        Era tornato nella speranza di avere pi&ugrave; vetture in lotta al vertice, compresa la sua, e per questo aveva scommesso sull'Alpine. Ma Fernando Alonso si &egrave; nuovamente trovato tra le mani una monoposto che non gli consente di fare sogni di gloria, mancando, ancora una volta, l'occasione per tornare a giocarsi la vittoria nei GP. E di questo &egrave; molto deluso. F1 2022, il calendario: adesso il Paul Ricard Regole 2022, non tutto &egrave; andato come sperato Lo spagnolo si &egrave; lasciato andare ad una lunga intervista con la testata olandese NOS, con la quale ha parlato in primis della sua attuale stagione: "Non sta andando male - ha detto Fernando -, sono abbastanza contento. Siamo ragionevolmente competitivi, ma abbiamo commesso qualche errore e abbiamo avuto molta sfortuna, la macchina non &egrave; abbastanza affidabile. Come risultati personali, abbiamo raccolto troppo poco. Stiamo facendo progressi ma ci sono ancora aree da migliorare, ad esempio perdiamo ancora troppo terreno nelle curve lente. Il gap da Red Bull e Ferrari &egrave; diminuito ma resta ancora troppo grande Le nuove regole? Hanno funzionato fino ad un certo punto: i GP sono pi&ugrave; divertenti, si pu&ograve; lottare di pi&ugrave;, ma alla fine la F1 &egrave; rimasta ancora troppo prevedibile. Vincono solo Red Bull o Ferrari, per la vittoria lottano solo quattro piloti. Non conosco nessun altro sport dove succede questo, e penso che sia noioso, ma fa anche parte della F1. Ci saranno sempre alcune squadre pi&ugrave; veloci di altre. Per noi arrivare al 5&deg; posto &egrave; come vincere, non lottiamo per il successo e credo difficilmente accadr&agrave;. Senza guai per i piloti davanti &egrave; impossibile finire sul podio. Ma puntiamo al 2023, sperando di avere una macchina migliore". E se diventasse una lotta a tre? Verstappen: "Mercedes pu&ograve; vincere entro la fine dell'anno" Non sto togliendo il posto a nessuno! Quindi Alonso rester&agrave; in F1 anche nel 2023? "Mi sento bene - ha detto il pilota di Oviedo -, e voglio rimanere su questo livello di guida. Dopo l'estate vedremo se io e la squadra saremo ancora felici l'uno dell'altra e decideremo. Posso mostrare cose che le persone non si aspettano pi&ugrave; da me, questa &egrave; la mia forza e mi rende orgoglioso spingendomi ad essere un pilota migliore rispetto al 2021. In questo sport corri anche contro te stesso. A 40 anni in F1 tolgo il posto ad un giovane? Il motorsport &egrave; questione di cronometro, conta solo se sei veloce o no. Se sei lento e hai scarse prestazioni, allora s&igrave;, stai togliendo un sedile sbarrando la strada a talenti emergenti. Ma non &egrave; il mio caso, io sono ancora veloce".       

Lo spagnolo dell'Alpine era rientrato nel 2021 puntando sul cambio di regole attuale, che per&ograve; hanno partorito una lotta a due, deludendo chi come lui si aspettava qualcosa di diverso

Alonso: "Regole 2022 hanno funzionato a metà: vincono solo due macchine"

La Sprint Qualifying, la gara di 100km che verr&agrave; sperimentata in tre appuntamenti del 2021 come nuovo format di qualifica, offre opportunit&agrave; di spettacolo, ma nasconde insidie per quanto riguarda la gestione delle monoposto per tutto il weekend. Con meno tempo per le prove libere, le squadre dovranno arrivare in pista con l&rsquo;assetto gi&agrave; pronto, ma c&rsquo;&egrave; anche dell&rsquo;altro: avranno poco margine di manovra visto le regole del parco chiuso, che scattano venerd&igrave; pomeriggio. Guardate qui il video e commentate!

Qualifica Sprint, ecco cosa c’è da sapere

        E' una Formula 1 che deve fare i conti con una difficolt&agrave; incredibile ed inattesa, e che per forza di cose non pu&ograve; lasciare niente al caso. Oltre ad aver rivoluzionato il Mondiale 2020, di cui ancora non conosciamo l'inizio, il Covid-19 ha imposto lo slittamento delle regole 2021 al 2022 (e non &egrave; da escludere un ulteriore slittamento al 2023), con le vetture del 2020 che correranno anche nella prossima stagione, con la possibilit&agrave; di intervenire solo nell'aerodinamica. Doppio Gp a Silverstone? Motori congelati? Tutto ci&ograve; per&ograve; potrebbe non bastare. La crisi sanitaria si porter&agrave; dietro una crisi economica che potrebbe essere ben pi&ugrave; lunga e difficile da sconfiggere di quella gi&agrave; molto temibile dovuta al Coronavirus. L'impatto economico del Covid-19 lo potremo valutare attentamente solo alcuni mesi dopo una volta che il virus verr&agrave; debellato, ma per tutti sarebbe meglio prevenire piuttosto che curare, F1 compresa. Per questo i team si stanno guardando intorno con continue riunioni video, con la McLaren che ha gi&agrave; operato un taglio agli stipendi mentre Gunther Steiner sostiene che in assenza di una ripresa certa dell'attivit&agrave;, sarebbe meglio prolungare lo shutdown. Una soluzione per la Formula 1 potrebbe essere quella di congelare lo sviluppo delle power unit, al fine di abbattere i costi. Con lo sviluppo dei propulsori bloccato, i quattro motoristi potrebbero diminuire le spese facendo netti tagli sulla ricerca e sullo sviluppo, e questo si ripercuoterebbe anche sui team clienti, che cos&igrave; dovrebbero sborsare una cifra minore per la fornitura.&nbsp; Theissen: "Rischio fuga dei Costruttori" Tutti stanno rinunciando a qualcosa E' il momento del buon senso, e le squadre lo hanno capito. La Ferrari, ad esempio, ha accettato senza remore lo slittamento delle regole 2021, pur se puntava e punta ancora molto sulla rivoluzione regolamentare per prendere la Mercedes, che con le regole attuali resta teoricamente davanti. Mercedes che dal canto suo non si &egrave; impuntata a difendere il sistema DAS: il dispositivo sarebbe stato vietato con le regole 2021, ma le normative posticipate avrebbero teoricamente permesso il suo utilizzo anche l'anno prossimo, dal momento che sar&agrave; ancora in vigore l'attuale regolamento tecnico. I campioni in carica per&ograve; hanno capito e non si sono messi di traverso nella decisione della Fia di vietare il DAS comunque, perch&eacute; se il sistema fosse stato accettato anche per la prossima stagione questo avrebbe potuto dare il via ad una pericolosa rincorsa da parte di tutti i team per avere il Dual Axis Steeering, con pesanti ripercussioni economiche. Vedremo come andr&agrave; a finire il discorso sul budget cap, fissato a 175 milioni di dollari, un tetto che le squadre minori stanno chiedendo di abbassare ulteriormente. Al riguardo, le discussioni sono in corso. Nuove regole posticipate al 2022 Il precedente dei motori congelati Tornando alle unit&agrave; motrici, il congelamento dei motori stona con l'essenza della F1, sempre improntata ad una continua ricerca ed allo sviluppo di nuove tecnologie, ma questa &egrave; una situazione talmente complessa che i motoristi potrebbe anche accettare lo stop allo sviluppo senza tante discussioni. Un precedente dello stop ai motori lo abbiamo avuto dal 2007 al 2013, periodo nel quale si poteva intervenire solo per motivi di affidabilit&agrave;. Allora la cosa non piacque molto al pubblico, che vedeva in quel provvedimento un qualcosa contro la natura della F1, ma il caso di oggi &egrave; molto diverso e potrebbe trovare molti pi&ugrave; consensi, sia tre le squadre che tra i tifosi. Wolff, niente Aston Martin       

La F1 sta cercando di affrontare l'emergenza del Covid-19 nella miglior maniera possibile nel tentativo anche di abbattere i costi, per questo si sta parlando anche di uno stop allo sviluppo dei motori

F1, possibile un congelamento delle power unit

        Quale futuro per la Haas? Domanda pi&ugrave; che lecita per una squadra che lo scorso hanno &egrave; scivolata al 9&deg; posto nel campionato Costruttori e che deve per forza di cose risollevarsi in fretta, quando il campionato riprender&agrave;. Guenther Steiner, team principal della squadra americana, &egrave; convinto che la Haas rester&agrave; anche negli anni a venire. Esports al posto dei Gp Le parole di Gene Haas Il dubbio era nato ad inizio marzo quando Gene Haas, fondatore del team, si era lasciato andare ad una riflessione non passata inosservata: "Le prime gare di questa stagione decideranno se la Haas rester&agrave; in F1 anche oltre il 2020", aveva detto il proprietario della squadra, aggiungendo come il regolamento 2021, poi posticipato al 2022, possa essere un'opportunit&agrave; ma anche un rischio economico non da poco se le cose non dovessero andare bene. Malumori inattesi dunque per il capo di una squadra che dal debutto nel 2016 aveva saputo fare molto bene fino al 2018, anno della quinta piazza nel Costruttori, prima del crollo della passata stagione. Vacanze anticipate Guenther Steiner fiducioso Parole che per&ograve; non hanno scosso il team principal Guenther Steiner, fiducioso che la squadra rimarr&agrave; anche negli anni a venire, convinto dal fatto che Gene Haas sia ancora concentrato sul progetto F1: "Ho parlato con lui la mattina del gioved&igrave; del Gran Premio d'Australia, sono stato 50 minuti al telefono con lui. Mi ha chiamato per chiedermi se tutto fosse ok, io penso sia ancora concentrato sulla F1. Vuole che cosa facciamo e che cosa accade nel team. S&igrave;, penso proprio che la F1 sia ancora nei suoi pensieri".       

Il team principal altoatesino afferma che il suo capo Gene Haas, nonostante i dubbi di inizio marzo, sia ancora pienamente concentrato sul progetto F1

Steiner: "Gene Haas ancora concentrato sulla F1"

Messa a punto l&rsquo;estensione delle giornate di test per la Pirelli in ottica 2017, votata all&rsquo;unanimit&agrave; da Strategy Group e Commissione F1, tra 10 giorni sar&agrave; la volta di deliberare le norme tecniche sulle monoposto del prossimo anno. Mettere nero su bianco e trasmettere al Consiglio mondiale della FIA gli interventi che porteranno le macchine a girare molto pi&ugrave; veloci di quanto non facciano oggi. Nuova veste aerodinamica, nuove gomme, nuove misure per ali e fondo. Dopo aver discusso per mesi ci si attende la convergenza su un&rsquo;unica visione da parte dei team, non senza voci scettiche.  E Toto Wolff ha ribadito la visione di chi dovr&agrave; affrontare una rivoluzione regolamentare da una posizione se non si dominio totale, certo di assoluto vantaggio qual &egrave; quella odierna Mercedes. E&rsquo; la strada giusta per la Formula 1, lo stravolgimento delle norme tecniche? &laquo;Non saprei. Al momento abbiamo uno scenario ideale, con grandi corse e tre grandi gare una dietro l&rsquo;altra. Siamo in grado di reagire velocemente e prenderne consapevolezza, per tornare a regolamenti che adesso sembrano essere ok? Non lo so&raquo;.    Tornare indietro, in sintesi, &egrave; possibile? I team a breve inizieranno a lavorare allo sviluppo delle monoposto 2017, scontando un ritardo nella definizione delle norme tecniche che penalizzer&agrave; le squadre con minori risorse, come ribadito spesso in Williams e Force India. Immaginare, tuttavia, un repentino dietrofront proprio in dirittura d&rsquo;arrivo del nuovo regolamento tecnico non &egrave; facile.  Secondo Wolff, la stabilit&agrave; &egrave; la chiave per avvicinare le prestazioni tra i team, &laquo;pi&ugrave; a lungo mantieni le regole stabili, maggiore sar&agrave; la convergenza tra tutti ed &egrave; quel che sta accadendo adesso. I progressi che stiamo facendo noi come Mercedes sono pi&ugrave; piccoli, perch&eacute; la curva di crescita si appiattisce e gli altri compiono passi pi&ugrave; grandi&raquo;.  Se, attraverso l&rsquo;introduzione delle nuove norme si cerca di creare uno scenario di maggior competitivit&agrave;, &egrave; la visione sbagliata di intervenire, a dire del team principal: &laquo;Qualcun altro, o noi stessi, andremo in fuga il prossimo anno, perch&eacute; con nuovi regolamenti tutto riparte da zero, ci sar&agrave; pi&ugrave; carico aerodinamico e meno sorpassi. Dovremmo lasciare i regolamenti come sono, non abbiamo pi&ugrave; il vantaggio dell&rsquo;anno scorso, le corse sono appassionanti e lo diventeranno sempre pi&ugrave; se non toccheremo le norme&raquo;.

La chiave per una competitivit&agrave; maggiore al vertice &egrave; nella stabilit&agrave; delle norme tecniche secondo Toto. Il 30 aprile si vota 

F1, Wolff: non cambiamo regole nel 2017

Partecipare non gi&agrave; per far da contorno, ma per essere effettivamente ascoltati. A Barcellona era stato Romain Grosjean a sollevare il problema di una Formula 1 che non d&agrave; ascolto ai piloti quando vanno definite le regole, dopo Melbourne &egrave; Lewis Hamilton a tornare sul tema. Ha una visione un po&rsquo; diversa da quella espressa dal pilota Haas, il campione del mondo. Contrasta l&rsquo;assenza di consultazione, &laquo;non ci hanno mai chiesto delle difficolt&agrave; a seguire un&rsquo;altra macchina, ma in termini di decisioni da prendere e idee da proporre, non &egrave; compito nostro.  Probabilmente al vertice ci sono troppe persone che devono assumere delle decisioni ma non comprendono la macchina. Servirebbe meno gente che decide e, si spera, prenda le scelte giuste&raquo;. Una crisi di governance sottolineata anche da Vettel nelle scorse settimane, che ha portato al nuovo format di qualifiche di Melbourne, ufficiosamente bocciato da tutti in una riunione tra team principal domenica mattina ma adesso chiamato a passare la prova del voto all&rsquo;interno della Commissione F1. Ci saranno i numeri per correre in Bahrain con il sistema classico in vigore fino allo scorso anno?  Un sistema decisionale criticato da Hamilton: &laquo;Da parte mia direi che alcune scuderie hanno pi&ugrave; soldi, altre meno e che anche noi piloti non siamo d&rsquo;accordo su tutto. Non ho la soluzione, ma ci vogliono meno persone che decidano e sarebbe positivo per loro interpellarci su alcuni aspetti. Ad esempio, chiederci quali sono i problemi con la macchina, se l&rsquo;adozione di una sola leva rende la vita pi&ugrave; semplice o meno, questo genere di cose&raquo;.  Per la serie: le decisioni finali siano assunte da chi ha la responsabilit&agrave; di farlo, ma dopo aver consultato chi la monoposto la vive e la conosce nei minimi particolari. Risponde anche a Charlie Whiting, che aveva sottolineato l&rsquo;assenza di Hamilton all&rsquo;ultima riunione tenuta durante i test di Barcellona, pur essendo stato invitato: &laquo;E&rsquo; molto raro che si prenda nota di qualcosa durante le nostre conversazioni, perci&ograve; non &egrave; necessario che ci sia&raquo;.  Vorrebbe macchine con pi&ugrave; aderenza meccanica per il futuro e meno sensibili quando si trovano in scia o comunque vicine ad altre monoposto. Di una cosa &egrave; certo Lewis: &laquo;Amo questo sport e amo correre. Non so tutti i cambiamenti che dovrebbero essere apportati, ma qualsiasi modifica &egrave; stata fatta finora non ha migliorato lo spettacolo e non ha migliorato le corse dal punto di vista del pilota&raquo;.  

Vorrebbe una semplificazione nel processo decisionale: meno persone e con i piloti ascoltati maggiormente

Hamilton: in troppi per decidere le regole della F1

E&rsquo; un Jean Todt che, non troppo indirettamente, caldeggia le posizioni di Force India e Sauber, i due team che hanno avanzato un ricorso al Commissario europeo per la concorrenza, contestando la presenza di fatto di un cartello in Formula 1 che impedisce alle piccole scuderie di competere alla pari con chi riceve una fetta molto pi&ugrave; ampia dei ricavi generati dal Circus.  Ma, al tempo stesso, sa di non poter intervenire in alcun modo per cambiare la situazione, se non per via regolamentare: &laquo;La FIA non ha nulla a che vedere con una questione che riguarda squadre, costruttori e detentore dei diritti commerciali. Ovviamente si tratta di chiedersi cosa accade se dai ai ricchi gran parte dei soldi e ai pi&ugrave; poveri di meno. Da parte mia so esattamente quali poteri ho e su cosa posso incidere, non ho quello di poter dire &ldquo;dai questi soldi in pi&ugrave; a questo anzich&eacute; a quello&rdquo;.  In questa situazione, proviamo a individuare delle regole che non penalizzino chi ha meno soldi degli altri&raquo;, commenta il presidente della FIA, citato da Sky Sport. Il primo passo si &egrave; compiuto con l&rsquo;accordo su un prezzo molto inferiore per la fornitura di power unit dal 2018, ridotto di qualcosa come 8 milioni di euro.  Per andare oltre, tuttavia, Todt invoca un maggior senso di responsabilit&agrave; da parte di chi &egrave; coinvolto nel processo decisionale. Qualcosa evidentemente difficile da realizzare: &laquo;Nel giardino dorato della Formula 1 dovremmo confrontarci con persone responsabili e fare quel che &egrave; bene per il nostro sport. Sfortunatamente, molto spesso, si discute dell&rsquo;interesse personale anzich&eacute; globale e sono d&rsquo;accordo che sarebbe una Formula 1 molto pi&ugrave; in salute se ci fosse un governo che detta le regole e rende le cose uguali per tutti, &egrave; quello che dovremmo avere e se vorranno sar&ograve; lieto di portare il tema in Consiglio&raquo;.  Fabiano Polimeni

Il presidente FIA torna sul problema della ripartizione dei guadagni tra i team e invoca regolamenti che riducano il gap tra &ldquo;ricchi&rdquo; e &ldquo;poveri&rdquo;

Todt, F1 migliore con regole diverse

Come tanti altri team, anche la Red Bull porter&agrave; a Barcellona parecchie modifiche per la propria monoposto, la RB10. Ma non solo: Sebastian Vettel avr&agrave; una nuova scocca. Che fosse questo il problema per cui il tedesco si &egrave; visto precedere sul traguardo per 3 volte su 4 dal compagno di squadra? Indubbiamente questo &egrave; stato uno dei peggiori avvii di stagione, per Seb, che ancora non ha trovato il giusto feeling non tanto con la monoposto in s&eacute;, quanto con la guida differente che comportano le nuove regole tecniche, a partire dall&rsquo;assenza degli scarichi che soffiano nel diffusore (o a lato).  Ma il capo dei designer RB, Rob Marshall, nega questa ipotesi: &laquo;Sebastian avr&agrave; s&igrave; una nuova scocca per Barcellona - spiega - ma si tratta di una sostituzione gi&agrave; programmata ad inizio stagione. In s&eacute; non dovrebbe dare nessun vantaggio, perch&eacute; sono tutte uguali (questo implicherebbe dunque che la precedente scocca non avesse danni o difetti, ndr). Anche se i piloti non sempre gradiscono cambiare il proprio chassis con cui si trovano bene, la nostra intenzione &egrave; quella di fornire loro una o due nuove scocche nel corso della stagione, per poterle verificare poi con vari metodi in factory. La prossima sostituzione sar&agrave; per Daniel, probabilmente a Silverstone&raquo;.  Marshall prosegue parlando delle modifiche attese nel GP di Spagna, pur restando sul generico: &laquo;Ci sono un paio di gare in cui tutti portano alcuni &ldquo;major upgrade&rdquo;, e questa &egrave; una di quelle. Dopo essere stati in giro per il mondo per un quadrimestre, il GP di Spagna &egrave; la prima opportunit&agrave; per i reparti di sviluppo di apportare e verificare tanti aggiornamenti, essendo la prima gara in Europa. Spesso si rivoluzionano interi settori del corpo vettura, fra fondo, cofano motore, ali anteriori e posteriori, per non parlare di possibili nuovi elementi delle sospensioni e cos&igrave; via. Tutte le squadre avranno aggiornamenti, e potremo vedere quali saranno in questi giorni&raquo;.  Ovviamente fra i vari team che porteranno aggiornamenti significativi c&rsquo;&egrave; anche la Ferrari. Abbiamo gi&agrave; accennato in articoli precedenti (anche su Autosprint &ldquo;cartaceo&rdquo;) quali elementi verranno interessati, ma c&rsquo;&egrave; anche un ulteriore motivo per cui questo appuntamento sar&agrave; importante dal punto di vista tecnico per la squadra di Maranello. E riguarda anche in questo caso proprio le scocche: infatti il cedimento su quella di Raikkonen riscontrato in Bahrain, sebbene causato da un violento impatto contro un cordolo &ldquo;traditore&rdquo;, ha fatto suonare un piccolo campanello d&rsquo;allarme. Cio&egrave; che vi siano punti critici o pi&ugrave; deboli del previsto nella scocca della F14 T. In questa gara si porr&agrave; dunque particolare attenzione nel verificare come le scocche lavorano nei punti pi&ugrave; impegnativi della pista (e a Barcellona ve ne sono un po&rsquo;) per capire se sar&agrave; necessario rinforzarle e irrobustirle.  Maurizio Voltini

Si aggiunge alle varie modifiche che tutti i team porteranno alla prima gara europea. Ma sarebbe routine, mentre per la Ferrari... 

Nuova scocca per Vettel in Spagna

Dal nostro inviato a Sakhir (Bahrain): Cesare Maria Mannucci  Allora viene o non viene? Viene. Luca di Montezemolo &egrave; annunciato in Bahrain domenica mattina. Il presidente della Ferrari arriva dopo avere incontrato Bernie Ecclestone a Londra, e in Bahrain entrambi dovrebbero parlare con Jean Todt, che far&agrave; cos&igrave; il suo esordio stagionale sulla scena di un GP.  Montezemolo ha incontrato Ecclestone a Londra, per esternargli tutte le sue perplessit&agrave; sull&rsquo;attuale regolamento tecnico, alla mancanza di spettacolarit&agrave;. In particolare Montezemolo ha espresso il suo disappunto per l&rsquo;assenza di un rumore &ldquo; attrativo&rdquo; dei nuovi motori, per la Formula consumo, sino ai test che sebbene ora ammesi nel numero di 6 giorni durante la stagione, per il Presidente della Ferrari, sono ancora troppo pochi. Discussa anche la possibilit&agrave; di accorciare i GP e l&rsquo;eliminazione della restrizione sulla portata del flusso del carburante.  Il Presidente della Ferrari &egrave; preoccupato anche per gli indici di ascolto televisivi, in crollo in alcuni paesi chiave come Italia e Brasile, in ribasso in altre economie emergenti come l&rsquo;India, mentre la sola Finlandia ha stranamente aumentato la sua audience di quasi il 20%.&nbsp; Montezemolo ha chiesto cambiamenti, modifiche alle attuali regole, ma questo per avvenire deve passare attraverso un processo estremamente complesso e burocratico che coinvolgerebbe prima il gruppo di lavoro tecnico, poi la Commissione F.1, infine il Consiglio Mondiale.  Perch&egrave; incontrarsi a Londra quando Montezemolo e Ecclestone avrebbero potuto farlo in Bahrain? Perch&egrave; all&rsquo;ordine del giorno c&rsquo;erano anche altri argomenti, come la futura governance della F.1. Tre anni fa la CVC ha venduto circa il 38% del proprio pacchetto azionario a quattro grandi fondi di investimento istituzionali. L&rsquo;obiettivo era quello di andare sulla borsa di Singapore, progetto poi sempre rimandato, nonostante in questo periodo il mercato finanziario sia stato costantemente al rialzo.  Bernie Ecclestone, dietro indicazione di Donald Mackenzie, presidente di CVC, avrebbe riproposto ai Costruttori Ferrari, Mercedes e Renault, di acquistare parte del pacchetto azionario. Proposta gi&agrave; fatta varie volte in passato, all&rsquo;epoca della GPWC, l&rsquo;associazione che riuniva i Costruttori presenti in F.1, ma che i Costruttori avevano sempre rifiutato  La CVC sente odore di bruciato in merito al futuro della F.1, molte sono le indicazioni a medio termine poco rassicuranti. Dal calo di interesse generale alla crisi economica e debitoria che colpisce almeno 6 squadre su 11. Come tutti i fondi finanziari, CVC vuole ridurre il fattore rischio, sebbene l&rsquo;investimento complessivo sulla F.1 sia stato per ora altamente redditizio.  Le richieste di Montezemolo ad Ecclestone per portare a breve consistenti modifiche al regolamento tecnico e sportivo, si scontrano per&ograve; con il fronte dei team Mercedes, a cui giustamente non interessa cambiare nulla della attuale situazione, vista la loro superiorit&agrave;.  Ulteriori sviluppi sono previsti durante il week end del Gp del Bahrain.

Il presidente della Ferrari ha chiesto consistenti modifiche al regolamento tecnico e sportivo. Ma i team Mercedes, dato il loro dominio, non ci stanno

Montezemolo-Ecclestone: perplessit&agrave;!

Mentre Sebastian Vettel continua a dire che anche nel 2014 le gerarchie non dovrebbero mutare sostanzialmente e i team pi&ugrave; forti del 2103 saranno ancora davanti - in particolare il suo - Lewis Hamilton la pensa differentemente: &laquo;Se nel 2014 avessero corso con un'evoluzione della macchina del 2013 - ha infatti affermato l'inglese della Mercedes riferendosi alla Red Bull - allora sarebbe stato ancora difficile batterli, per la superiorit&agrave; che hanno avuto. Ma sono contento che invece cambi tutto, perch&eacute; senn&ograve; avrebbero vinto cinque, sei, forse sette campionati&raquo;.  Ricordiamo che nella prossima stagione non sar&agrave; pi&ugrave; possibile sfruttare l'effetto dei gas di scarico per "sigillare" il diffusore posteriore - effetto che la Red Bull ha saputo mettere a punto meglio di tutti, ma anche la Mercedes subito dopo - e che cambieranno i pneumatici Pirelli, quest'anno ben sfruttati da entrambe le squadre. Alla domanda se questo possa limitare anche lui e rendergli la vita pi&ugrave; difficile come pilota, Hamilton risponde: &laquo;Non sono particolarmente preoccupato, &egrave; stato cos&igrave; anche quest'anno. Ci sar&agrave; sempre da stare attenti alle gomme, ma in questo non credo cambier&agrave; molto rispetto al 2013. Forse ci sar&agrave; da controllare l'aspetto del consumo di carburante, ma spesso anche quest'anno passato abbiamo dovuto considerarlo e comunque vedremo al simulatore come e se dovremo adattare la guida in qualche modo&raquo;.  &laquo;In ogni caso le squadre migliori sono quelle che si adatteranno pi&ugrave; alla svelta alle nuove regole - conclude Lewis riferendosi anche alle novit&agrave; "elettriche" dei regolamenti 2014 - come era gi&agrave; successo nel 2009 con l'arrivo del Kers. Alla McLaren avevamo affrontato bene questo aspetto, e dopo vari esperimenti e simulazioni eravamo arrivati alla prima gara con il miglior sistema di tutti. Solo che la macchina non era altrettanto buona... Invece spero di essere a posto su entrambi gli aspetti, l'anno prossimo&raquo;.  Maurizio Voltini

Le nuove regole la renderanno meno competitiva, per l'inglese

Hamilton: "Red Bull meno forte nel 2014"

Ridere per non piangere. Devono aver pensato cos&igrave; quelli della Lotus F1, di fronte all&rsquo;ultima e insensata (ma reale, ahim&eacute;) decisione del Gruppo Strategico di raddoppiare il punteggio all&rsquo;ultimo Gp di campionato.  E visto che a Enstone mancano i soldi, ma non la creativit&agrave;, ecco che &egrave; apparsa una lista di regole strampalate, con il pomposo nome di &ldquo;proposte di emendamento dalla Lotus F1 alle regole sportive 2014&rdquo;. Eccole:  1. &ldquo;Ogni pilota che ha un cane di nome Roscoe partir&agrave; dal fondo della griglia. Solo nei giorni pari. Non si applica in Aprile&rdquo;. (Roscoe &egrave; il cane di Hamilton).  2. &ldquo;Ogni pilota che festeggia il compleanno nel giorno della qualifica avr&agrave; garantiti la pole, 10 punti, e un giro nel garage Ferrari&rdquo;.  3. &ldquo;Ogni pilota che risponde &ldquo;for sure&rdquo; a una domanda in conferenza stampa sar&agrave; schiaffeggiato. Sempre&rdquo;. (Povero Massa, che inizia sempre cos&igrave;).  4. &ldquo;Ogni pilota che fa le &ldquo;ciambelle&rdquo;, o tondi, dopo la gara, dovr&agrave; mangiare un numero di ciambelle corrispondente durante la conferenza stampa obbligatoria&rdquo;.  5. &ldquo;Ogni pilota che intende tagliarsi i capelli dovr&agrave; comunicarlo con tre giorni di preavviso. Sono previsti handicap per il peso&rdquo;.  6. &ldquo;Ogni team sorpreso a usare hashtag &ldquo;spiritosi&rdquo; sar&agrave; pesantemente multato per divertimento illegale&rdquo;. (la Lotus li metteva addirittura sulle  carrozzerie...)  7. &ldquo;Tutti i piloti sono tenuti a rispondere ai messaggi volgari dal muretto box con almento altrettanta volgarit&agrave;&rdquo; (pensate agli scontri verbali tra Raikkonen e i suoi ingegneri).  8. &ldquo;Tutti i manager dei piloti saranno obbligati, per almeno un Gp, a dire la verit&agrave;, tutta la verit&agrave;, nient&rsquo;altro che la verit&agrave;&rdquo; (auguri).  9. &ldquo;Il team che progetta la vettura pi&ugrave; brutta sar&agrave; penalizzato del 15 per cento dei punti totali&rdquo;.  10. &ldquo;Ogni team che porta a una gara la star di un reality show sar&agrave; obbligato a disputare il prossimo Gp con quella star al volante&rdquo;.  11. &ldquo;Ogni squadra in cui pi&ugrave; di quattro membri abbiano gi&agrave; ricoperto il ruolo di &ldquo;direttore tecnico&rdquo; sar&agrave; obbligata a realizzare la sua vettura usando solo il Lego&rdquo; (povera Mercedes!).  12. &ldquo;Ogni dispositivo atto a sfruttare un &lsquo;buco&rsquo; nei regolamenti potr&agrave; esserre utilizzato solo con un nome figo: &ldquo;Medusa 2000 Optimizer&rdquo; va bene, &lsquo;Keith&rsquo; non &egrave; permesso&rdquo;.  13. &ldquo;I punti in campionato saranno decisi in un torneo di morra cinese&rdquo;.  14. &ldquo;Tutte le dispute fra piloti saranno risolte con l&rsquo;aiuto di Taiki Inoue e una bella bottiglia di rosso&rdquo;.  15. &ldquo;La squadra, o le squadre, che non prendono parte a uno dei test pre-campionato dovranno disputare un Gp di Corea, senza attribuzione di punti, tra di loro&rdquo;.  16. &ldquo;Ogni pilota che completa un Gran Premio su due ruote avr&agrave; diritto a doppio punteggio&rdquo;.  17. &ldquo;Ogni pilota di nome Sebastian Vettel dovr&agrave; effettuare i propri pit-stop senza assistenza dei suoi meccanici&rdquo;.  18. &ldquo;Ogni pilota che batte Sebastian Vettel ha diritto a un doppio giro al bar&rdquo;.

&ldquo;I punti mondiali andranno decisi con la morra cinese&rdquo;

Regole F1, la proposta beffa della Lotus

Sebastian Vettel non &egrave; contento della nuova regola. Non quella del numero di gara, perch&eacute; tanto negli ultimi anni ha usato sempre lo stesso n.1. Parliamo della decisione di raddoppiare il punteggio di ogni pilota (e ogni squadra, di conseguenza) nell&rsquo;ultima gara del mondiale. Che nel 2014 sar&agrave; quella di Yas Marina ad Abu Dhabi.  &laquo;Mi sembra assurda - ha detto il 4 volte campione del mondo - &Egrave; come se nell&rsquo;ultima partita della Bundesliga si raddoppiassero all&rsquo;improvviso i punti. &Egrave; una punizione ingiusta per chi ha lavorato tanto durante tutta la stagione Io ho rispetto per la vecchia tradizione della F.1. E questa nuova regola proprio non la capisco&raquo;.  La capisce per&ograve; chi l&rsquo;ha voluta, Jean Todt in primis. Perch&eacute; quest&rsquo;anno non avrebbe cambiato nulla; ma se fosse stata applicata gi&agrave; nel 2012, avrebbe visto Alonso, secondo nell&rsquo;ultima gara in Brasile, davanti a lui in classifica mondiale. Seb recuper&ograve; dopo l&rsquo;incidente al primo giro e fin&igrave; sesto: alla fine (8+8) sarebbe arrivato a 289. Fernando invece, sommando altri 18 punti a quelli conquistati sul campo, sarebbe balzato a 296. E avrebbe iniziato questa stagione da campione del mondo...  &nbsp;

"Assurda!". Ma con il nuovo punteggio nel 2012 avrebbe vinto Alonso

Vettel critica la regola dei doppi punti

Abbiamo gi&agrave; scritto del raddoppio di punteggio all'ultima gara, ma le novit&agrave; per il prossimo campionato della F1 non si fermano qui. A deciderle, sempre la riunione di luned&igrave; 9 dicembre fra il Gruppo Strategico e la Commissione Fia, relativi entrambi alla F1.  Se ne era gi&agrave; parlato, e ora il tutto viene ratificato: dalla prossima stagione ai piloti verr&agrave; assegnato un numero di gara univoco e valido per tutta la carriera. Ai piloti verr&agrave; chiesto di scegliere un numero da 2 a 99, e ovviamente il numero 1 sar&agrave; sempre riservato al vincitore del campionato precedente, se vorr&agrave; usarlo. Per risolvere eventuali dispute, con pi&ugrave; piloti che volessero lo stesso numero, avr&agrave; la priorit&agrave; chi si &egrave; classificato pi&ugrave; avanti nel campionato precedente. Non &egrave; stato specificato se il numero 27 (solitamente associato a Gilles Villeneuve), o altri, verranno posti "off limits".  Sono stati confermati i test Pirelli in Bahrain, dal 17 al 19 dicembre. Sono stati invitati a parteciparvi tutti i team della F1, ma solo sei hanno accettato: si tratta di Red Bull, Ferrari, Mercedes, McLaren, Force India e Toro Rosso. Questi test sono in deroga alle attuali regole relative, in quanto giustificati da motivi di sicurezza, e per questo motivo sar&agrave; possibile condurli con vetture del 2013.  Sempre con validit&agrave; immediata, quindi dalla prima gara del 2014, &egrave; stato introdotto il principio di una inedita penalizzazione pari a 5 secondi. Questa varr&agrave; per le infrazioni minori, ma non &egrave; ancora stato chiarito come si pensa di applicarla, se a fine gara o altro: se ne parler&agrave; con i responsabili dei team appena possibile. Posto che non &egrave; certo possibile comminare "un quarto di drive-through" (solitamente parificato a 20 secondi) resta il fatto che farebbe molta differenza sulla condotta di gara di un pilota il fatto di saperlo quando la gara &egrave; ancora in corso oppure gi&agrave; conclusa.  Infine &egrave; stato approvato, in linea di principio e a partire dal gennaio 2015, un "global cost cap", ovvero un tetto massimo di spesa. Naturalmente si tratta di definire le modalit&agrave; con cui tali costi verrebbero considerati e calcolati, ma anche controllati e verificati, e a questo proposito verr&agrave; costituito un gruppo di lavoro nei prossimi giorni (si vuole arrivare all'approvazione definitiva di questa regola entro giugno 2014) composto dalla Fia, dai detentori dei diritti commerciali e dai rappresentanti delle squadre.  Maurizio Voltini

Numeri di gara fissi per l'intera carriera e penalit&agrave; di soli 5 secondi

Le novit&agrave; F1 2014, dai numeri ai costi

Avevano ricevuto mandato direttamente da Jean Todt nell'ultimo Consiglio Fia del 4 dicembre, e luned&igrave; 9 si sono riuniti a Parigi per decidere in merito ad alcuni aspetti della prossima stagione della Formula 1: parliamo del Gruppo Strategico F1 assieme alla Commissione F1. Che hanno approvato all'unanimit&agrave; alcune nuove regole (valide fin d'ora, per quanto possibile) e questioni della massima categoria a ruote scoperte.  La pi&ugrave; clamorosa delle quali &egrave; che in occasione dell'ultima gara del campionato verr&agrave; assegnato un punteggio raddoppiato: ci&ograve; sia per la classifica Piloti che per quella Costruttori, al fine di mantenere aperta pi&ugrave; a lungo la possibilit&agrave; di lottare per i due titoli, e di conseguenza l'interesse del pubblico. Va da s&eacute; che - con 25 punti normalmente assegnati al vincitore - a questo punto ne occorreranno almeno 50 di vantaggio (anzi, 51 per la precisione) affinch&eacute; il titolo non venga "giocato" proprio all'ultima corsa, che nel 2014 sar&agrave; ad Abu Dhabi il 23 novembre.  Maurizio Voltini  Qui le altre novit&agrave; regolamentari per il 2014

&Egrave; una delle ultime novit&agrave; regolamentari per la prossima stagione F1

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