Test Formula 1 Barcellona: i dubbi e le conferme Ferrari

Test Formula 1 Barcellona: i dubbi e le conferme Ferrari

Vettel chiude il terzo giorno di test al Montmelò col secondo tempo alle spalle della Mercedes di Bottas. Tra aspetti positivi e pochi margini per entusiasmarsi

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Maurizio Voltini

01.03.2017 19:17

Se non fosse stato per quello stop con il motore ammutolito proprio a 10 minuti dal termine, anche oggi si potrebbe parlare di giornata positiva per Sebastian Vettel e per la Ferrari. Il lavoro della Scuderia di Maranello si è sempre svolto puntando su mescole più dure rispetto a quelle utilizzate dalla Mercedes, che però nella simulazione di gara di Lewis Hamilton ha alternato soft/medie/medie. Ma a svettare nei crono è stato Valtteri Bottas che in mattinata ha ottenuto 1'19"705 con le Pirelli ultrasoft e in precedenza 1'19"838 con le supersoft e 1'20"107 con le soft. È soprattutto quest'ultimo tempo a poter essere paragonato al 1'19"952 ottenuto da Vettel appunto con le soft, perché considerando le differenze fra mattino (quando ha girato Bottas) e pomeriggio (quando ha ottenuto il tempo Vettel) con la differente gommatura della pista assieme alle aumentate temperature dell'asfalto, fa capire che la Ferrari è veloce ma margini per entusiasmarsi non ce ne sono poi tanti, anzi. 

Prendiamo comunque gli aspetti positivi, quali il fatto che in ogni caso la Ferrari è lì a giocarsela e che ha pur sempre coperto anche oggi un bel chilometraggio, con 139 giri. Certo la Mercedes assomma 170 giri tra i 75 di Bottas e i 95 di Hamilton, ma Vettel non ha fatto una simulazione di gara. Piuttosto, pur soddisfatti per l'affidabilità che non è in discussione, resta da capire se lo stop cui abbiamo accennato sia stato determinato da prove di pescaggio carburante oppure da problemi elettrici (la modalità di fermata farebbe pensare più a questi che a noie meccaniche), ma si sa, meglio ora che in gara: anzi, bene aver trovato un possibile "punto debole" già adesso. 

E comunque, alla fin fine, teniamo presente che gli altri sono ancora piuttosto distanti sia dal punto di vista delle performance che da quello della distanza. Buon tempo per esempio da parte di Daniel Ricciardo, ma pur sempre a 1"2 da Vettel a parità di mescola, con la Red Bull RB13 a lungo ferma ai box pare per problemi di scarico. Abbiamo poi la Renault subito a seguire e con entrambi i piloti che hanno guidato oggi: Jolyon Palmer a 1"7 dal vertice e Nico Hulkenberg a 2"1, quindi non troppo ravvicinati. Mentre Marcus Ericsson porta un 6° tempo alla Sauber che tuttavia è parso sporadico e ottenuto con gomme supersoft, più morbide. Nondimeno la C36 ha girato per 126 tornate oggi, ma l'affidabilità non conta da sola. 

Peraltro la Haas è stata anche un poco più lenta a parità di mescola (+2"4) e ha limitato a 56 giri la percorrenza di Romain Grosjean. A potersi davvero lamentare è però Fernando Alonso, nonostante oggi sia stata indubbiamente la giornata più positiva per la McLaren-Honda: stavolta si è riusciti a completare 72 giri e con tempi nemmeno pessimi - con le mescole più soffici si è migliorato pochissimo, quindi non valutiamole troppo - ma crediamo che ci sia da fare ben altro per stimolare un pilota come l'asturiano, oppure per zittire i tifosi spagnoli che ormai incitano al divorzio con i giapponesi… Opaca e alla fin fine poco giudicabile la prestazione della Toro Rosso e della Force India, dopo il buon avvio dei giorni scorsi: entrambe troppo a lungo ai box fra uno stint e l'altro, nonostante un certo numero di giri percorsi con Carlos Sainz, Adolfo Celis e Daniil Kvyat citati a classifica ma comunque in fondo. 

Discorso a parte infine per la Williams e per il giovane Lance Stroll: il canadese ha anche stavolta evidenziato la sua esperienza. Intendiamoci: chiunque deve pur iniziare, ma riteniamo si siano affrettati troppo i tempi. Lance non ha fatto veri e propri disastri, a ben vedere, bensì errori piccoli ma decisivi. Se vogliamo, ieri anche Bottas aveva sbagliato alla curva 9 di Barcellona, e non è colpa del pilota se la squadra non aveva un'ala di ricambio. Anche oggi è veniale il testacoda compiuto proprio alla fine del mattino (non è l'unico ad averne fatto uno) e lo sbaglio finale che l'ha portato contro le barriere può essere giustificato col fatto della stanchezza dopo 98 giri di guida (poca esperienza anche qui, dunque). Il fatto è che aver causato tre delle sei bandiere rosse capitate in queste tre giornate di test, alla fine è però qualcosa che ti rimane "appiccicato" nella valutazione degli appassionati che ti stanno conoscendo per la prima volta, che poi è difficile scrollarsi di dosso anche se fai bene. Ne sanno qualcosa Pastor Maldonado o Romain Grosjean…

TEST F1 BARCELLONA  - GIORNO 3
Bottas (Mercedes W08)    1'19"705    75    US
Vettel (Ferrari SF70H)    1'19"952    139    S
Ricciardo (Red Bull RB13)    1'21"153    70    S
Palmer (Renault RS17)    1'21"396    51    S
Hulkenberg (Renault RS17)    1'21"791    42    S
Ericsson (Sauber C36)    1'21"824    126    SS
Hamilton (Mercedes W08)    1'22"090    95    S
Grosjean (Haas VF-17)    1'22"118    56    SS
Stroll (Williams FW40)    1'22"351    98    S
Alonso (McLaren MCL32)    1'22"598    72    US
Sainz (Toro Rosso STR12)    1'23"540    32    M
Celis (Force India VJM10)    1'23"568    71    US
Kvyat (Toro Rosso STR12)    1'23"952    31    M


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