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Ferrari fa ancora la storia, la 24 Ore di Le Mans è di Kubica-Ye-Hanson

© Ferrar

Come tra il 1960 e il 1962. Ferrari vince la 24 Ore di Le Mans e mette a segno il terzo successo consecutivo per la Hypercar 499P, dopo quelli ottenuti nel 2023 e 2024. È un trionfo quello di Kubica-Ye-Hanson sulla Ferrari #83 di AF Corse. Precedono la Porsche #6 di Estre-Vanthoor-Campbell e la Rossa ufficiale numero 51 di Pier Guidi-Giovinazzi-Calado, negli ultimi minuti di corsa a prendersi il podio in sfida con la #50 Fuoco-Molina-Nielsen.

Tre Ferrari ai primi quattro posti è un risultato che certifica la superiorità espressa in gara delle Rosse. Al netto della resistenza dell’unica Porsche all’altezza di sfidare le 499P. Una dimostrazione di forza e competitività che prima del via era rimasta ben sotto traccia, nascosta e con il risultato della Hyperpole dove la vetrina era stata tutta per Cadillac- Risultato prestigioso ma ininfluente sulle sorti della gara.

E sono bastate due ore di corsa, le primissime, per dire: sì, Ferrari, ci siamo anche quest’anno. Gara velocissima, con pochissime interruzioni delle Safety Car e 386 giri completati dal vincitore. Adesso, il trofeo di Le Mans, per il terzo successo dello stesso costruttore, può prendere la via di Maranello per restarci per sempre.

Lepre Porsche sabato, Ferrari subito sugli scudi

Sabato alle 16:00 la 24 Ore è partita con la sfuriata della Porsche #5 in avvio, rientrata quando il ritmo della #50 con gomme usate ha iniziato a prendersi la scena: già alle 17:00, mentre #51 e #83 recuperavano posizioni da una partenza  fuori dalla top ten. Merito a Porsche #6 che è stata l’unica avversaria temibile. L’unica in grado di restare lì, spina nel fianco su un podio tutto Ferrari.

Come in Qatar ma nel tempio di Le Mans

Dopo sette ore di gara, le tre 499P davanti a tutti hanno riportato la mente all’appuntamento inaugurale del WEC in Qatar, all’alba di un mondiale Endurance che, con il risultato maturato a Le Mans - gara che assegna punteggio doppio -, può considerarsi una pratica saldamente sulla via di Maranello. Sette ore su 24, però. Un’eternità ancora da correre. La tripletta in Qatar è stata splendida, bissarla a Le Mans sarebbe stato un godimento esagerato per il tifo Ferrari. Sfuma la tripletta per la spina nel fianco rappresentata da Estre-Vanthoor-Campbell. 

Ancora numeri, per ricordare come al quarto appuntamento del WEC, siamo alla quarta vittoria di una 499P.

Vincono le Rosse, trionfa la Gialla

Un successo che arriva con sfumature di giallo, quello della numero #83 di Kubica-Ye-Hanson e quello delle bandiere gialle, che sono costate a tutte le Ferrari 499P, in fasi diverse della corsa, un Drive Through. La #50 è incappata per prima nell’infrazione, quando aveva superato le 7 ore di gara.

In una fase potenzialmente decisiva della corsa, alle 8:00 di domenica, con 7 ore e 55 minuti al traguardo, è toccato alle Ferrari #51 e #83 la penalizzazione con Drive Through, per infrazione commessa durante le bandiere gialle esposte per lo stop della macchina di Rahel Frey, la Porsche di Iron Dames in Classe LMGT3.

Rivivi la diretta della 24 Ore di Le Mans 2025 e i momenti decisivi

Ferrari in prima e seconda posizione in quella fase di gara, davanti alla Porsche #6 di Estre-Vanthoor-Campbell. Indomiti. La Slow Zone esposta successivamente ha ridotto l’impatto della penalità per le Rosse e il tempo perso per scontarla, così a 7 ore e mezza dalla fine “pericolo” scampato e doppietta #51-#83 confermata: Giovinazzi 2 secondi davanti a Kubica. A seguire, Vanthoor a 44” su Porsche #6, Fuoco a 54” sulla Ferrari #50 e top-5 chiusa da Hartley a 1’03” su Toyota #8.

È stata la fase di attacco da parte di Fuoco, a suon di giri veloci, per andare a prendersi il podio sulla Porsche. Missione provvisoriamente raggiunta a 7 ore dalla fine, dopo il pit-stop e prima della fase di Full Course Yellow esposta per l’uscita di pista a Mulsanne della Alpine #36. Manca la conferma alle 16:00, dopo una sfida alla Porsche che non è riuscita.

Dalla #51 alla #83

Immaginare la parata anzitempo, Le Mans insegna, è illusorio e sbagliato. La corsa, infatti, ha continuato a regalare colpi di scena e quello più amaro per l’equipaggio #51 è arrivato a poco meno di 4 ore dal termine, quando Alessandro Pier Guidi, in testa alla gara, nel rientrare ai box ha commesso una sbavatura costata carissima. Macchina in testacoda nella chicane di rallentamento verso la pit-lane e leadership della gara passata alla #83 di AF Corse.

Vero è che cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia. Verissimo è che una vittoria individuale alla 24 Ore di Le Mans è un un monumento delle corse che qualsiasi pilota vorrebbe tutto per sé.

Le 499P, le strutture Ferrari e AF Corse, sono il volto più bello e vincente di questi ultimi tre anni per il Cavallino rampante. Una conferma al vertice che non era per nulla scontata e regola tutti gli avversari di Classe Hypercar.

Kubica, che storia!

Un discorso a sé merita l’affermazione raggiunta da Robert Kubica, in equipaggio con Yfei Ye e Phil Hanson. Vincono più che mai tutti insieme. Ma per i corsi e ricorsi storici della carriera del fortissimo pilota polacco, le sliding doors della vita che si sono incrociate in quel 2011 del tragico incidente al Rally di Andora - con uno scenario pronto perché approdasse in Ferrari, in Formula 1 - vederlo in trionfo con la Rossa a Le Mans è il meritato e guadagnato premio per Robert. Che, va detto, è stato velocissimo in pista e ha vinto con Ye e Hanson senza alcun regalo. Anzi.

Una 24 Ore di Le Mans che ha dato certezza della composizione del podio dietro alla #83 solo nel finale, nell’ultima mezz’ora, per le differenze di energia residua, ergo strategiche, tra la Ferrari #50 e Porsche #6  da un lato, rispetto alla Ferrari #51. Trenta minuti con Porsche #6, Ferrari #51 e Ferrari #50 racchiuse in 9 secondi. In tre Hypercar per due posti nella fotografia più importante dell’anno, accanto a Kubica-Ye-Hanson. Nell'inquadratura spazio a Estre, Campbell, Vanthoor, Pier Guidi, Calado e Giovinazzi.

Cheese.

La top-5 della Classe Hypercar

  • Ferrari #83 - Kubica-Ye-Hanson - 387 giri
  • Porsche #6 - Estre-Vanthoor-Campbell +14"0
  • Ferrari #51 - Pier Guidi-Giovinazzi-Calado +28"4
  • Ferrari #50 - Fuoco-Molina-Nielsen +29"6
  • Cadillac #12 - Stevens-Nato-Lynn +2'18"4