        Il mondiale di Formula E scatter&agrave; da Citt&agrave; del Messico il prossimo gennaio, sar&agrave; la stagione numero 10 della categoria elettrica. L'ultima con le monoposto attuali, prima di un aggiornamento tecnico (Gen3,5) che coprir&agrave; le stagioni 11 e 12, ovvero, quelle che si svilupperanno appieno nel 2025 e nel 2026.&nbsp; Dopodich&eacute; sar&agrave; la volta del cambiamento radicale, delle macchine Gen4. Debutto nella stagione 13, che si correr&agrave; tra fine 2026 e il 2027. La Formula E ha comunicato quelli che saranno i fornitori tecnici, le aziende vincitrici dei bandi di gara diffusi a inizio anno. Telaio, batteria e MGU anteriore Se Spark &egrave; una conferma in tema di produzione del telaio, c'&egrave; molta tecnologia italiana in arrivo sul fronte della batteria e del motore elettrico anteriore. Il nuovo fornitore delle batterie sar&agrave; la Podium Advanced Technologies, realt&agrave; con sede ad Aosta e nata nel 2011 da un team di ingegneri. Sar&agrave; la Marelli a fornire il motore elettrico anteriore, che avr&agrave; anche il compito di trazione e non solo di recupero energetico, come avviene oggi sulle Formula E Gen3.&nbsp; Un punto, quello della trazione quattro ruote motrici, che verr&agrave; introdotto progressivamente. La Gen3,5 si caratterizzer&agrave; per determinati scenari nei quali le monoposto potranno girare in configurazione quattro ruote motrici. Altri interventi previsti con il "restyling" della Gen3 interesseranno le gomme Hankook, di mescola pi&ugrave; morbida e la revisione del kit aerodinamico. Da Hankook a Bridgestone L'ultimo fornitore in regime esclusivo che &egrave; stato selezionato dalla FIA &egrave; il gommista della serie. Hankook sar&agrave; impegnata nel mondiale rally, tra il 2025 e il 2027, in parallelo all'impegno in Formula E, valido fino al 2026. Toccher&agrave;, invece, a Bridgestone gommare le monoposto di Formula E con la Gen4. Il marchio giapponese torna alle corse, in un campionato del mondo FIA, a distanza dall'ultimo impegno in Formula 1, conclusosi nel 2010. Il ritorno nella massima serie non ha superato il processo di selezione indetto dalla Fia, con la preferenza data al rinnovo della fornitura Pirelli per le stagioni 2025-2027. Ritorno di Bridgestone in Formula 1 che resta un capitolo aperto per il futuro. Le caratteristiche delle gomme&nbsp; Gli pneumatici continueranno ad avere un battistrada scolpito e dovranno assicurare bassa resistenza al rotolamento e un profilo ottimizzato per un basso drag aerodinamico. La novit&agrave; &egrave; nell'affiancamento alla specifica "all weather" di una soluzione di gomma appositamente progettata per condizioni di bagnato estremo. Di quest'ultima ne verr&agrave; fornito un set a ogni pilota, oltre ai 2 treni di pneumatici all weather (che diventano 3 set per gli ePrix con doppio appuntamento). Gli pneumatici potranno avere una misura di cerchio da 18 o 20 pollici, un dettaglio che verr&agrave; definito insieme al fornitore dei telai. Quanto ai volumi di pneumatici da rifornire, la FIA conferma un limite massimo di 22 ePrix a stagione, pi&ugrave; 6 giornate di test collettivi, oltre alle giornate di test privati concessi ai singoli team. Il prodotto dovr&agrave; funzionare nella finestra operativa senza l'impiego di termocoperte. Quanto alle prestazioni, &egrave; richiesta una gomma che non subisca degrado e abbia un decadimento omogeneo della prestazione nell'arco dell'utilizzo.       

Il gommista &egrave; stato selezionato tra i fornitori della nuova fase tecnica che si aprir&agrave; con la Stagione 13. Podium AT e Marelli altri partner impegnati sulla futura monoposto

Bridgestone torna in un mondiale: sarà in Formula E con la Gen4

        Bridgestone ha corso rimanendo nell'ombra, perlomeno nelle manifestazioni pubbliche. Il bando per la selezione del gommista fornitore della Formula 1 per il triennio 2025-2027, pi&ugrave; un'opzione sul 2028, ha visto la proposta formulata da Pirelli risultare vincente. Mai come in questa occasione, tuttavia, il gommista italiano ha trovato un concorrente seriamente considerato da Federazione e Formula 1 nel procedimento di selezione. All'indomani dell'ufficializzazione della conferma di Pirelli quale fornitore unico di pneumatici per la Formula 1, Formula 2 e Formula 3, nelle stagioni 2025-2027, dal quartier generale Bridgestone arriva una posizione chiara e pubblica sull'interesse che il gommista ha nel tornare a una competizione di vertice nel motorsport come la F1. A Tokyo sottolineano il loro "ritorno alle origini, di produttore di pneumatici" e l'impegno tecnologico per realizzare pneumatici sostenibili.&nbsp;  Candidatura e tecnologia credibili "Sebbene Bridgestone non potr&agrave; supportare la Formula 1 in questa occasione, il procedimento ha ricevuto un riconoscimento positivo da parte della FIA e della FOG(Formula One Group; ndr) e ha rafforzato il valore creato dalla tecnologia innovativa Bridgestone, comprese le iniziative di sostenibilit&agrave; nell'arco dell'intera catena di approvvigionamento e la 'Personalizzazione assoluta' della sua nuova tecnologia Enliten", ha commentato Shuichi Ishibashi, a.d. Bridgestone.&nbsp; Un ritorno in Formula 1 che pare solo spostarsi in avanti rispetto al triennio interessato dall'ultimo bando di gara. Ed &egrave; sulla tecnologia Enliten che pone l'accento Bridgestone. Una soluzione grazie alla quale realizzare pneumatici da competizione (e proposte stradali) utilizzando per il 63% della composizione materiali riciclati. Leggerezza, ridotta usura e ridotta resistenza al rotolamento sono le parole chiave sottolineate da Bridgestone. Tecnologia Enliten che "pu&ograve; essere modificata in base a differenti esigenze da realizzare nelle corse", ancora Ishibashi. Esigenze che sono, &egrave; evidente, legate alla tipologia di competizione che F1 e Fia intendono creare nel mondiale.  "Bridgestone continuer&agrave; con passione a spingere sulla propria tecnologia e sull'innovazione attraverso il laboratorio mobile e il banco di prova offerto dalle corse, rafforzando la rincorsa ad attivit&agrave; nel motorsport premium che siano globali e sostenibili". Un arrivederci alla Formula 1 a un futuro di medio termine.       

Il ritorno a una competizione motoristica globale come la F1 &egrave; pi&ugrave; che mai nei piani di Bridgestone, che parla del processo di selezione affrontato con la Fia e la tecnologia Enliten

Bridgestone, l'interesse verso la F1 (e non solo) resta vivo

        Dopo le anticipazioni dello scorso maggio, nel week end del GP del Canada &egrave; tornata d'attualit&agrave; la candidatura della Bridgestone quale potenziale futuro fornitore degli pneumatici dal 2025. Il bando di gara aperto dalla Fia, per individuare il fornitore unico che operer&agrave; tra il 2025 e il 2027, con possibilit&agrave; di estendere la fornitura al 2028, deve eleggere tra le proposte avanzate dai gommisti la candidatura pi&ugrave; aderente alle esigenze della Formula 1.&nbsp; Secondo quanto riportato dalla BBC Sport, la proposta della Bridgestone sarebbe concretamente in corsa per provare a scalzare Pirelli.&nbsp; Le garanzie Pirelli La casa della P lunga opera in Formula 1 dal 2011, pu&ograve; contare su una struttura consolidata per gestire la produzione degli pneumatici di Formula 1. Non meno rilevante &egrave; la conoscenza profonda delle attuali monoposto, fattore destinato a incidere. Una candidatura nel segno della continuit&agrave;, come peraltro in continuit&agrave; saranno le specifiche di pneumatici in arrivo nel 2025.&nbsp; Sterzi a parte: Tremate, tremate, le maratone son tornate "Abbiamo avuto conferma dalla Fia che possiamo avviare le discussioni con la Formula 1, essendo stata approvata la nostra candidatura quale partecipanti al bando", ha commentato Mario Isola a BBC Sport. "Non &egrave; un mistero che vogliamo continuare e farlo fornendo una gomma che &egrave; in linea con tutte le aspettative dei vari portatori di interessi. &nbsp; Sono convinto che, soprattutto con le gomme da 18 pollici, abbiamo fornito un buon prodotto, i piloti sono contenti. Ci sono, ok, delle lamentele a volte ma &egrave; normale quando sei l'unico fornitore". &nbsp;Bridgestone sussurra ai piloti Intorno alla candidatura della Bridgestone - che lo scorso maggio aveva ammesso l'interesse anche verso un ritorno in Formula 1 -, sarebbero stati i piloti a mostrarsi particolarmente interessati, nella convinzione di un prodotto in grado di fornire la possibilit&agrave; di spingere pi&ugrave; a lungo su ritmi elevati nell'arco di uno stint di gara. Minor surriscaldamento degli pneumatici, una finestra di funzionamento pi&ugrave; ampia, sono i desiderata dei piloti sui quali Bridgestone prova a inserirsi quale alternativa alla Pirelli. Bridgestone ha garantito la fornitura di gomme alla Formula 1 tra il 1997 e il 2010, sempre in regime di concorrenza. Le "guerre tra gommisti" che dapprima videro Bridgestone entrare in F1 e sfidare Goodyear, poi essere sfidata a sua volta da Michelin.       

La Formula 1 deve decidere il futuro fornitore unico degli pneumatici per le stagioni 2025-2027, pi&ugrave; una. Alla continuit&agrave; garantita da Pirelli c'&egrave; l'alternativa avanzata da Bridgestone

Bando gomme 2025, la sfida Bridgestone alla Pirelli

La Michelin potrebbe tornare in Formula Uno. Le voci si fanno sempre pi&ugrave; insistenti e proprio in questi giorni dovrebbe arrivare un annuncio.  La Casa di Clermont-Ferrand si era ritirata dai Gran Premi alla fine della stagione 2006, da vincitrice con la Renault. Da allora, la F.1 ha sempre vissuto in regime di monopolio per la fornitura di pneumatici, prima con Bridgestone e poi, dal 2011, con la Pirelli.  Ora il costruttore italiano &egrave; arrivato alla fine del suo triennale e, ufficialmente, l&rsquo;accordo non &egrave; stato ancora rinnovato, anche se Pirelli &egrave; pi&ugrave; che sicura di restare. Per&ograve; la Michelin vuole partecipare al bando di concorso previsto dalla Fia.  A questo punto le ipotesi sono due: una manovra &ldquo;Politica&rdquo;, per mettere pressione sulla Pirelli (La Fia dopotutto &egrave; presieduta da un francese). Oppure la possibilit&agrave; che si torni a un&rsquo;altra &ldquo;guerra di gomme&rdquo; con due fornitori. Che per&ograve; farebbe passare in secondo piano la generazione delle monoposto &ldquo;verdi&rdquo; a propulsione ibrida, voluta proprio da Jean Todt.  Tanto pi&ugrave; che Michelin non intende sottostare ai parametri di oggi, che vedono pneumatici quasi &ldquo;anacronisctici&rdquo; per la F.1. Il cerchio da 13 pollici &egrave; superato, le gomme delle altre categorie hanno profili molto pi&ugrave; bassi, e Michelin vorrebbe seguire la strada dell&rsquo;evoluzione tecnologica.  (a.a.)

Il costruttore di pneumatici francese interessato a partecipare al bando. Avremo un&rsquo;altra &ldquo;guerra&rdquo; di gomme?

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