        Dale Earnhardt &egrave; stato un mito per tanti, non solo in America. Lo &egrave; stato anche fuori dai confini americani, ed uno dei ragazzini che si fece contagiare da "The Intimidator" fu Daniel Ricciardo, che oggi si presenta ad Austin con un casco dedicato al suo idolo.  Sainz: "Possiamo battere la McLaren, ad Austin ritorno alla 'normalit&agrave;'"  Daniel, numero 3 in onore di Dale Earnhardt, sette volte campione nella Nascar (il che lo rende il pi&ugrave; vittorioso di sempre nella categoria al pari di Richard Petty e Jimmie Johnson), persa la vita il 18 febbraio 2001 a neanche 50 anni, all'ultimo giro della Daytona 500, per un evento che sconvolse il mondo delle corse. Sconvolto fu anche Daniel Ricciardo, che non si &egrave; mai dimenticato dell'idolo d'infanzia: &egrave; proprio per Earnhardt infatti che l'australiano ha scelto di correre con il numero 3, numero della stella americana.  Ad Austin, per il GP degli Usa, il pilota della McLaren correr&agrave; con un casco tutto nero&nbsp;ispirato a quello che era solito indossare Earnhardt. Un bell'omaggio da parte di Ricciardo, fiero di ricordare il suo idolo nella sua terra.   GP Usa: nuova Pu per Vettel, sar&agrave; penalizzato       

<p>Il pilota della McLaren correr&agrave; ad Austin con un casco tutto nero ispirato al sette volte campione della Nascar, il suo idolo d'infanzia Dale Earnhardt scomparso nel febbraio 2001</p>

GP Usa, casco speciale per Ricciardo: omaggio a Dale Earnhardt

A Dale Earnhardt Jr. si sgancia il volante durante l'ultima edizione della Geico 500, ma il pilota non si perde d'animo e si attacca al piantone dello sterzo

Nascar, Earnhardt Jr quasi come Nuvolari

E' stata una lunghissima attesa quella che ha portato a scoprire il vincitore della Coke Zero 400, appuntamento estivo della Nascar Sprint Cup Series al Daytona International Speedway. Dopo essere cominciata in tarda serata per via della pioggia e della necessit&agrave; di asciugare l'asfalto, la gara ha incoronato Dale Earnhardt Jr. intorno alle tre del mattino locali. Partito dalla pole per via della pioggia del sabato, il pilota di Rick Hendrick &egrave; stato costantemente tra i pi&ugrave; veloci in pista e ha preceduto in volata il compagno di squadra Jimmie Johnson. Come da tradizione, tutto si &egrave; risolto in una roulette all'ultima ripartenza, ma per Johnson, che non ha trovato alle sue spalle la spinta decisiva per andare all'assalto della vetta, c'&egrave; stato poco da fare. Dietro al duo Earnhardt-Johnson, un incidente multiplo ha poi falcidiato il gruppo proprio sulla linea di arrivo.    &nbsp;  Protagonista iniziale Denny Hamlin che, mandato in testacoda da Kevin Harvick, ha iniziato un pericoloso contatto a catena. Nonostante i due abbiano comunque chiuso al terzo e quarto posto, quasi tutto il gruppo &egrave; rimasto coinvolto, e ad aver subito le conseguenze peggiori &egrave; stato Austin Dillon. Il pilota e nipote di Richard Childress ha centrato Hamlin e ha letteralmente preso il volo, piroettando sul tetto di due altre vetture e finendo dritto nelle reti. Completamente distrutta la sua Chevy, ridotta alla sola cellula di sopravvivenza, ma nessuna conseguenza fisica per lui (salvo anche il suo settimo posto). Tre spettatori sono invece stati assistiti per ferite non gravi causate dai detriti dell'impatto.  Le caution per via dei consueti incidenti sono comunque state molte: la prima &egrave; arrivata al terzo giro con David Gilliland, finito in testacoda dopo aver "pizzicato" Clint Bowyer e andato a coinvolgere tra gli altri anche il vincitore della 500 miglia Joey Logano, Danica Patrick, Greg Biffle e Sam Hornish. Ma anche al giro 102 i piloti messi KO sono stati diversi, a partire da Martin Truex, Kasey Kahne ed Aric Almirola. Tutto &egrave; stato iniziato da un testacoda di Matt Kenseth. Salvi miracolosamente Kurt Busch e Jeff Gordon, che hanno chiuso rispettivamente al quinto e sesto posto. Da sottolineare anche il botto della ottantaseiesima tornata che ha coinvolto Kyle Larson, Ricky Stenhouse Jr., Carl Edwards e Brad Keselowski.  Marco Cortesi  L'ordine d'arrivo della Coke Zero 400 di Daytona, diciassettesima prova della Nascar Sprint Cup Series 2015:  1 - Dale Earnhardt Jr. (Chevy) - Hendrick - 161 giri 2 - Jimmie Johnson (Chevy) - Hendrick - 161 3 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 161 4 - Kevin Harvick (Chevy) &ndash; Stewart-Haas - 161 5 - Kurt Busch (Chevy) &ndash; Stewart-Haas - 161 6 - Jeff Gordon (Chevy) - Hendrick - 161 7 - Austin Dillon (Chevy) - Childress - 161 8 - Ryan Newman (Chevy) - Childress - 161 9 - Trevor Bayne (Ford) - Roush - 161 10 - Clint Bowyer (Toyota) - Waltrip - 161 Il campionato 1. Johnson 589 (4 vittorie) 2. Harvick 656 (2) 3. Earnhardt Jr. 593 (2) 4. Kurt Busch 508 (2) 5. Logano 581 (1)      

Illeso il pilota di Childress in un pauroso botto nel finale

Nascar: Earnhardt vince, paura per Dillon

Dale Earnhardt Jr si prende vittoria e accesso alla Chase For The Cup a Talladega, nel passaggio primaverile della Nascar Sprint Cup sul superovale dell'Alabama. Per il figlio del grande Dale Sr si &egrave; trattato di un'affermazione abbastanza netta, ottenuta con un totale di 67 giri trascorsi in testa. Decisivo l'andamento del gruppo nelle fasi conclusive: con il pacchetto di testa concentrato sulla linea esterna, pochi dei contendenti si sono azzardati a prendere l'interno per evitare di essere risucchiati nel gruppo, e non si sono verificati i rimescolamenti a sorpresa tipici dei superspeedway. Di conseguenza Jimmie Johnson, al secondo posto, si &egrave; limitato a restare in scia al compagno del team Hendrick.  Kevin Harvick e Denny Hamlin, che come altri colleghi in precedenza hanno provato una traiettoria alternativa, si sono visti catapultare ai margini della top-10 mentre pi&ugrave; sfortunato &egrave; stato Jeff Gordon, trentunesimo dopo essere stato coinvolto in un testacoda di Carl Edwards nel finale. Era gi&agrave; stato mandato a fondo gruppo da una penalit&agrave; per eccesso di velocit&agrave; ai box. Terzo ha terminato Paul Menard, mentre Ryan Blaney ha impressionato. Il figlio d'arte, schierato dal Wood Brothers Racing, ha mostrato di poter stare tra i migliori riscuotendo anche il rispetto dei contendenti di vertice.  In quinta posizione, nuovo piazzamento per Martin Truex Jr, seguito da Sam Hornish e Ryan Newman. Il pilota del team Furniture Row &egrave; attualmente secondo nel conteggio dei punti, anche se l'assenza di vittorie lo fa scivolare indietro nella graduatoria avulsa: avr&agrave; comunque ottime chance, continuando cos&igrave;, di essere in lotta per il titolo.  Come sempre accade sui superspeedway come questo o Daytona, si segnala un maxi incidente che ha coinvolto quasi met&agrave; schieramento. A causarlo, un testacoda di Trevor Bayne, finito per seminare il panico. KO tra gli altri Greg Biffle, mentre danni sono stati riportati anche da Harvick, Kasey Kahne, David Ragan e Joey Logano. Alla fine hanno terminato lontani anche Tony Stewart cos&igrave; come Danica Patrick. Entrambi hanno pagato il loro posizionamento in pista nelle fasi finali. Tra gli altri risultati degni di nota, il decimo posto di Josh Wise, ed il tredicesimo di un altro rappresentante di un piccolo team, Cole Whitt, che ha concluso alle spalle di Kurt Busch.  La classifica della Geico 500 di Talladega, decimo round della Nascar Sprint Cup Series 2015: 1 - Dale Earnhardt Jr. (Chevy) - Hendrick - 188 giri 2 - Jimmie Johnson (Chevy) - Hendrick - 188 3 - Paul Menard (Chevy) - Childress - 188 4 - Ryan Blaney (Ford) - Wood - 188 5 - Martin Truex Jr. (Chevy) - Furniture Row - 188 6 - Sam Hornish Jr. (Ford) - Petty - 188 7 - Ryan Newman (Chevy) - Childress - 188 8 - Kevin Harvick (Chevy) &ndash; Stewart-Haas - 188 9 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 188 10 - Josh Wise (Ford) &ndash; Robinson - 188  Il campionato 1. Harvick 394 (2 vittorie); 2. Johnson 342 (2); 3. Logano 335 (1); 4. Earnhardt 319 (1); 5. Keselowski 305 (1).  Marco Cortesi     

Sesta vittoria in carriera per lui sul veloce ovale dell'Alabama

Nascar: Earnhardt mette tutti... in fila a Talladega

E' arrivata con una settimana di ritardo la vittoria che avrebbe potuto consegnare a Dale Earnhardt Jr un posto nella contesa finale per la Nascar Sprint Cup Series 2014. Sullo short-track di Martinsville, il portacolori dell'Hendrick Motorsport ha conquistato il suo quarto successo della stagione. Un successo ricco di soddisfazione ma inutile in ottica campionato visto il "taglio" sub&igrave;to da Earnhardt al termine del secondo turno di Playoff. Il figlio del grande Dale Sr ha preso la testa nel finale ai danni di Tony Stewart, che aveva saltato l'ultima sosta ai box effettuata da buon parte del gruppo tentando il tutto per tutto. Ma davanti c'&egrave; rimasto poco. Alla ripresa delle ostilit&agrave; dopo una bandiera rossa per un contatto tra Kurt Busch e Marcos Ambrose, Earnhardt l'ha sfilato con l'aiuto di una sportellata, contenendo poi il ritorno di Jeff Gordon.  Nessun gioco di squadra quindi, che non era nemmeno atteso considerata la sacralit&agrave; delle vittorie in Nascar ed i cospicui premi in denaro. Gordon, per passare il turno dovr&agrave; vincere una corsa o restare tra i primi tre in classifica. Alle sue spalle in gara ha terminato Ryan Newman, vera sorpresa del finale di stagione. Il pilota del team Childress, entrato in Chase senza affermazioni in corsa, sta collezionando piazzamenti utili e potrebbe giocare a tutti un brutto scherzo.     Certo, ci sono ancora due tappe per poter puntare a vincere. E mentre Joey Logano, Matt Kenseth e Denny Hamlin si sono mantenuti vicini alla vetta del campionato con un quinto, un sesto ed un ottavo posto, per altri puntare ad un primo posto &egrave; gi&agrave; da ora l'unica speranza per accedere ad uno dei quattro posti nella finalissima di Homestead. Il primo ad avere problemi &egrave; stato Kevin Harvick, spedito forte nelle barriere da Kenseth e classificato trentatreesimo. Ritirato anche Brad Keselowski, che ha visto la trasmissione della sua Ford rompersi venendo centrato da Casey Mears e da altri piloti che sopraggiungevano, incluso Carl Edwards. Che, ventesimo all'arrivo, occupa il terz'ultimo posto nella Chase.  Da segnalare, in aggiunta agli infiniti contatti di gara tipici di Martinsville, una serie di incidenti che hanno coinvolto Kasey Kahne e Brian Vickers. Il tutto &egrave; iniziato quando Kahne ha spedito il rivale in testacoda mentre faceva da "tappo". Tornato in pista, Vickers si &egrave; vendicato allo stesso modo, solo per subire una nuova toccata poche tornate dopo.  Marco Cortesi  L&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo della Goody's Pain Relief 500, trentaduesima tappa della Nascar Sprint Cup Series 2014 e settima della Chase For The Cup, Eliminator Round:  1. Dale Earnhardt Jr (Chevy) &ndash; Hendrick - 500 giri 2. Jeff Gordon (Chevy) &ndash; Hendrick - 500 3. Ryan Newman (Chevy) &ndash; Childress - 500 4. Tony Stewart (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 500 5. Joey Logano (Ford) &ndash; Penske - 500 6. Matt Kenseth (Toyota) &ndash; Gibbs - 500 7. Clint Bowyer (Toyota) &ndash; Waltrip - 500 8. Denny Hamlin (Toyota) &ndash; Gibbs - 500 9. AJ Allmendinger (Ford) &ndash; JTG - 500 10. David Ragan (Ford) &ndash; Front Row - 500  Il campionato:  1. Gordon 4044; 2. Newman 4041; 3. Logano 4040; 4. Kenseth 4039; 5. Hamlin 4037; 6. Edwards 4024; 7. Keselowski 4013; 8. Harvick 4011.

Lasciato fuori dalla Chase For The Cup a Talladega, il pilota di Rick Hendrick si consola con un successo a Martinsville

Nascar: Earnhardt vince, ma ormai &egrave; tardi

Al secondo passaggio della Nascar Sprint Cup sul triovale di Pocono, Dale Earnhardt Jr ha conquistato la propria terza affermazione dell'anno, ripetendo il successo incamerato proprio in Pennsylvania ad inizio giugno. In una gara caratterizzata dalla variet&agrave; di scelte strategiche adottate dalle squadre, Earnhardt &egrave; stato bravo nel mettere a frutto quella pensata per lui dal crew-chief Steve Letarte. Il segreto: un cambio gomme anticipato grazie ad una provvidenziale caution e un successivo veloce "splash" di carburante per arrivare fino alla fine. Andato a recuperare la Ford di Greg Biffle, che aveva viceversa optato, molto rischiosamente, per la sosta in meno, Earnhardt se n'&egrave; velocemente andato e nemmeno una successiva safety-car per un contatto di Kurt Busch con le barriere ha permesso ai rivali pi&ugrave; ravvicinati di attaccarlo.  Secondo ha chiuso con un distacco risicatissimo Kevin Harvick, eccezionale nel recuperare le prime posizioni dopo che una penalit&agrave; per eccesso di velocit&agrave; ai box l'aveva messo sotto di un giro. La decisione di Earnhardt ha comunque messo freno alle sue speranze. Terzo si &egrave; classificato un aggressivo Joey Logano seguito da Clint Bowyer (stessa strategia di Earnhardt) e da Biffle, il cui rischio si &egrave; comunque tradotto in un buon numero di punti per la rincorsa ai playoff. Solo sesto Jeff Gordon, che era sembrato spesso e volentieri il pilota da battere: ancora una volta ha pagato le difficolt&agrave; in ripartenza. Anche Busch aveva intimorito tutti, ma il progressivo peggioramento dell'assetto della sua Chevy SS l'ha portato a lottare con un fastidioso sovrasterzo che, alla fine, ha avuto la meglio spedendolo nelle barriere. Il pilota di Las Vegas ha poi chiuso tredicesimo con un poderoso recupero.  Peggio &egrave; andata a molti altri piloti, segnatamente a quelli che al giro 117 sono rimasti coinvolti in un incidente multiplo degno dei "big one" di Daytona o Talladega. Il botto, che ha aperto la strada alle scelte tattiche rivelatesi poi decisive, &egrave; stato innescato da un traverso di Denny Hamlin. Nel tentativo di evitare l'alfiere della Toyota e del team Gibbs, Brian Vickers &egrave; finito a contatto con Matt Kenseth coinvolgendo altri 10 avversari tra cui Tony Stewart, Brad Keselowski, Aric Almirola e Paul Menard.  Ha fatto invece tutto da solo Jimmie Johnson, finito a muro ben due volte e costretto a ritirarsi poco dopo il centesimo passaggio. Rallentato dalle performance della sua Chevy nel traffico il polesitter Kyle Larson mentre un contatto ha penalizzato anche Danica Patrick, che aveva lasciato un'ottima impressione in qualifica.  La classifica della Gobowling.com 400, 21&ordf; tappa della Nascar Sprint Cup Series: 1 - Dale Earnhardt Jr (Chevy) &ndash; Hendrick - 160 giri 2 - Kevin Harvick (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 160 3 - Joey Logano (Ford) &ndash; Penske - 160 4 - Clint Bowyer (Toyota) &ndash; Waltrip - 160 5 - Greg Biffle (Ford) &ndash; Roush/Fenway - 160 6 - Jeff Gordon (Chevy) &ndash; Hendrick - 160 7 - Jamie McMurray (Chevy) &ndash; Ganassi - 160 8 - Ryan Newman (Chevy) &ndash; Childress - 160 9 - Denny Hamlin (Toyota) &ndash; Gibbs - 160 10 - Kasey Kahne (Chevy) &ndash; Hendrick - 160  Il campionato 1. Gordon 757; 2. Earnhardt Jr. 740; 3. Keselowski 687; 4. Kenseth 668; 5. Johnson 633.  Marco Cortesi     

La terza affermazione dell'anno permette al pilota Chevy di recuperare sul capofila Gordon 6&deg;

Nascar: Earnhardt Jr si ripete a Pocono

Prima vittoria su un circuito stradale della Nascar Sprint Cup per Carl Edwards a Sonoma. Sul difficile tracciato della Napa Valley, California, il pilota del Roush-Fenway Racing ha tenuto sotto controllo la situazione dopo l&rsquo;ultimo re-start. Nonostante la pressione dovuta ad avere nei suoi specchietti Jeff Gordon che l&rsquo;ha portato a qualche imperfezione, tutto per lui &egrave; per&ograve; finito al meglio. Oltre che il successo, Edwards ha in tasca un nuovo asso da giocarsi per le trattative di mercato che lo vedono coinvolto, tra possibilit&agrave; di rinnovo e sirene da altre squadre. Prima volta anche per Dale Earnhardt Jr che, su uno dei circuiti pi&ugrave; complicati per lui (e dove era anche finito a fuoco anni fa con una Corvette GT1), ha incassato il terzo posto ed il suo primo piazzamento in top-10.  Il polesitter Jamie McMurray ha concluso quarto dopo aver condotto i primi 8 passaggi, ed &egrave; stato protagonista di una toccata che ha messo fuori gioco Clint Bowyer. Coinvolto anche un incolpevole Kevin Harvick che, come sempre, sembrava avere la vettura da battere per lo Stewart-Haas Racing. Bowyer, che forse aveva rallentato per una foratura, non era comunque innocente dopo che al giro 58 aveva spedito violentemente Matt Kenseth nelle barriere di curva 7.  Sfortunato anche AJ Allmendinger, uscito di pista proprio mentre Edwards e McMurray si contendevano la leadership con l&rsquo;australiano Marcos Ambrose. Edwards, una volta davanti e con pista libera, non si &egrave; fatto scappare l&rsquo;occasione, approfittando anche di un altro botto per una toccata rifilata da Brian Vickers a Ricky Stenhouse Jr. Fuori anche Brad Keselowski, che in ogni modo non aveva trovato la giusta performance sulla sua Ford Fusion.  In quinta posizione, Paul Menard &egrave; stato seguito da Kasey Kahne e Jimmie Johnson mentre Bowyer, Ambrose e Greg Biffle hanno chiuso a loro volta nella top-10. In campionato &egrave; una tripletta Hendrick, con Gordon seguito da Johnson ed Earnhardt. Team e piloti dovranno aspettare solo sei giorni prima di sfidarsi nuovamente, e in notturna, al Kentucky Speedway.  Marco Cortesi  La classifica della Save Mart 350, sedicesima tappa della Nascar Sprint Cup Series 2014: 1 - Carl Edwards (Ford) &ndash; Roush/Fenway - 110 giri 2 - Jeff Gordon (Chevy) &ndash; Hendrick - 110 3 - Dale Earnhardt Jr (Chevy) &ndash; Hendrick - 110 4 - Jamie McMurray (Chevy) &ndash; Ganassi - 110 5 - Paul Menard (Chevy) &ndash; Childress - 110 6 - Kasey Kahne (Chevy) &ndash; Hendrick - 110 7 - Jimmie Johnson (Chevy) &ndash; Hendrick - 110 8 - Marcos Ambrose (Ford) &ndash; Petty - 110 9 - Greg Biffle (Ford) &ndash; Roush/Fenway - 110 10 - Clint Bowyer (Toyota) &ndash; Waltrip - 110  Il campionato: 1. Gordon 550 2. Johnson 560 3. Earnhardt 555 4. Kenseth 515 5. Keselowski 512       

A Sonoma precede Gordon sempre leader in campionato, 3&deg; Earnhardt

Nascar: prima volta stradale per Edwards

Prima vittoria in carriera a Pocono e seconda dell&rsquo;anno per Dale Earnhardt Jr nel quattordicesimo round della Nascar Sprint Cup 2014. Sul lungo triovale della Pennsylvania, il figlio del grande Dale Sr. &egrave; stato bravo e fortunato, sopravanzando nelle battute conclusive il dominatore della giornata Brad Keselowski. A risultare fatale al campione 2012 &egrave; stato un detrito posizionatosi sulla presa d&rsquo;aria della sua Ford Fusion. Nel tentativo di far soffiare via il pezzo di carta dalle turbolenze di un&rsquo;altra vettura, Keselowski ha avvicinando Danica Patrick che per&ograve;, a seguito di un urto contro le barriere, era doppiata e procedeva lentamente. Con la differenza di velocit&agrave; creatasi l&rsquo;attacco di Earnhardt non ha lasciato scampo.  Al terzo posto, Kurt Busch ha dato una bella svolta al team Stewart/Haas anche considerando le sfortune dei suoi compagni. Tony Stewart si &egrave; giocato la possibilit&agrave; di vincere con un eccesso di velocit&agrave; in corsia box mentre Kevin Harvick &egrave; stato (ancora) fermato da una foratura. Quarto il polesitter Denny Hamlin davanti al debuttante Kyle Larson, bravo a &ldquo;sverniciare &ldquo; Jimmie Johnson nell&rsquo;ultimo stint.  Da dimenticare le prove di Kasey Kahne, finito a muro per dell&rsquo;olio sulla pista, e di Carl Edwards, coinvolto nel botto. Giornata complicatissima anche per l&rsquo;ex leader della classifica Matt Kenseth rallentato da toccate, penalit&agrave; e strategie errate. Problemi al motore per Joey Logano.  Marco Cortesi  La classifica della Pocono 400, quattordicesima tappa della Nascar Sprint Cup Series: 1. Dale Earnhardt Jr (Chevy) &ndash; Hendrick - 160 giri 2. Brad Keselowski (Ford) &ndash; Penske - 160 3. Kurt Busch (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 160 4. Denny Hamlin (Toyota) &ndash; Gibbs - 160 5. Kyle Larson (Chevy) &ndash; Ganassi - 160 6. Jimmie Johnson (Chevy) &ndash; Hendrick - 160 7. Ryan Newman (Chevy) &ndash; Childress - 160 8. Jeff Gordon (Chevy) &ndash; Hendrick - 160 9. Martin Truex Jr (Chevy) &ndash; Furniture Row - 160 10. Jamie McMurray (Chevy) &ndash; Ganassi - 160  Il campionato: 1. Jeff Gordon 498 2. Matt Kenseth 482 3. Dale Earnhardt Jr. 476 4. Jimmie Johnson 475 5. Brad Keselowski 448       

Sfortunato il dominatore Keselowski, 3&deg; Busch. Gordon toglie la leadership a Kenseth

9 risultati per 'earnhardt'

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Daytona 500