Maserati, un romanzo da corsa: ecco le vetture più iconiche del Tridente

Una monoposto griffata col Tridente del Nettuno che sfreccia lungo i circuiti è un'immagine di rara memoria, perché custodita solamente dai pochissimi che in quel tempo, ovvero più di 60 anni fa, già avevano occhi e cuore per apprezzare una Maserati andare alla caccia di una vittoria. Sono immagini in bianco e nero che riacquisiranno presto forza e colore, e lo faranno a partire dal 2023, quando la Maserati tornerà ufficialmente alle competizioni, partecipando alla Formula E.

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Un ritorno insperato

Qui non importa stare a discutere le ragioni aziendali, gli interessi e la speranza, da parte del marchio, di aumentare le proprie conoscenze tecniche e scientifiche sull'elettrico. Qui è bello sottolineare come la storia sportiva della Maserati sia pronta a scrivere un nuovo capitolo quando sembrava che ormai le due entità sarebbero state destinate a viaggiare su binari paralleli, accomunate da un passato glorioso e niente più. E invece no: la Maserati torna e torna tra le monoposto, per una storia che si rinnova. L'ultima apparizione nel motorsport in generale invece è datata 2010, anno in cui la casa del Tridente disse definitivamente addio al campionato FIA GT1. Il marchio Maserati appartiene alle corse, così come la storia delle corse appartiene a quella della Maserati. Evidentemente, stavolta il richiamo è stato troppo forte.

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Un inizio promettente

La prossima avventura in Formula E, che comincerà nel 2023, sarà il rinnovamento di una storia che parte da lontano, precisamente dal 1926. Quello fu l'anno in cui vide la luce la prima vettura interamente progettata e costruita dalla Maserati (fondata l'1 dicembre 1914 da Alfieri Maserati), vale a dire la Tipo 26, macchina spinta da un 8 cilindri in linea che fu battezzata alla Targa Florio di quell'anno. E fu un inizio promettente: 9° posto assoluto e 1° di classe. Insomma, l'avventura dei fratelli Maserati era cominciata bene, e toccherà aspettare solo il 1927 per la prima vittoria, che arriverà al Gran Premio di Tripoli, nell'allora Libia italiana. La Tipo 26 vincerà con al volante Ernesto, uno dei fratelli Maserati.

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