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Ferrari sorprende a Miami: la SF-23 con sviluppi più ampi del previsto

Una settimana prima il tracciato di Baku, aveva mostrato una SF-23 in netta ripresa, capace di prestazioni, quantomeno sul giro secco, assimilabili a quelle della RB19, mentre poi, in gara il passo soprattutto con il carico di carburante è stato tutt’altro che paragonabile tra le due monoposto. In Ferrari, a fine gara, traspariva da un lato soddisfazione per il primo podio della stagione, nello stesso tempo, si poteva percepire un certo rammarico per un assetto non perfetto frutto anche della sola sessione di prove libere disputata venerdì. Pare infatti, che nonostante il setup scelto fosse quello legato ad un avantreno preciso in ingresso curva, qualche regolazione avrebbe potuto essere diversa, favorendo in questo caso una riduzione del degrado degli pneumatici, vero tallone di Achille di questa vettura.

Con questa convinzione la Ferrari si è presentata a Miami, tracciato profondamente diverso da quello azero, caratterizzato quest’anno anche da un totale rifacimento del manto di asfalto caratterizzato da una macro rugosità meno accentuata rispetto a quello adottato per la prima edizione della gara, lo scorso anno. Si sapeva, lo aveva confermato lo stesso Frederic Vasseur in Azerbaijan, che in occasione di questo Gp, sarebbero stati introdotti alcuni sviluppi sulla SF-23, ma decisamente pare corretto sottolineare che l’effettiva portata di ciò che è stato montato sulle SF-23 di Leclerc e Sainz sia andato ben oltre le aspettative. Intendiamo dire che non si sia trattato di modifiche di scarso rilievo quelle legate al fondo della monoposto, come dall’esterno era stato ipotizzato.

Nuovo fondo SF-23

Il fondo della SF-23 non è stato modificato solo nel diffusore, ma molto interessante, infatti è l'evoluzione della sezione anteriore, in cui sono stati riprofilati i convogliatori inferiori ed è visibile la presenza di un lungo profilo rettilineo a tutta lunghezza nella porzione più centrale.

Nel dettaglio, infatti, queste non solo hanno riguardato il diffusore, che è ora caratterizzato da una sezione centrale a bulbo arrotondato, che permette di incrementare decisamente la sezione ad espansione del flusso d’aria in uscita. Molto interessante e inattesa, soprattutto la modifica alla sezione anteriore del fondo di cui sono radicalmente diversi rispetto alla versione precedente i convogliatori inferiori caratterizzati, inoltre, da un profilo interno a tutta lunghezza nella sezione centrale.

SF-23 ala posteriore con pilone singolo e nuovo profilo

A Miami è stata introdotta una nuova ala posteriore, caratterizzata dal ritorno al singolo pilone di sostegno, e con un profilo da carico medio. Corretto sottolineare, anzi ricordare, che in ogni caso, siano novità prodromiche all’introduzione di un pacchetto completo che non riguarderà solo l’aerodinamica superiore e inferiore della SF-23, ma anche la sospensione posteriore, previsto per Imola.

I riscontri avuti nel corso delle prime prove del fine settimana in Florida sono stati in chiaro scuro. Nel senso che a livello di performance sul giro secco, dunque con poco carico di carburante a bordo, la SF-23 abbia ampiamente dimostrato di rispondere bene alle modifiche ed alle regolazioni, mentre già nella simulazione di gara (long run), è stato altrettanto chiaro che il gap in termini di passo dalla Red Bull sia rimasto decisamente ampio. È corretto ribadire in ogni caso che non fosse immaginabile considerare le novità introdotte potessero, da sole, costituire la soluzione definitiva dei problemi congeniti di questo progetto. Per contro, è altrettanto corretto sottolineare, che Ferrari e Red Bull, in questa primo scorcio di stagione siano state le uniche a sviluppare costantemente le rispettive monoposto....

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