L'editoriale del Direttore: Ferrari, un week end giù dal podio tra F.1 e WEC

L'editoriale del Direttore: Ferrari, un week end giù dal podio tra F.1 e WEC©  Ferrari

Il fine settimana di Shanghai e Imola si è concluso senza vetture del Cavallino Rampante sul podio. Ls SF-24 attende gli aggiornamenti, la 499P deve ripartire alla carica

Andrea Cordovani

23.04.2024 09:53

Un week end giù dal podio per la Ferrari. Dalla Cina all’Italia, dalla F.1 al WEC dentro a una domenica di poca gioia per chi sente ancora battere forte il cuore quando vede una Rossa. C’era grande attesa per una giornata che avrebbe dovuto regalare ben altri risultati. È stato un brusco risveglio. E alla fine in mano non sono rimaste che poche briciole.

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Per la prima volta quest’anno la Ferrari rimane giù dal podio. Un GP difficile quello della Cina per le SF-24 che hanno faticato a giocarsela contro una concorrenza agguerrita, in mezzo alla quale ha brillato alla grande Lando Norris finito a sandwich in mezzo alle due Red Bull che ha compiuto l’impresa di spezzare la solita doppietta alla quale ci eravamo quasi abituati finora a esclusione della magica alba di Melbourne, con quello sbaffo rosso lasciato da Sainz e Leclerc. È una Rossa che non molla certo e che attende gli aggiornamenti per i prossimi Gp di Miami e Imola per provare a limare una distanza che a Shanghai è parsa più larga che in precedenza, condizionata anche da una qualifica abbastanza tribolata.

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Brusco risveglio a Imola per la Ferrari

Una domenica da brusco risveglio per i tifosi ferraristi è stata anche quella del Mondiale Endurance a Imola. 73mila spettatori nel fine settimana pronti a spingere le 499P alla conquista della prima vittoria stagionale e dopo essere stata costante riferimento per tutta la concorrenza sin dalle prove libere, fino alla strepitosa tripletta messa a segno nelle qualifiche. Anche l’avvio aveva fatto sognare in una corsa nella quale tutto stava andando come previsto, perché partire davanti a tutti a Imola, in una serie come questa, diventa un gigantesco vantaggio. Poi nel cielo sopra al Santerno e alla torcida rossa è arrivata la pioggia a rimescolare le carte e a gelare ogni speranza con una strategia che non ha pagato ma anzi ha presentato un conto salato da saldare nel contesto di una corsa fino a quel momento dominata.

Concludere giù dal podio dopo un week end come quello sull’Enzo e Dino Ferrari è sale che brucia sulla ferita, quasi ci fosse un sortilegio, ancora più terrificante del BoP, che allontana da una nuova vittoria la Grande regina della Le Mans del Centenario. Faceva venire i brividi lungo la schiena vedere quei bolidi del Cavallino sfrecciare sulla pista di casa a cinquant’anni dall’ultima volta del Mondiale Endurance da queste parti. C’era un alto tasso di passione intorno alla 499P e ai suoi uomini e pure tanta pressione. La sconfitta di Imola è dolorosa. Ma bisogna ripartire da qui. Fare tesoro degli errori commessi e reinserirsi più agguerriti che mai dentro una stagione dove il Cavallino sarà costretto a ripartire di rincorsa.

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