Favoreli e contrari: i piloti di F1 si dividono sul parabrezza 

Favoreli e contrari: i piloti di F1 si dividono sul parabrezza 

Il sistema di protezione "Shield" non dispiace a Ricciardo, Bottas e Wehrlein. Contrari Raikkonen, Grosjean e Kvyat che dice: "La sicurezza è più che sufficiente".

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Francesco Colla

27.04.2017 16:13

Alla vigilia del GP di Russia tiene banco lo “Shield”, il nuovo sistema di protezione presentato dalla FIA ai piloti durante il weekend di Shanghai e che sarà presto testato sulle monoposto in vista di un eventuale utilizzo nel 2018.

Scartato l’Halo ci si avvia verso una soluzione plausibilmente prossima al Canopy già testato dalle Red Bull nel 2016 proprio in Russia. Ossia un parabrezza, all'epoca giudicato positivamente da Daniel Ricciardo, presente alla conferenza stampa piloti di Sochi e che ha così commentato lo Shield: “La prima impressione non è stata negativa, anche se dovranno esserci sviluppi per poi testarlo in pista. Comunque penso sia positivo iniziare a guardare a delle soluzioni potenziali per migliorare la sicurezza”

Opinione condivisa anche dal pilota Mercedes Valtteri Bottas, che dopo aver tracciato un bilancio dei suoi primi 100 giorni in Mercedes, ha commentato: “Lo shield non mi dispiace, è un bel passo avanti rispetto all’halo, credo che l’aspetto della sicurezza sia importante e vada sviluppato. Non mi dispiacerebbe provarlo, soprattutto per per vedere se ostacola la visibilità o crea altri problemi”. Tra i “positivisti” anche Pascal Werhlein, assente in Cina ma mentalmente aperto all’adozione del nuovo sistema: “L’aeroscreen Red Bull mi piaceva, se lo shield ha un look simile non sarebbe male”.

Di ben altro avviso Kimi Raikkonen, Romain Grosjean e Daniil Kvyat, sostenitori della vecchia scuola. Il ferrarista, che aveva avuto l’opportunità di provare l’Halo, ha dichiarato: “Ci hanno fatto vedere il nuovo sistema ma è difficile dire come sarà, speriamo sia meglio dell’halo. Dal punto di vista dell’aspetto non sono un ammiratore di nessuna delle due soluzioni”. 

Più radicale la posizione del francese Haas: “Non mi piace ne l’Halo ne lo shield. La sicurezza è la priorità ma non voglio che la Formula 1 cambi rispetto a quella di quando ero ragazzino. Non voglio vedere macchine chiuse”. Gli fa eco il padrone di casa Kvyat: “Sono d’accordo con Romain, penso che la sicurezza sia sufficiente e che le F1 debbano mantenere il loro aspetto”.

 


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