        Rappresenta il massimo livello delle corse automobilistiche, il punto pi&ugrave; alto della tecnica motoristica e manda in pista le monoposto pi&ugrave; rapide del pianeta. Il quid assente in Formula 1 &egrave; il livellamento dei valori in griglia, la possibilit&agrave; di produrre diversi vincitori a ogni gara, il ricambio continuo di piloti in grado di salire sul podio. Viene meno il concetto di sport? Secondo Max Chilton, che dalla Formula 1 c'&egrave; passato con l'esperienza in Marussia, per due stagioni, s&igrave;. IndyCar nel 2016 e 2017, per il pilota inglese. Mondo che apprezza maggiormente, pi&ugrave; livellato nel confronto. &laquo;Il problema &egrave; che la Formula 1 al momento ha un divario di 4 secondi tra la macchina in testa e l'ultima, questo non &egrave; davvero chiamarlo sport. Lo sport dovrebbe giocarsi su valori livellati o pi&ugrave; ravvicinati possibile. Non accadr&agrave; mai nel motorsport, &egrave; impossibile, per&ograve; in Indycar il prossimo anno ci sar&agrave; la cosa pi&ugrave; vicina di sempre a una categoria monomarca. Tutti hanno lo stesso kit aerodinamico e ci sono piccole differenze tra i motori, le gare che dovrebbero essere ancora pi&ugrave; combattute&raquo;, racconta al Daily Mail. Questione di equilibri, perch&eacute; se &egrave; poco avvincente conoscere gi&agrave; le due o tre scuderie che durante una stagione saranno in grado di vincere ed essere in lotta per il titolo, da una serie che praticamente azzera le differenze tecniche viene meno l'aspetto della ricerca, la dimostrazione delle abilit&agrave; progettuali, parte essenziale della qualit&agrave; complessiva di una serie. Che Formula 1 e IndyCar fossero mondi agli antipodi era noto. Se n'&egrave; accordo Fernando Alonso nell'esperienza a Indianapolis, ad esempio del diverso rapporto tra i piloti e tra questi e il pubblico, altro punto richiamato da Chilton, a vantaggio delle corse USA: &laquo;Talvolta corriamo in posti desolati, tutti hanno il loro motorhome. C'&egrave; un grande spirito di cameratismo tra i piloti, stiamo bene e abbiamo pi&ugrave; tempo per socializzare, c'&egrave; pi&ugrave; amicizia. Il problema in Formula 1 &egrave; che &egrave; cos&igrave; intensa e cos&igrave; frequenti gli spostamenti da un paese all'altro che c'&egrave; meno tempo per godersela davvero&raquo;. Quarto a Indianapolis quest'anno, spiega perch&eacute;, la mancata vittoria di Alonso, sia stato un bene per la IndyCar: &laquo;Ho sempre considerato Alonso uno dei migliori piloti, se non il migliore, in Formula 1 quindi sapevo del suo incredibile talento e piloti come lui imparano in fretta. Ma lo ha fatto ancor pi&ugrave; rapidamente di quanto pensassi.&nbsp;So che alcuni hanno commentato su come abbia fatto apparire quanto fosse facile correre a Indianapolis. Credo sia un bene per la IndyCar che non abbia vinto perch&eacute; ci avrebbe fatto passare tutti un po' per degli stupidi. Ha detto, per&ograve;, delle cose molto positive su quanto sia stata impegnativa la sfida e quanto siamo coraggiosi, oltre al desiderio di voler tornare per vincere. Ha fatto un gran favore alla IndyCar a venire e correre&raquo;.       

L'ex pilota Marussia, oggi in Indycar, critica le enormi disparit&agrave; tra i team di vertice e il resto della griglia. Molto meglio il mondo delle corse USA, che offre battaglie pi&ugrave; ravvicinate

Chilton, troppe differenze in Formula 1 per chiamarla sport

Un tifone ha colpito questo weekend il Giappone, e cos&igrave; tutto il weekend di Motegi del Mondiale Turismo si &egrave; corso sotto continue secchiate d&#39;acqua. Honda in grande forma, ma l&#39;assenza di Tiago Monteiro anche per questo appuntamento ha consentito a Thed Bj&ouml;rk di involarsi in classifica.  Il tifone che ha colpito il Giappone ha stravolto tutto il normale weekend di gara. E cos&igrave; sabato si &egrave; effettuata solo la prima sessione di prove libere, mentre domenica si sono effettuate la seconda sessione, le qualifiche, il Mac3 (la sfida tra Case ufficiali, quindi tra Volvo ed Honda) e le due gare.  La Honda ha fatto la voce grossa sul circuito di casa, dominando le sessioni libere, andando a conquistare la pole position con Norbert Michelisz e piazzando tutte e tre le sue vetture nella Top 5 della qualifica. Addirittura &egrave; andata a prendersi anche la vittoria nel Mac3, grazie ad un Ryo Michigami decisamente di tutt&#39;altro livello rispetto a quello visto fino ad ora e capace, sull&#39;unica pista della stagione che conosceva, di lottare con prestazioni alla pari degli avversari.  Alla fine, sulla terza Civic ufficiale della Jas Motorsport &egrave; salito Esteban Guerrieri, promosso dalla vecchia Chevrolet Cruze della Campos per sostituire Monteiro. Sulla vettura americana &egrave; salito lo svizzero Kris Richard, nel 2016 campione dell&#39;ETCC con la Rikli Motorsport e questa stagione attivo nel TCR tedesco con la Target Competition.    OPENING RACE  Tom Chilton ha conquistato a Motegi la sua seconda vittoria stagionale, con la sua Citro&euml;n C-Elys&eacute;e della S&eacute;bastien Loeb Racing, mentre alle sue spalle ci sono state spettacolari battaglie e contatti che hanno ravvivato la gara.  Chilton &egrave; stato autore di un ottimo avvio ed ha passato subito il poleman (per via dell&#39;inversione dei primi 10 delle qualifiche) Kevin Gleason, andato largo alla prima curva con la sua Lada perdendo diverse posizioni. Ma la livrea bianca della RC Motorsport &egrave; stato tenuta in alto dal compagno di squadra Yann Ehrlacher, subito salito in seconda posizione seguito dalla Volvo della Polestar Cyan Racing del leader del campionato Thed Bj&ouml;rk.  Le altre due Volvo, invece, sono presto finite in incidenti che hanno costretto entrambe ad effettuare un drive trough. N&eacute;stor Girolami &egrave; andato largo mentre era quinto, facendosi passare da Norbert Michelisz. Cercando di ripassarlo, all&#39;ultima curva del tracciato nipponico, &egrave; finito per spingere l&#39;ungherese verso l&#39;esterno, farlo girare e spingerlo fuori dalla Top 10. Invece Nicky Catsburg &egrave; scattato solo 17ettesimo per via di un cambio di motore, e costretto a battagliare per risalire la classifica. Quando si &egrave; trovato contro la Civic ufficiale di Michigami, nella battaglia ha dato un colpetto sul posteriore del giapponese che ha mandato la Honda in testacoda.  Dopo il contatto Michigami ha subito ripreso la sua gara, andando a battagliare con un Rob Huff in decisa difficolta per tutto il weekend con la Citro&euml;n della M&uuml;nnich. Provando a completare un sorpasso sul britannico al sesto passaggio, il giapponese &egrave; poi scivolato all&#39;esterno andando a fare un passaggio per la ghiaia.  Il sorpasso su Huff &egrave; invece riuscito a Michelisz il giro successivo, l&#39;ultimo della rimonta dell&#39;ungherese nella prima delle due gare.  A questo punto l&#39;attenzione del poco pubblico, come ovvio viste le terribili condizioni atmosferiche, &egrave; passata sulla battaglia per la seconda posizione tra Thed Bj&ouml;rk ed Yann Ehrlacher, a tre giri dalla bandiera a scacchi. I due hanno cos&igrave; consentito alla Honda di Esteban Guerrieri di riprenderli ed entrare anche lui in bagarre.  Bj&ouml;rk ha quindi dovuto concentrarsi sull&#39;argentino, e nella lotta ha anche spedito Guerrieri in una spettacolare sbandata in rettilineo. Ma il forte sudamericano &egrave; riuscito a controllare la vettura e poi a completare il sorpasso nelle curve successive, con un gran bel duello porta-a-posta.  Chilton ha cos&igrave; vinto con ben 13&quot; di vantaggio su Ehrlacher.    MAIN RACE  Solo quattro giri reali di gara bastano a regalare a Norbert Michelisz il successo, dopo una partenza in regime di Safety Car ed una bandiera rossa a concluedere la sfida quando viene completato il 75% di gara per concedere punti completi in campionato.  L&#39;ungherese &egrave; scattato dalla pole position ed ha guidato tranquillamente nei primi due giri dietro la vettura di sicurezza. Poi nel terzo passaggio, il primo di gara &quot;libera&quot; si &egrave; involato seguito dalle Volvo di Nicky Catsburg e N&eacute;stor Girolami.  Il primo sorpasso di gara &egrave; stato quello di Thed Bj&ouml;rk su Ryo Michigami, per la quinta piazza. Poi il giapponese ha provato a rispondere, andando leggermente a toccare nel posteriore la S60 dello svedese. La gara di Michigami si &egrave; poi conclusa al giro 9, quando da solo &egrave; andato lungo in staccata e finendo per insabbiarsi nella via di fuga.  La corsa &egrave; stata di fatto una processione, vista la forte pioggia che ostruiva tantissimo la vista. Il vincitore di Gara 1 Tom Chilton &egrave; finito in testacoda alla curva 9, scivolando da 8&deg; a 10&deg;, e subito dopo il Direttore di gara ha optato per rimandare in pista, nel settimo giro, la Safety Car.  Questa &egrave; rimasta in pista fino al decimo passaggio, quando la Direzione Gara ha deciso di esporre la bandiera rossa dato che non erano prevedibili miglioramenti climatici ed il 75% della gara si era percorso.  Quindi punti peini per Michelisz, salito secondo nel mondiale a 16,5 da Thed Bj&ouml;rk ed ora pilota #1 della Honda per la corona iridata. Sale terzo Nicky Catsburg 2,5 punti pi&ugrave; indietro, mentre Monteiro scivola quarto a 28,5 punti dalla vetta.  Prossimo appuntamento del Wtcc sar&agrave; a Macao, il 19 novembre. 

<p>Tifone in Giappone, vittoria per il britannico nella Opening Race e per l&#39;ungherese nella Main Race</p> 

WTCC: nel diluvio di Motegi festeggiano Chilton e Michelisz

        Il 2017 sar&agrave; una stagione piena di impegni per Tom Chilton. Infatti il pilota britannico sar&agrave; ancora al via nel Mondiale Turismo con la Citro&euml;n C-Elys&eacute;e della S&eacute;bastien Loeb Racing come nella stagione passata. In pi&ugrave; far&agrave; anche tutta l'annata del British Touring Car Championship, visto che torner&agrave; nel campionato inglese dopo cinque anni alla guida della Vauxhall Astra della Power Maxed Racing. Questo perch&eacute; i due calendari non hanno alcuna concomitanza e quindi non sar&agrave; necessario saltare nessuna gara. Questa stagione il 31enne prover&agrave; a puntare alla corona di Campione del mondo, visto che la Casa francese non sar&agrave; pi&ugrave; presente ufficialmente e la Lada si &egrave; ritirata, quindi le vetture della squadra del nove volte campione del mondo rally diventeranno le favorite nella sfida contro le Honda Civic della JAS e le Volvo della Polestar. Lo scorso anno fu uno dei protagonisti del WTCC  Trophy per i piloti privati, dove concluse alle spalle del compagno di squadra Mehdi Bennani. In pi&ugrave; ha ottenuto una vittoria assoluta in Argentina ed il giro  pi&ugrave; veloce al N&uuml;rburgring Nordschleife, che gli &egrave; valso il TAG Heuer  Best Lap Trophy. "Sar&agrave; un anno molto impegnativo per me, ma sono davvero felice di essere  ancora al via del WTCC con la S&eacute;bastien Loeb Racing" ha commentato  Chilton. "Ancora una volta ci aspetta  una stagione entusiasmante. Nel 2016 abbiamo vissuto momenti fantastici e  quest'anno voglio migliorare la mia posizione nel WTCC Trophy. Vorrei  ringraziare i miei sponsor, in particolare l'azienda assicurazioni di  Arthur J. Gallagher per il loro supporto. Vincere in pista &egrave; sempre un  merito che va condiviso coi partner e la squadra. Sono fortunato ad  essere ancora con la S&eacute;bastien Loeb Racing affiancato da Gallagher, non  vedo l'ora di incominciare a lottare per la vittoria". Dominique Heintz, Team Principal della S&eacute;bastien Loeb Racing, ha  aggiunto: "Siamo felici di proseguire la nostra avventura con Tom. La  sua prima stagione &egrave; stata un grande successo, &egrave; cresciuto velocemente  assieme al team grazie alla sua esperienza e capacit&agrave; in questo  campionato. E' un pilota ambizioso che punta fortemente al gradino pi&ugrave;  alto del podio dei privati e di quello assoluto. E' l'obiettivo comune,  con la nostra C-Elys&eacute;e WTCC potr&agrave; pensare ancora in grande anche  quest'anno. Il suo doppio impegno fra WTCC e BTCC &egrave; una sfida  incredibile che ci affascina, non possiamo che fare il tifo per lui". Fran&ccedil;ois Ribeiro, capo di Eurosport Events (promoter del WTCC), ha  detto: "Tom &egrave; parte del WTCC, ha sempre lavorato duramente e ad ogni  stagione &egrave; cresciuto, lo scorso anno ci ha mostrato qualit&agrave; notevoli con  ottime prestazioni. Con la sua velocit&agrave; ed esperienza non sar&agrave;  solamente uno dei principali candidati per la vittoria del WTCC Trophy.  Quest'anno avremo almeno dieci concorrenti in lizza per il titolo, cosa  mai vista in un Mondiale FIA. Sono certo che Tom sia fra loro perch&eacute;  corre con un grande team e conosce bene la sua C-Elys&eacute;e TC1".  Vauxhall        

<p>L'inglese sar&agrave; ancora al via con la Citro&euml;n C-Elys&eacute;e nel Mondiale Turismo, ed anche con la Vauxhall in Gran Bretagna</p>

Tom Chilton al via sia nel BTCC che nel WTCC nel 2017

Quella che doveva rappresentare un&rsquo;opzione per Adrian Sutil, diventa certezza per Max Chilton. Il pilota inglese, ex Marussia, sar&agrave; infatti al volante della Nissan GT-R LM Nismo nel mondiale Endurance e alla 24 ore di Le Mans. I giapponesi sono impegnati nei test del rivoluzionario prototipo a Sebring, con Pla, Gene e Mardenborough, mentre Chilton commenta entusiasta il raggiungimento dell&rsquo;accordo: &laquo;Sono onorato che mi sia stato chiesto di unirmi a un marchio cos&igrave; prestigioso come Nissan, in un campionato che sta crescendo anno dopo anno&raquo;.  Nel WEC incontrer&agrave; Webber sulla Porsche 919, ultimo arrivato nella schiera di formulisti affascinati dai prototipi delle gare di durata, senza dimenticare l&rsquo;impegno di Nico Hulkenberg, limitato alla 24 ore francese. &laquo;Le Mans ha sempre avuto un seguito straordinario e corrervi &egrave; un sogno che diventa realt&agrave; &ndash; aggiunge Chilton -. Il mio obiettivo &egrave; sempre stato quello di gareggiare al massimo livello e la tecnologia che si trova sulla Nissan GT-R LM Nismo &egrave; impressionante, al pari di una Formula 1&raquo;.  Fa un po&rsquo; specie sentire certi paragoni, tanto pi&ugrave; richiamando alla mente le parole di Andr&eacute; Lotterer quando ebbe la &ldquo;fortuna&rdquo; di provare e correre con la Caterham, definendola pi&ugrave; lenta della Audi R18 e-tron portata pi&ugrave; volte al trionfo nella gara di durata sul circuito de La Sarthe. Immaginarsi una Nissan con prestazioni superiori alla Marussia, non &egrave; poi cos&igrave; difficile.  Insieme a Max Chilton &egrave; stato definito anche l&rsquo;ultimo nome che completer&agrave; lo schieramento delle tre GT-R Nismo, &egrave; quello di Alex Buncombe: &laquo;Da quando ho ricevuto la chiamata non riesco a levarmi il ghigno dalla faccia. Correr&ograve; a Le Mans con Nissan e conosco gi&agrave; un po&rsquo; della macchina. E&rsquo; un progetto radicale e come tutti quelli nuovi servir&agrave; dello sviluppo e interventi su affinamento, ma sono estremamente contento di far parte del team&raquo;.  f.p. Max Chilton e Alex Buncombe a bordo della Nismo LMP1.

L&rsquo;ex Marussia correr&agrave; nel mondiale Endurance con la GT-R LM Nismo. Si chiude un&rsquo;altra porta per Sutil

Le Mans, c&rsquo;&egrave; Nissan per Chilton

L&rsquo;inglese Tom Chilton rester&agrave; con il Team ROAL Motorsport anche quest&rsquo;anno per prendere parte, con una Chevrolet Cruze, alla stagione WTCC 2015, che si appresta a prendere il via il prossimo 6 marzo in Argentina.  Il 29enne britannico (fratello maggiore di Max Chilton) dichiara: &laquo;Sono felice di poter correre di nuovo con il il Team ROAL Motorsport nel WTCC. Sono arrivato in squadra lo scorso anno e sono riuscito a cogliere dei grandi risultati&raquo;.&nbsp;  Il suo compagno di squadra nella passata stagione, nel team di Roberto Ravaglia, &egrave; stato Tom Coronel (che ha confermato anche quest&rsquo;anno la sua presenza nel Mondiale WTCC), ma non si sa ancora al momento di preciso se sar&agrave; quest&rsquo;ultimo ad affiancare il pilota britannico al volante della seconda Cruze, in quanto la squadra ha annunciato che il nome del secondo pilota verr&agrave; ufficializzato solo verso la met&agrave; del mese.  L&rsquo;avventura 2015 di Tom Chilton con il Team ROAL Motorsport nel WTCC prender&agrave; il via la prossima settimana con una quattro giorni di test che avr&agrave; luogo sui tracciati di Valencia e Barcellona. &laquo;Ci siamo posti degli obiettivi ambizioni - ha dichiarato Ravaglia - per proseguire sulla strada ricca di successi intrapresa nel 2014 e siamo lieti di avere Tom di nuovo in macchina con noi, in quanto lui ci aiuter&agrave; a cogliere questi traguardi. Ha fatto un ottimo lavoro con noi lo scorso anno e siamo tutti entusiati all&rsquo;idea di poter vedere cosa riuscir&agrave; a fare quest&rsquo;anno&raquo;.&nbsp;  a.c.&nbsp;

La squadra di Ravaglia si affida ancora al pilota inglese

WTCC, Tom Chilton resta al Team ROAL Motorsport 

Una raffica di penalit&agrave; ha colpito i piloti a Sochi. Kevin Magnussen si &egrave; qualificato con il sesto tempo sapendo bene che sarebbe partito pi&ugrave; indietro, perch&eacute; gi&agrave; nella P3 di sabato mattina, la trasmissione si &egrave; rotta e ha dovuto essere sostituita.  Cambio nuovo - prima della sostituzione consentita ogni 6 eventi - anche per Nico Hulkenberg, e identica penalizzazione, cos&igrave; come per Chilton.  La penalit&agrave; inflitta a Magnussen ha consentito a Sebastian Vettel, primo degli esclusi per la Q3, di partire lo stesso nei primi dieci.

Magnussen, Hulkenberg, Chilton: per guai di affidabilit&agrave; 

F1, raffica di penalit&agrave; nella griglia di Sochi 

Nella lista degli iscritti del Gran Premio di Russia, diffusa oggi alle ore 16 locali, con il numero 42 compare Alexander Rossi sulla seconda Marussia. Tuttavia il team inglese ha fatto sapere che una decisione definitiva sulla possibilit&agrave; di affrontare il weekend con due vetture sar&agrave; presa nella tarda serata di oggi, e comunicata domattina prima della sessione FP1.  Sul box, al fianco del nome di Max Chilton, &egrave; presente tuttora quello di Jules Bianchi, che il team non ha voluto rimuovere. E&rsquo; stata invece allestita una seconda monoposto, ed &egrave; regolarmente in pista la squadra di ingegneri e meccanici che abitualmente lavora con Bianchi, quindi realisticamente Rossi potrebbe scendere in pista come da programma domani alle ore 10 (le 8 italiane). L&rsquo;atmosfera nella squadra &egrave; ovviamente lontanissima da quella solita nei weekend di gara. Il team principal John Booth &egrave; ancora in Giappone, e non &egrave; ancora certo che raggiunger&agrave; Sochi nella giornata di domani.  Roberto Chinchero

Il team inglese comunicher&agrave; domani se porter&agrave; in pista la seconda monoposto per il pilota di riserva Rossi

F1, Marussia ancora incerta

WTCC Pechino

&Egrave; andato in scena sul Goldeport di Pechino il quartultimo atto stagionale del Wtcc. Dalla Cina sono emerse importanti novit&agrave; che hanno messo un po' in ombra la lotta per il titolo in Casa Citroen tra Lopez e Muller. A Pechino si &egrave; infatti registrata la prima vittoria in campionato della Lada. Artefice Rob Huff, partito in pole grazie alla griglia invertita in gara-2. La Lada gi&agrave; in Argentina era salita sul podio con il pilota inglese, ora ha raggiunto l'obiettivo inseguito da anni.  In Cina si &egrave; anche registrata un'altra rara vittoria "non Citroen" del 2014. Ad imporsi in gara-1 &egrave; stato infatti Tom Chilton, con la Chevrolet preparata dalla nostra ROAL. Chilton ha brillato sin dalle qualifiche, ottenendo la pole. Detto dei due vincitori britannici, si deve dare conto del duello di vertice Lopez-Muller. Se prima di Pechino l'argentino aveva 60 punti di vantaggio sul francese, dopo il gap &egrave; salito a quota 66.  In gara-1 infatti Muller (2&deg;) ha preceduto Lopez (3&deg;). In gara-2 per&ograve; il sudamericano &egrave; salito sul gradino basso del podio, mentre l'alsaziano non &egrave; andato oltre la 9&ordf; piazza. Per i colori italiani va segnalato il 2&deg; posto nella corsa conclusiva della Chevrolet preparata dalla ROAL per l'olandese Coronel. Da parte sua Gianni Morbidelli, anche lui con una Cruze, ha lasciato Pechino con un 4&deg; ed un 7&deg; posto. Dopo qualifiche al top, Gabriele Tarquini su Honda ha conquistato solo un 10&deg; posto in gara-2. Peggio di lui il compagno di squadra alla JAS Monteiro, sempre fuori dai punti.  Prossima trasferta, stessa Nazione, tra 7 giorni, ma a Shanghai.  Enrico Rosi Cappellani

Sul tracciato di Pechino si aggiudicano una gara a testa Chilton e Huff spezzando il dominio Citroen

WTCC: la prima della Lada

Dopo la sosta estiva, in ogni vigilia di Gran Premio c&rsquo;&egrave; stato un allarme &ldquo;Marussia&rdquo;, ovvero un &ldquo;tamtam&rdquo; di voci di paddock che davano per non certa la presenza del team al successivo weekend di gara. Rumors sempre smentiti dalla regolare attivit&agrave; di Jules Bianchi e Max Chilton, ma con l&rsquo;avanzare del calendario ogni gara sembra un&rsquo;impresa, visti i costi impellenti ed un budget sempre pi&ugrave; risicato.  Dopo la trasferta di Singapore il direttore sportivo del team, Greame Lowdon, ha voluto fugare ogni dubbio, confermando che il team concluder&agrave; come da programma il mondiale 2014: &laquo;Se non si &egrave; in grado di andare avanti come va fatto, ti devi fermare. E&rsquo; semplice. Non &egrave; assolutamente facile oggi gestire un&rsquo;azienda che ha i costi come quelli di un team di Formula Uno, ma se non credessimo nella possibilit&agrave; di farcela non saremmo qui&raquo;.  &laquo;Non vogliamo trasmettere un&rsquo;impressione sbagliata &ndash; ha concluso Lowdon &ndash; ovvero che ci sia una gestione disinvolta che sostiene di essere in buona salute, perch&eacute; oggi in questo contesto ogni giorno &egrave; una sfida. Per&ograve; posso confermare che abbiamo le risorse per concludere questa stagione. Se non fosse cos&igrave;, non avrebbe neanche senso quello che stiamo facendo ora&raquo;.  Roberto Chinchero

Il team di Banbury sostiene di avere le risorse economiche per completare il mondiale 2014

F1, Marussia allontana le paure

Nel GP del Belgio a Spa, Andr&eacute; Lotterer non sar&agrave; l&rsquo;unico debuttante: al volante della Marussia troveremo infatti la &ldquo;riserva&rdquo; Alexander Rossi al posto di Max Chilton. Una decisione delle ultime ore conseguente a questioni economiche, anche se al riguardo non &egrave; tutto chiaro: si alternano infatti spiegazioni dal &ldquo;Max non ha pagato&rdquo; al &ldquo;si &egrave; fatto da parte per consentire alla squadra di incamerare un po&rsquo; di soldi&rdquo;.  Fatto sta che, finch&eacute; questa situazione non verr&agrave; risolta (quindi per ora c&rsquo;&egrave; la certezza di gareggiare solo in Belgio), permetter&agrave; al 22enne pilota americano di essere il primo driver d&rsquo;oltreoceano in F1 dopo l&rsquo;ultima apparizione di Scott Speed nel 2007, al GP d&rsquo;Europa con la Toro Rosso.  &laquo;&Egrave; una grande opportunit&agrave; per me - ha dichiarato Rossi - anche se c&rsquo;&egrave; molto da preparare in un cos&igrave; ridotto lasso di tempo. Per&ograve; mi sento pronto a una situazione del genere, per di pi&ugrave; su un circuito fantastico e storico come questo di Spa-Francorchamps. Non so come ringraziare il team per la fiducia che mi stanno dimostrando e spero di ripagare tutti con una bella gara&raquo;.  Da parte sua, il team principal John Booth ha affermato che &laquo;Non era nostra intenzione offrire ad Alexander la possibilit&agrave; di gareggiare gi&agrave; in questa stagione, ma siamo contenti che le circostanze abbiano permesso di offrirgli questa opportunit&agrave;. Naturalmente speriamo di ristabilire quanto prima la nostra formazione di piloti ufficiali, ma per il momento facciamo i nostri migliori auguri per la gara ad Alexander e non vediamo l&rsquo;ora di poterlo osservare in azione&raquo;.  Maurizio Voltini

Appiedato Chilton dalla Marussia per questioni economiche, in gara avremo il 22enne americano

A Spa debutta anche Alexander Rossi

L'incidente di Raikkonen a Silverstone stava per provocare conseguenze molto serie. Max Chilton, pilota della Marussia, ha rischiato di prendersi una ruota della Ferrari in testa. Ruota che &egrave; passata oltre sfiorandogli il casco.  L'episodio &egrave; sfuggito alle telecamere TV ma si vede bene da questa fotografia tratta da un filmato girato da uno spettatore che era sul lato&nbsp;sinistro del rettifilo&nbsp;che porta alla curva Luffield, proprio all'altezza del punto in cui si &egrave; fermata da Ferrari di Raikkonen dopo il crash.  Si vede Chilton&nbsp;in piena velocit&agrave; con una ruota della F14 T proprio vicino al casco. &Egrave; la&nbsp;ruota anteriore sinistra staccatasi dalla Ferrari&nbsp;nel primo urto, quello contro il terrapieno di destra, che poi &egrave; rimbalzata pi&ugrave; avanti proprio in mezzo al gruppo delle F1 che transitavano. Chilton, che era scattato in 9&deg; fila a fianco di&nbsp;Raikkonen ma era pi&ugrave; indietro&nbsp;di lui perch&eacute; Kimi si era mosso meglio dalla&nbsp;griglia, ha visto arrivargli la&nbsp;ruota in faccia e ha frenato disperatamente tanto che ha alzato un denso fumo bianco dalle ruote.  La gomma ha mancato il casco di Chilton per un soffio. Un impatto del genere avrebbe avuto un effetto devastante: una ruota gonfia d'aria completa di cerchio (e forse l&igrave; c'era anche il mozzo!) pesa 12/15 kg e&nbsp;sarebbe stato probabilmente fatale. Pensate solo alle conseguenze patite&nbsp;da Massa nel 2009 per essersi preso sul casco una molla di pochi centinaia di grammi, e ai danni che avrebbe potuto fare&nbsp;una ruota intera di una F1...  Alberto Sabbatini

Una foto agghiacciante mostra che nell'incidente di Raikkonen per un soffio l'inglese non &egrave; stato colpito sul casco da una delle gomme Ferrari

Chilton che rischio! Quasi la ruota in testa

Fra i vari episodi che hanno caratterizzato il GP del Canada, uno dei pi&ugrave; cruenti &egrave; stato quello dell'incidente fra Sergio Perez e Felipe Massa proprio all'inizio dell'ultimo giro. Entrambi i piloti hanno impattato davvero duramente contro le protezioni alla fine del rettilineo di partenza, richiedendo un controllo in ospedale, ma fortunatamente non ci sono state conseguenze serie e sono stati entrambi dimessi dopo le opportune verifiche sanitarie.  La dinamica &egrave; stata controversa, e anche fra i piloti ci sono stati pareri discordanti, come quelli di Jacques Villeneuve in diretta e all'opposto di Jenson Button nel dopogara. In ogni caso, quando Massa ha cercato di ritardare la staccata per tentare il sorpasso, Perez ha tenuto una traiettoria difensiva senza stare del tutto a destra, ma soprattutto ha avuto uno scarto improvviso sulla sinistra al momento di frenare. La manovra ha preso alla sprovvista Massa, peraltro ingenuamente molto vicino, che ha colpito la ruota della Force India con conseguente sospensione divelta. Fra l'altro Vettel ha rischiato di essere travolto dalla Williams ormai senza controllo.  Gli ufficiali di gara hanno messo sotto investigazione l'episodio e alla fine hanno decretato che lo scarto di Perez &egrave; stata la manovra "colpevole", condannando il messicano a partire pi&ugrave; indietro di 5 posizioni nel prossimo GP, quello a Spielberg in Austria fra due settimane. "Aver cambiato la traiettoria causando l'impatto con l'altra vettura" &egrave; stata infatti la motivazione ufficiale.  Un'altra decisione dei commissari &egrave; stata relativa all'incidente, questo invece proprio a inizio gara (ma sempre causa dell'ingresso della safety car), fra Max Chilton e Jules Bianchi. Chilton ha infatti perso il controllo all'ingresso della "esse" rovinando addosso al compagno di squadra in Marussia, causando il ritiro di entrambi. Per questo &egrave; stato condannato alla retrocessione di tre posti in griglia, sempre al GP d'Austria.  Non hanno avuto invece ripercussioni alcuni tagli di chicane visti in gara, in particolare quello di Rosberg quando ha frenato un po' troppo tardi alla fine del rettilineo pi&ugrave; lungo. Ma poich&eacute; non era sotto attacco diretto di Hamilton e non ha comportato guadagno di posizioni (di metri s&igrave;, per&ograve;...) i commissari hanno optato per un semplice avvertimento a non ripetere la manovra, come peraltro gi&agrave; successo in altre occasioni (per esempio, anche a Montecarlo un taglio di chicane per errore &egrave; ammesso, ma se ripetuto viene sanzionato).  Maurizio Voltini

I commissari l'hanno retrocesso di 5 posizioni in griglia nel prossimo GP. Ecco perch&eacute;

Perez penalizzato per l'incidente con Massa

Susie ha un bel sorriso, una voce simpatica che ingentilisce l&rsquo;accento scozzese (viene da Oban, terra di grandi whisky), due orecchini &ldquo;punto luce&rdquo; che stanno bene anche con la tuta Martini della Williams. Su quella tuta, &egrave; ricamato il cognome. Del marito, per&ograve;. Susie era la moglie del capo, quando Toto Wolff comandava alla Williams. Adesso che &egrave; diventato dirigente alla Mercedes Gp, ha ancora l&rsquo;autorit&agrave; - e le azioni - per regalare alla moglie un sogno di F.1.  Susie &egrave; un tipo deciso, si mette a ridere quando le facciamo notare che questa F.1 &laquo;meno fisica, ma dove per andare forte bisogna saper pensare a tante cose&raquo; sembra fatta apposta per una donna, che il multi-tasking ce l&rsquo;ha nel sangue. Perch&eacute; a differenza dei maschi, le signore riescono benissimo a pensare a pi&ugrave; cose in una volta (poi, di solito, le fanno fare a noi).  La settimana scorsa a Barcellona - mercoled&igrave; 14 maggio per la precisione - Susie Stoddart-Wolff &egrave; salita sulla Williams Fw35 per un&rsquo;intera giornata di prove. Risultato finale, il quinto tempo assoluto (1&rsquo;27&rdquo;280, 55 giri), con pneumatici a mescola &ldquo;soft&rdquo;. A vederlo cos&igrave; &egrave; un tempone: le sarebbe bastato per partire in quarta fila, nel Gp, appena dietro a Fernando Alonso. Nella stessa giornata, Sebastian Vettel ha girato mezzo secondo pi&ugrave; lento.  Per&ograve; erano test, e al giorno prima avevamo visto Max Chilton segnare il miglior tempo con la Marussia calzata supersoft, con tanto di boato dei meccanici ai box. &laquo;A me non interessa che cosa si aspettavano gli altri da me. So che c&rsquo;era chi credeva che sarei finita staccatissima da tutti gli altri e chi invece, come il mio team, credeva che avrei fatto un buon lavoro. Ecco, questa era l&rsquo;unica cosa che mi importava: fare un buon lavoro. Avevamo un tempo di riferimento, per ogni set di pneumatici, e io badavo solo a raggiungere quel tempo. &Egrave; cos&igrave; che si deve lavorare in F.1, su me stessa e non sui giudizi altrui&raquo;.  L&rsquo;intervista completa del nostro inviato Alberto Antonini la potete leggere sul numero di Motosprint in edicola da marted&igrave; 20 maggio.

A Barcellona, Susie Stoddard, moglie del capo della Mercedes, ha girato con la FW35. Facendo buoni tempi

Wolff, lady del Circus

Una Marussia davanti a tutti! Vi aspettavate Hamilton, o la riscossa della Ferrari con Raikkonen, oppure&nbsp;la zampata di Buemi, collaudatore Red Bull? Macch&eacute;, niente di tutto questo. A sorpresa la prima giornata di test F1 a Barcellona dopo il Gran premio di domenica scorsa ha visto in cima alla lista dei crono la... Marussia di Max Chilton che ha stabilito il miglior tempo.  Ci sono state condizioni atmosferiche particolari che hanno favorito&nbsp;questo risultato. In mattinata &egrave; piovuto a lungo e sotto la pista inzuppata in pochi hanno girato, con Hamilton costantemente il pi&ugrave; veloce. Raikkonen, pilota deputato alle prove Ferrari, ha passato la mattinata ai box perch&eacute; al primo giro si era rotto il motore e la squadra ha dovuto sostituirlo. Infatti alla fine della giornata Raikkonen ha totalizzato appena 19 giri contro i 79 di Hamilton e addirittura gli 86 di van der Garde, collaudatore Sauber, il pi&ugrave; stakanovista.  Dopo l&rsquo;intervallo di pranzo ha smesso di piovere, la pista si &egrave; progressivamente asciugata e i piloti hanno cominciato a tirare. Molti collaudavano nuove soluzioni quindi non tutti spingevano a fondo. &Egrave; tornato al comando Hamilton, su asciutto, in 1&rsquo;26&rdquo;674 (a 4 decimi dal suo tempo della pole) utilizzando sempre gomme medium mentre Raikkonen, con la Ferrari si &egrave; avvicinato molto al tempo dell&rsquo;inglese in 1&rsquo;26&rdquo;965, facendo meglio della qualifica di tre giorni prima ma utilizzando gomme soft (banda gialla) ben pi&ugrave; morbide delle bianche con cui aveva fatto la qualifica.&nbsp;Per la Ferrari, decisamente goffa in pista, una giornata che poco aggiunge&nbsp;al risultato del Gp. Al mattino Kimi rompe subito il motore, in una nube&nbsp;bianca di fumo d&rsquo;olio. Al pomeriggio, sostituita la &ldquo;power unit&rdquo; un&rsquo;uscita&nbsp;di pista alla curva 4, addirittura nel giro d&rsquo;uscita! Iceman si d&agrave; la&nbsp;colpa per un errore da&hellip; &nbsp;Maldonado.  Ma con un guizzo, proprio nei minuti finali di pista asciutta, ha sorpreso tutti Chilton che ha staccato il miglior tempo del giorno: 1&rsquo;26&rdquo;434,&nbsp;Chilton per&ograve; ha ottenuto&nbsp;il miglior tempo grazie alle gomme super-soft, che grazie al&nbsp;freddo resistono su questa pista per tutto un giro.&nbsp;Quel che &egrave; incredibile &egrave; che Chilton con le gomme morbidissime si &egrave; migliorato di ben tre secondi rispetto al suo tempo di qualifica ottenuto con le medie dove non era andato sotto 1&rsquo;29&rdquo;5. Di rilievo anche il secondo tempo di Pic in 1'26"661, con la Caterham che n&eacute; Kobayashi n&eacute; Ericsson avevano portato sotto&nbsp;1'30" in qualifica, ma con gomme soft.  La Mercedes non ha oggi&nbsp;provato il nuovo tromboncino di scarico di maggior diametro realizzato&nbsp;dalla ditta cui la Fia ha commissionato il progetto&nbsp;per dare pi&ugrave; rumorosit&agrave; alle F1. Notevole la maggior apertura del terminale del tromboncino. Forse&nbsp;lo collauder&agrave; domani.  Le prove F1 proseguiranno domani quando sulla Williams al posto di Massa salir&agrave; Susie Stoddart, la collaudatrice della squadra e moglie del team principal della Mercedes, Toto Wolff, che &egrave; anche azionista Williams. Per la Ferrari continuer&agrave; Raikkonen mentre sulla McLaren salir&agrave; al posto di Button il terzo pilota del team, Steffel Vandoorne.  I tempi della prima giornata di test  1. Chilton (Marussia) 1&rsquo;26&rdquo;434  2. Pic (Lotus) 1&rsquo;26&rdquo;661  3. Hamilton (Mercedes) 1&rsquo;26&rdquo;674  4. Raikkonen (Ferrari) 1&rsquo;26&rdquo;965  5. Vergne (Toro Rosso) 1&rsquo;27&rdquo;724  6. Hulkenberg (Force India) 1&rsquo;27&rdquo;727  7. Massa (Williams) 1&rsquo;27&rdquo;756  8. Button (McLaren) 1&rsquo;28&rdquo;333  9. Kobayashi (Caterham) 1&rsquo;30&rdquo;101  10. Buemi (Red Bull) 1&rsquo;31&rdquo;440  11. van der Garde (Sauber) 1&rsquo;31&rdquo;783  &nbsp;  &nbsp;

A sorpresa Chilton fa il miglior tempo nel primo giorno di test. Battuti Hamilton e Raikkonen

Marussia svernicia tutti nei test F1 di Barcellona!

Nel weekend di Barcellona non &egrave; passato inosservato il confronto cronometrico tra Formula Uno e GP2. Ovviamente non parliamo dei top team del Circus F1, ma fa comunque impressione constatare che con i tempi ottenuti al termine delle qualifiche sia le Caterham che le Marussia non avrebbero avuto accesso alla prima fila della griglia di partenza della GP2. Il poleman della categoria cadetta, Stephane Richelmi, ha ottenuto il crono di 1&rsquo;29&rdquo;293, limite che Max Chilton (1&rsquo;29&rdquo;586) non &egrave; riuscito a raggiungere. Ancora pi&ugrave; lontani Jules Bianchi (1&rsquo;30&rdquo;177), Marcus Ericsson (1&rsquo;30&rdquo;312) e Kamui Kobayashi (1&rsquo;30&rdquo;375). Se il giapponese avesse preso parte alle qualifiche GP2 non sarebbe andato oltre la settima fila.  Sergio Perez ha commentato come &ldquo;un po&rsquo; imbarazzante&rdquo; il puro confronto cronometrico tra due categorie distanti anni luce per budget e tecnologia, ma &egrave; anche giusto ricordare che la GP2 nel weekend spagnolo ha avuto a disposizione le gomme Pirelli a mescola &ldquo;soft&rdquo;, mentre le coperture pi&ugrave; morbide utilizzate dalla Formula Uno sono state &ldquo;medie&rdquo;. A confronto, la differenza tra la pole position 2013 di Rosberg (1&rsquo;20&rdquo;718) e quella registrata oggi da Hamilton (1&rsquo;25&rdquo;232) &egrave; stata di 4&rdquo;514.  Roberto Chinchero

Tempi duri per Caterham e Marussia, risultate in qualifica meno performanti delle monoposto GP2

Crea imbarazzo la GP2 pi&ugrave; veloce della F1

JULES BIANCHI  Nato a: Nice il 3 agosto 1989  Et&agrave;: 24 anni  Esordio: Gp Australia 2013 (Marussia)  Presenze: 28  Gp iniziati: 19  Km percorsi: 5.111  Punti conquistati: 0  Sito web: www.julesbianchi.com  Twitter: @jules_bianchi  &nbsp;  MAX CHILTON  Nato a: Reigate il 21 aprile 1991  Et&agrave;: 22 anni  Esordio: Gp Australia 2013 (Marussia)  Presenze: 20  Gp iniziati: 19  Km percorsi: 5.647  Punti conquistati: 0  Sito web: www.maxchilton.com  Twitter: @maxchilton

Team: Marussia Assieme alla Mercedes, &egrave; l'unica squadra che non ha cambiato piloti. Leggi...

Bianchi - Chilton (2014)

Dall'inviato di Autosprint: Alberto Antonini  Il mercato d&rsquo;autunno &egrave; in agitazione. Si aspetta un annuncio dalla Lotus, sempre in bilico tra Hulkenberg e Maldonado. Ma &egrave; pi&ugrave; probabile che i giochi si facciano ad Austin, con Pastor al momento in pole position e Massa indirizzato verso la Williams.  Il povero Hulkenberg oggi non &egrave; in circuito. Assente giustificato, a differenza di Raikkonen che arriver&agrave; solo alle 22 locali a Dubai. &ldquo;Hulk&rdquo; soffre di un&rsquo;infezione intestinale rimediata in India. E a proposito di India: alla Force, ovvero uno dei team che Nico si teneva come alternativa alla Sauber, ci sono novit&agrave;.  Nel senso che Max Chilton sta bussando alla porta della Force India con un patrimonio di 12 milioni di dollari, dovuto alla societ&agrave; Aon (assicurazioni) di propriet&agrave; del padre. Il suo posto alla Marussia cos&igrave; resterebbe libero.

Ha 12 milioni e vuole un posto alla Force India

Mercato: la variabile Chilton

Alla conferenza stampa pre-Gp India c&rsquo;erano anche Chilton e Van der Garde. Con gli ultimi due chiamati a una grossa resposabilit&agrave;: dovranno aiutare i rispettivi team a giocarsi il decimo posto nel mondiale Costruttori. Che per piccole squadre come Caterham e Marussia valgono oro, anzi qualche milione di dollari in bonus e premi e altrettanto in risparmi/sconti sulle spese per i trasporti che a una squadra di piccolo taglio fanno comodo.  Attualmente il decimo posto tra i team l&rsquo;ha conquistato provvisoriamente la Marussia ai danni della Caterham: nesusno dei due team ha ancora fatto un punticino iridato, ma per la classifica Costruttori valgono anche i piazzamenti oltre il decimo posto e finora la Marussia ha all&rsquo;attivo il 13esimo posto di Bianchi al Gp di Malesia contro tre 14esimi posti conquistati dalla Caterham (Vand der Garde e Pic) ai Gp di Malesia, Corea e Ungheria. Va da s&egrave; che chi fa meglio del 13esimo posto da qui alle prossime quattro gare supera l&rsquo;avversario.  Dice Chilton: &laquo;In Giappone ho fatto la mia miglior qualifica battendo il mio compagno Bianchi, all&rsquo;ultimo giro ho trovato lo spazio sufficiente e in quel giro ho dato il massimo ed &egrave; venuto fuori un buon tempo. La Marussia &egrave; decima nel Costruttori, per noi &egrave; vitale restare l&igrave;, siamo un po&rsquo; tesi per la sfida, ma quando lavori sotto stress a volte tiri fuori il meglio di te&raquo;.  Replica Van der Garde, pilota Caterham: &laquo;&Egrave; importante per noi riprenderci il decimo posto che avevamo conquistato l&lsquo;anno scorso; nelle ultime gare siamo sempre stati davanti alla Marussia, quello che ci serve &egrave; un po&rsquo; di fortuna e massimizzare noi stessi, la macchina e il lavoro di squadra. Poi tutto dipende dalla fortuna&raquo;.

I piloti dei due team minori si danno battaglia per il decimo posto nella classifica Costruttori che vale tanto denaro

Marussia-Caterham, la lotta dei "poveri"

La nona prova del Mondiale Turismo si &egrave; corsa a Sonoma (la pista che molti ricorderanno come Sears Point) dove a quattro gare alla fine Yvan Muller avrebbe avuto gi&agrave; la possibilit&agrave; di chiudere matematicamente la corsa al titolo, contesogli da Michel Nykjaer e Gabriele Tarquini. Invece l'abruzzese vince gara-2 e cos&igrave; i festeggiamenti del francese devono essere rinviati, probabilmente a Suzuka (prossimo appuntamento, il 22 settembre).  In gara-1 Tom Chilton, partito dalla pole position, ha difeso fino alla fine la vittoria da Tiago Monteiro, che aveva superato Muller allo start. A quel punto Muller si &egrave; accontentato di portare a casa il terzo posto, mentre contemporaneamente Tom Coronel risale aggressivamente dal 13&deg; al 7&deg; posto, dietro a Tarquini che ottiene punti preziosi anche per la Honda, nella classifica costruttori. La pole &egrave; invece dello stesso Tarquini in gara-2, dove mantiene il comando mentre Bennani e Michelisz lottano per il secondo posto. Ai due si accoda Muller, ma nonostante la contesa ravvicinata le posizioni non cambiano fino alla fine. Cos&igrave; ora il campionato vede Muller con 343 punti seguito da Tarquini con 199 e Nykjaer con 180. Mentre la Honda pu&ograve; gi&agrave; festeggiare il titolo per i costruttori.  Maurizio Voltini    

Vince gara-2 nel WTCC e cos&igrave; Muller deve rimandare i festeggiamenti per il titolo comunque vicino. Gara-1 a Chilton, Costruttori alla Honda

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