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Sainz: "La Ferrari a Silverstone non ha sbagliato. E io ho più fame di prima"

© Getty Images

Se una ciliegia tira l'altra, per Carlos Sainz la vittoria a Silverstone è una rossa fruttosa irresistibile. Con ancora le emozioni della sua prima vittoria in Formula 1, lo spagnolo della Ferrari è pronto non solo a dare il meglio nel GP d'Austria ma vuole proprio bissare quel trionfo. Cerca un'altra grande prestazione per lui e per la Ferrari a Spielberg, in un Red Bull Ring che vede chiaramente di casa Verstappen e Perez.

Quella fame di vittoria

Ma questo weekend sarà molto diverso per tutti, visto il ritorno della seconda Spint Race del Mondiale 2022. "Saranno tre giorni molto intensi. Dopo le libere 1 dobbiamo indovinare l'assetto perché dopo le libere 1 ci sarà la qualifica. Abbiamo visto quanto il DRS possa incidere su queste nuove vetture. Sarà una gara bellissima", ha detto in conferenza stampa.

L'obiettivo che il 27enne vuole conquistare è ovviamente un'altra grende prestazione: "Si ricomincia subito con l'Austria con la Sprint Race. La vittoria a Silverstone mi ha dato ancora più fame. Non riesco a descrivere la mia soddisfazione, è difficile spiegare quello che è successo nella mia testa. È una sensazione grandiosa che sto assimilando. A Maranello l'accoglienza è stata grandiosa, ho festeggiato con degli amici che non erano mai stati in fabbrica e sono arrivati proprio dopo una mia vittoria, e ci siamo divertiti".

"La Ferrari ha preso la giusta decisione a Silverstone"

Tra un ricordo e l'altro del GP di Gran Bretagna, Carlos sottolinea quanto sia importante il lavoro di tutto il team del Cavallino, per mettere a tacere le polemiche sulla strategia del muretto che inevitabilmente ha penalizzato Leclerc. "Non serve inventare cose. Alla fine la Ferrari ha vinto e penso sia stata una decisione giusta di non prendere distanza alla ripartenza. Si è scelto di assicurare la vittoria. Quando ero in quella situazione sapevo esattamente cosa fare e credo che il team abbia capito. C'è uno spirito di squadra: tutto normale perché siamo compagni di squadra e lo spirito è tutto sotto controllo, tanto nelle gare belle come in quelle brutte. 

Il briefing domenica è stato breve per via della foto di gruppo, del volo che dovevamo prendere e dell’anti-doping di Charles. È andato tutto normale e Charles si è comportato da gentiluomo quale è. A Silverstone non c’era niente che non andasse nella mia macchina, se non un po’ di sottosterzo che non mi aspettavo", ha detto il madrileno.