A fare la differenza sono ancora i piloti

A fare la differenza sono ancora i piloti

Nel Mondiale Rally sono cambiate le regole ma a vincere continua Ogier: è tempo di riflessioni anche in vista della prossima rivoluzione regolamentare in F.1

Andrea Cordovani

23.01.2017 14:12

Possono le nuove regole idisegnare completamente lo scenario di un campionato? Dipende da come si inquadra la situazione. Prendiamo come esempio il Mondiale Rally. A Montecarlo l’anno zero col debutto delle rivoluzionarie Wrc Plus ha visto vincere soprattutto l’uomo, quel Sebastien Ogier che, passato giocoforza dalla Vw alla Ford, ha riportato sul gradino più alto del podio della serie iridata una vettura dell’Ovale Blu riconfermando che non ha alcuna intenzione di abdicare dallo status di campione del mondo. In attesa di conoscere quali saranno gli effetti dei nuovi regolamenti sulla Formula Uno dal rally più famoso del mondo arrivano indicazioni che fanno riflettere.

In una gara macchiata dalla morte di uno spettatore, con ghiaccio abbondante e diverse uscite di strada ha vinto chi ha sbagliato meno facendo ricorso a fosforo e talento per emergere dalla solita lotteria di un rally capace di offrire spesso condizioni limite. In uno scenario come questo è emersa la classe cristallina di un Ogier che ha dimostrato di avere ancora tanta fame. Il francese di Gap che si è costruito la carriera lontano da quella Citroen divenuta troppo piccola per ospitare lui e il Cannibale Sebastien Loeb ha reso subito vincente la Fiesta M-Sport, dimostrando di essere il valore aggiunto se si punta a stare stabilmente nell’attico delle classifiche. Esperienza e talento non hanno poi fatto difetto a Jari-Matti Latvala che ha regalato un inaspettato secondo posto alla rientrante Toyota.

Già, Ogier e Latvala. Non è un caso se gli ex compagni di squadra alla Volkswagen hanno chiuso al primo e al secondo posto il primo rally iridato della stagione figlia dei nuovi regolamenti. Ma è la dimostrazione che oltre ogni stravolgimento a livello normativo e tecnico la differenza poi la fanno i piloti. Quelli buoni, rispetto agli altri. Ovvio: è presto per tranciare giudizi e dare sentenze, ma è giusto tenere a mente questo concetto.

Non è più tempo di riflessioni, invece, per la Mercedes, Bottas, Massa e Wehrlein. Lo strepitoso effetto domino scatenatosi con l’uscita di scena del campione del mondo in carica Nico Rosberg si è concluso con tutte le tessere del puzzle che si sono andate perfettamente a incastrare in una grandissima operazione di mercato portata a segno da Toto Wolff, sempre più re della Formula Uno.

Ora sistemate le cose nel mercato piloti scatta il conto alla rovescia per la presentazione delle nuove monoposto: nella seconda metà di febbraio cadranno tanti veli. Ma anche in questo caso c’è da scommetterci a fare la differenza, oltre baffi, nolder e misure extralarge saranno i piloti.


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