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Oltre la Prema: quando nella IndyCar si parla italiano

© LAPRESSE

Con l'arrivo della Prema a partire dal 2025, la Indycar sarà un po' più italiana. In un campionato storicamente difficile per i piloti italiani, l'elemento italiano non è tuttavia mai mancato: da anni la Dallara fornisce le vetture per la serie americana, e con la Prema potrà tornare in lotta anche un team con bandiera tricolore.

Ufficiale: la Prema debutta in IndyCar

500 Miglia: un vincitore italiano... e mezzo

Ralph De Palma è stato il primo italiano a trionfare alla 500 Miglia di Indianapolis nel 1915, cinque anni prima di essere naturalizzato americano. Anche Dario Resta nacque in Italia, ma si spostò da bambino con la famiglia in Gran Bretagna e poi negli Stati Uniti, ricevendo la cittadinanza in entrambe le nazioni: motivo per cui la sua affermazione del 1916 non può venire considerata a tutti gli effetti un successo di un pilota italiano.

Sono dunque più di 100 anni che l'Italia aspetta un nuovo vincitore ad Indianapolis, e le speranze all'epoca finirono sulle spalle di Alberto Ascari, in gara senza successo (ritiro) nel 1952.

La Euromotorsport porta gli italiani

La Euromotorsport fu un team italiano che corse nella CART (antenata della IndyCar) dal 1989 al 1994 (più una breve parentesi nel 1996-97), e che dette modo a tanti  piloti italiani di gareggiare: Guido Daccò, Tony De Tomaso, Nicola Marozzo, Franco Scapini, Vinicio Salmi, Andrea Montermini, Alessandro Zampedri e Giovanni Lavaggi ebbero tutti modo di correre nella CART. Poco dopo, nella seconda metà degli anni '90, si affacceranno nella CART anche Michele Alboreto e Vincenzo Sospiri a rinforzare una pattuglia italiana che avrà in Max Papis il pilota italiano più longevo nelle corse USA (vincerà anche la 24 Ore di Daytona e la 12 Ore di Sebring) ed in Alessandro Zanardi il pilota più amato: "Zanna"vincerà due titoli CART, nel 1997 e nel 1998, con 15 successi di tappa in quattro stagioni.

Filippi l'ultimo della stirpe

Nel frattempo a partire dal 1996 la IndyCar si formava quale alternativa alla CART per poi prendere il sopravvento a livello mediatico. In tema di colori italiani, la serie ospiterà Giorgio Pantano, in gara in sporadiche occasioni nel 2005 e poi ancora nel biennio 2011-2012, e Luca Filippi, in gara dal 2013 al 2016 con il podio di Toronto 2015 (2° posto) come miglior risultato. Dopo Luca, nessun italiano ha più corso in IndyCar.