Il momento migliore del week end al Paul Ricard, per Sebastian Vettel, c'è da scommettere sia stato il mettersi al volante della TT1 del 1922. Gara avara di soddisfazioni per il tedesco, a correre nel traffico e con scelte del muretto che hanno tardato nel chiamarlo immediatamente al box in occasione della VSC.
L'episodio nel finale, all'ultima curva dell'ultimo giro, in battaglia con Stroll per il decimo posto vale un commento in più da parte dei due piloti Aston Martin.
Sterzi a parte: Difendo Leclerc
"Avevo chiuso il gap il giro prima, pensavo di essere più veloce ma non importa. Si tratta dello stesso punto per la squadra. Lui ha frenato nuovamente prima di accelerare e mi colto di sorpresa, poi ho perso lo slancio", la spiegazione di Vettel del quasi tamponamento a Stroll sull'ultima curva.
Il sospetto di una resistenza un po' fuori dalle righe, da parte di Stroll, alla quale la telemetria avrà dato risposta. Beghe relative per un team in grande affanno di prestazione in qualifica e con ambizioni parecchio ridimensionate.
Da parte sua, Stroll, difende la guida tenuta nel finale: "Ho avuto un sovrasterzo, come in uscita, e pattinamento. Tutti in pista corrono e lui vuole ottenere il punto tanto quando o voglio io a ogni week end. Non ho fatto nulla di sconsiderato. Mi sono difeso come avrei fatto con chiunque altro alle mie spalle".
Aston veloce come una Williams
Un Vettel a recriminare sulle posizioni di partenza dalle quali Aston Martin si trova a gareggiare, con la conseguenza di trovarsi spesso nel traffico: "Va come va... mi è mancata l'aria pulita. Non che avessimo la velocità per vincere, però credo avremmo potuto essere più veloci e correre una gara migliore.
Sul pit-stop non saprei, sono stato l'ultimo a fermarmi ed è qualcosa che dovremo esaminare. Sono felice come si può essere felici in queste situazioni, abbiamo migliorato in gara e, considerando che abbiamo la velocità delle Williams in qualifica, siamo stati decisamente più veloci in gara".