedere Leclerc e Bearman oggi che, come sappiamo, sono cresciuti in Ferrari. Per noi è segno di grande orgoglio. Il talento in Ferrari riesce sempre a trovare luogo nel quale esprimersi".